APARTHEID Dottrina razzista (anche nota come "sviluppo separato") elaborata dal Partito nazionalista del Sudafrica e adottata ufficialmente dopo la sua vittoria nelle elezioni del 1948. Portando alle conseguenze estreme il principio di esclusione della maggioranza nera dalla gestione politica del paese, affermatosi già dopo la costituzione dell'Unione sudafricana nel 1910, l'apartheid, tradotto legislativamente in una serie di norme che regolavano minuziosamente gli ambiti di residenza, di vita e di lavoro nonché i rapporti reciproci fra i quattro grandi gruppi etnici del paese (bianchi, neri, meticci, asiatici), si prefisse la rigorosa suddivisione della popolazione in insiemi sociopolitici e, in parte, territoriali (homeland), con l'esclusione dei gruppi non bianchi dalla partecipazione attiva alle scelte politiche. Una precisa normativa regolava le aree di necessaria convivenza e interazione fra i gruppi differenti (petty apartheid), specialmente in ambito urbano e nel settore produttivo moderno, e categoricamente vietato era il mescolamento biologico (proibizione di matrimoni e relazioni miste). Perseguito con vigore durante i governi di H.F. Verwoerd (1958-1966) e B.J. Vorster (1966-1978) l'apartheid entrò in crisi alla fine degli anni settanta in seguito al fallimento pratico della politica degli Homeland, alla condanna internazionale che aveva isolato il Sudafrica e alle frequenti rivolte nere. I tentativi di riforma e adattamento intrapresi da P.W. Botha dal 1978 al 1989 (Costituzione del 1983) non riuscirono ad arginare le contraddizioni insite nel sistema specialmente per la crescente inconciliabilità fra le cristallizzazioni burocratiche, sociali e politiche da esso imposte e le esigenze produttive e di mercato della moderna economia sudafricana. In seguito alle pressanti rivendicazioni dell'African National Congress e all'aumento dell'ostilità dell'opinione pubblica internazionale il presidente F. De Klerk fu costretto a varare agli inizi degli anni novanta una serie di riforme che avviarono il processo di superamento della politica segregazionista, ma incontrarono nuove resistenze che sfociarono in un'ondata di violenze razziali (1993). Nello stesso anno De Klerk e Mandela vinsero il premio Nobel per la pace. Grazie all'abolizione dell'apartheid, il 26/28 aprile 1994 si poterono celebrare in Sudafrica le prime elezioni a suffragio universale, che portarono alla vittoria dell'ANC e alla proclamazione di Mandela a presidente della repubblica (1994-99). P. Valsecchi |