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GORBACËV,
MICHAIL SERGEEVIC
(Stavropol 1931). Politico russo. Eletto
segretario generale del Partito comunista dell'Urss nel 1985, dopo i brevi
interregni di Andropov (1982-1984) e Cernenko (1984-1985), consapevole
della necessità di fare uscire l'Urss dalla stagnazione in cui
l'aveva condotta Breznev, fu l'iniziatore della perestrojka.
La sua nomina permise la ripresa del dialogo con gli Usa (favorito anche
dalla svolta distensiva della politica estera condotta dal presidente
Ronald Reagan in vista della campagna per la rielezione), prima sostituendo
il vecchio ministro degli esteri A.A. Gromyko con E. Shevardnadze alla
guida della diplomazia sovietica, poi annunciando la ripresa dei negoziati
Start sugli armamenti e una moratoria unilaterale
degli esperimenti nucleari sotterranei e delle installazioni missilistiche
in Europa. Sostenitore dell'"interdipendenza globale", ossia dell'indispensabilità
di ciascun paese allo sviluppo di tutti gli altri, e di un'ampia disponibilità
negoziale, trovò ampio credito negli Usa. Gli incontri al vertice
tra Gorbacëv e Reagan e con il suo successore George Bush, a partire
dal summit di Ginevra (1985), scandirono l'evoluzione dei rapporti tra
le due superpotenze dal dialogo alla coesistenza pacifica, sino all'alleanza
di fatto raggiunta nel corso della crisi del Golfo (1990-1991). Consapevole
della resistenza opposta dagli apparati conservatori del partito e dello
stato a una riforma del sistema, perseguì una strategia evoluzionista,
che gli permise di spezzare il monopolio del partito sullo stato, creando
nuove istituzioni depositarie della sovranità popolare (Congresso
dei deputati dell'Urss, 1989). Eletto nella primavera del 1990 presidente
dell'Urss, sottraendosi al controllo del Pcus, nell'agosto del 1991 la
vecchia nomenklatura tentò contro di
lui un colpo di stato che, clamorosamente fallito, aprì invece
la strada ai democratici radicali e filoccidentali seguaci di Boris
Eltsin, portando in breve alla dissoluzione dell'Urss e all'allontanamento
dello stesso Gorbacëv, contro il quale fu poi addirittura intentato
un processo per tradimento da cui uscì assolto, ma ormai emarginato.
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