INTRODUZIONE
PRINCIPI 2000-2006

OBIETTIVI PRIORITARI
- obiettivo 1
- obiettivo 2
- obiettivo 3
- ripartizione dei fondi

INIZIATIVE COMUNITARIE
AZIONI INNOVATIVE
ASSISTENZA TECNICA
FESR
FSE
FEAOG
SFOP
FONDO DI COESIONE
PROSPETTIVE 2007-2013

NOTA

INIZIATIVE COMUNITARIE

Le Iniziative Comunitarie sono l'espressione di interessi specifici a cui l'Unione Europea attribuisce una particolare importanza. Sono caratterizzate dal fatto che la procedura di programmazione non è messa in moto dagli stati membri, come invece avviene per i tre obiettivi prioritari, ma dalla Commissione europea, che per ogni iniziativa comunitaria comunica agli stati gli orientamenti programmatici generali. Nel rispetto di tali orientamenti, gli stati elaborano i programmi e si occupano della successiva fase gestionale in collaborazione con le autorità regionali.
Per il periodo 2000-2006 le iniziative comunitarie sono state ridotte da sei a quattro. Ogni iniziativa è finanziata da un solo fondo strutturale.

1) INTERREG: persegue la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale. A tal fine sono stati destinati 4.875 milioni di euro. Il finanziamento dell'iniziativa compete al FESR.
Il regolamento generale dei fondi strutturali impone di attribuire, nell'ambito dell'iniziativa INTERREG, una particolare rilevanza alla cooperazione transfrontaliera, nella prospettiva di un allargamento dell'Unione, rivolgendo una considerazione particolare agli stati membri che hanno frontiere estese confinanti con i paesi candidati e promuovendo la cooperazione con le regioni ultraperiferiche.
Grande rilevanza è infine attribuita al coordinamento con i programmi PHARE, TACIS e MEDA, attuati in collaborazione con i paesi terzi.

2) EQUAL: mira a realizzare interventi di cooperazione tra le nazioni per contrastare attivamente le forme di discriminazione e le disuguaglianze che impediscono il corretto funzionamento del mercato del lavoro (2.847 milioni di euro provenienti dal FSE). Per l’Italia sono previsti stanziamenti pari a 371 milioni di euro. Il Consiglio Europeo di Strasburgo, svoltosi nel novembre del 1997, ha individuato i quattro pilastri dell’Iniziativa EQUAL.
- Occupabilità: occorre favorire l’accesso di tutti al mondo del lavoro, contrastando tutte le forme di discriminazione in ambito lavorativo.
- Imprenditorialità: tutti devono avere la possibilità di creare una nuova impresa. Deve essere promossa, in particolare, la cooperazione sociale (settore non profit).
- Adattabilità: il miglioramento delle condizioni lavorative deve essere favorito attraverso opportunità formative al passo coi tempi e col progresso tecnologico.
- Parità tra uomini e donne: per non essere discriminate nel mondo del lavoro, le donne devono poter conciliare la vita affettiva e la cura della famiglia con l’attività lavorativa.
E’ lasciata un’ampia autonomia strategica agli stati membri per conseguire le finalità individuate dai quattro pilastri, anche se, naturalmente, deve sussistere una stretta correlazione tra gli interventi statali e gli obiettivi prioritari che giustificano i finanziamenti EQUAL.
I finanziamenti EQUAL sono destinati alle cosiddette partnership di sviluppo, che riuniscono i diversi soggetti coinvolti nei progetti. Dato il carattere transnazionale delle iniziative EQUAL, è stabilito, per ciascuna partnership, l’obbligo di cooperare con almeno un’altra partnership situata in un diverso stato membro. E’ prevista, in alternativa, la possibilità di collaborare con progetti affini portati avanti in paesi terzi, nell’ambito dei programmi PHARE, TACIS e MEDA.
Le partnership di sviluppo possono essere di due tipi:
- se i loro progetti riguardano disuguaglianze presenti in un area ben precisa, sono partnership di sviluppo geografico;
- se invece i loro progetti riguardano specifici settori di intervento, sono partnership di sviluppo settoriale.

3) LEADER+: è diretta a promuovere lo sviluppo a lungo termine delle zone rurali.. La spesa complessiva prevista a tale scopo ammonta a circa 5.046 milioni di euro, di cui 2.105 provenienti dal FEAOG “sezione Orientamento”.
L’iniziativa comunitaria LEADER+ prevede tre tipi di azione:
a) sostegno a strategie pilota di sviluppo rurale a carattere territoriale e integrato, fondate su un approccio ascendente e sul partnernariato orizzontale;
b) sostegno alla cooperazione, anche a livello transnazionale, tra le aree rurali;
c) creazione di reti per il collegamento di tutte le zone rurali.
Le azioni del primo tipo sono affidate a Gruppi di Azione Locale, che riuniscono gli attori economici e sociali del territorio interessato (imprese, pubbliche amministrazioni, associazioni, etc). A livello decisionale, nella composizione di tali partnership, la presenza degli enti pubblici non può essere superiore al 50 %.

4) URBAN: è indirizzata alle città e persegue uno sviluppo urbano sostenibile. L’iniziativa, finanziata dal FESR (70 milioni di euro), prevede la realizzazione di interventi a sostegno delle città di piccole e medie dimensioni (la soglia minima è, normalmente, di 20.000 abitanti anche se si può arrivare a 10.000 in presenza di circostanze particolari). e dei quartieri in crisi dei grandi centri urbani, attraverso l’elaborazione e l’attuazione di strategie innovative e lo scambio di informazioni.
L’ambito di applicazione dell’iniziativa è delimitato in base a criteri ben precisi. Le aree ammissibili devono essere aree omogenee dal punto di vista socio-economico e devono soddisfare almeno tre dei seguenti criteri:
a) elevato tasso di disoccupazione di lunga durata;
b) scarsa attività economica;
c) notevole povertà ed emarginazione;
d) esigenza di riconversione in seguito a problemi sociali ed economici locali
e) forte presenza di immigrati, gruppi etnici, minoranze, profughi
f) basso livello di istruzione, carenze significative di specializzazione e tassi elevati di abbandono scolastico;
g) elevata criminalità.

Questa tabella indica l’ammontare (in milioni di euro) delle risorse finanziarie assegnate per attuare le Iniziative Comunitarie (periodo 2000-2006).

Stato
Interr.
Equal.
Leader
Urban
Totale
Austria
183
96
71
8
358
Belgio
104
70
15
20
209
Danimarca
31
28
16
5
80
Germania
737
484
247
140
1.608
Grecia
568
98
172
24
862
Spagna
900
485
467
106
1.958
Francia
397
301
252
96
1.046
Irlanda
84
32
45
5
166
Iitalia
426
371
267
108
1.172
Lussemburgo
7
4
2
0
13
Olanda
349
196
78
28
651
Portogallo
394
107
152
18
671
Finlandia
129
68
52
5
254
Svezia
154
81
38
5
278
Gran bretagna
362
376
106
117
961
Rete (1)
50
50
40
15
155
Totale u.e.
4.875
2.847
2.020
700
10.442

(1): Creazione di reti per favorire scambi d'informazioni e di esperienze