FSE
Previsto
nel Trattato di Roma (1957), il Fondo
Sociale Europeo (FSE) è stato
istituito nel 1958 per
sostenere politiche di sviluppo nel
settore dell’occupazione.
L’operatività del Fondo
non è limitata ad alcune zone,
ma si estende a tutto il territorio
dell’Unione Europea. Infatti
il FSE concorre al finanziamento di
tutti gli obiettivi stabiliti dall'Agenda
2000 e, in particolare, è l'unico
Fondo strutturale che finanzia gli
interventi riconducibili all'obiettivo
3.
Il regolamento CE/1784/99 del Parlamento
Europeo e del Consiglio, adottato
il 12 luglio del 1999, definisce gli
scopi di questo strumento finanziario.
Per l’esattezza, il FSE finanzia
le politiche occupazionali, con l’obiettivo
di favorire l’accesso al mondo
del lavoro delle categorie escluse
o discriminate, e crea le condizioni
per migliorare la situazione lavorativa
di chi è già occupato.
In tale ottica riveste una particolare
importanza il finanziamento di progetti
formativi.
L’ordinamento giuridico del
nostro paese, in applicazione del
principio di sussidiarietà,
prevede una ripartizione delle competenze
tra i diversi livelli di governo che
valorizza l’autonomia politica
regionale. Pertanto gli interventi
finanziati dal FSE sono pianificati
nella programmazione regionale, che
è complementare alla politica
nazionale di sviluppo occupazionale.
I piani nazionali per l’occupazione
definiscono le coordinate strategiche
per le attività sovvenzionate
dal FSE.
Il FSE sostiene progetti che si rivolgono
ai disoccupati e agli inoccupati,
alle categorie svantaggiate (minori,
extracomunitari, portatori di handicap)
e alle donne. I progetti possono essere
presentati da regioni, enti locali,
enti pubblici, scuole ed enti che
svolgono attività di formazione
e ricerca, imprese e organizzazioni
non governative.
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