La Divina Commedia di Dante Alighieri Purgatorio Canto V. Note al Canto.
Dante Alighieri nell'enciclopedia La Divina Commedia nell'enciclopedia I Grandi Classici Cultura Didattica Educazione LA DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri (PURGATORIO) - CANTO VIo era già da quell' ombre partito, voi dite, e io farò per quella pace NOTE AL CANTO V(3-9) drizzando il dito: «inverso me, come fa chi mostra col dito» (B.); Ve' che non par che luca, ecc.: «vedi che non pare che il raggio del sole risplenda al sinistro lato della persona che è di sotto nella più bassa parte. Dante era in basso rispetto a Virgilio che gli andava innanzi salendo il monte» (B. B.). «Il sole lo ferisce ora da destra, perché per salire al monte s'è voltato a ponente» (F.); e come vivo, ecc. «E pare che proceda (er gehabt sich; Fil.) in quella guisa che farebbe un uomo in carne e in ossa» (F.); pur me, pur me: solamente me; rotto: dall'ombra del mio corpo.(10-18) s'impiglia: s'intriga, s'attacca ad attendere quello ch'altri dice di te; che ti fa ciò, ecc.: che t'importa ciò che ivi si mormora? Dicesi di un parlare fitto e sotto voce. «Si bucina» (Lanèo). Davanz.: «i pissi pissi»; non crolla: «non dimena la cima» (B.); per soffiar de' venti: «per li fiati de' venti» (B.); rampolla: germoglia, sorge; da sè dilunga il segno: «dilunga il fine al quale de' con deliberazione intendere, e svalorisce e non intende a quel che de', come il balestriero, che quando dilunga la posta, meno acconciamente dà nel segno» (B.); perché la foga, ecc.: perché l'un pensiero che sopravviene insolla, ammollisce, la foga, l'impeto dell'altro; «come insolla la foga del balestro, quando è più di lungi la posta che non suole». (B.). Il Borgh.: «Sollo vuole dire leggieri, o per me' dire: non pigiato, ma sollevato e come cosa che sta sempre in su l'ale: così chiamò il Villani una città insollita, sollevata e pronta a fare tumulto o novità... il nuovo pensiero che sopravviene, come sottentrando e sollevando l'altro, se lo leva, come dire in capo e facilmente lo caccia via». Purg., XXVII, 40: ...la mia durezza fatta solla. (20-21) del color consperso, ecc.: suffuso di rossore; tal volta: «non sempre la vergogna fa l'omo degno di perdono ché sono certi peccati che richiedon altro che vergogna» (B.). (22-24) di traverso: «a denotare che andavano intorno girando il monte» (B.). «Tagliando la via del monte» (Ces.); innanzi a noi: «questo innanzi s'intende quanto a tempo» (B.); a verso a verso: «come cantano li chierici in coro» (B.). «Non già un verso dopo l'altro; ma un verso cantava una parte di loro, ed un verso l'altra» (Ces.). «A vicenda» (T.). «Salmo a proposito, v. 3: "Amplius lava me ab iniquitate mea, et a peccato meo munda me"» (Fil.). (27-30) in un 'Oh!' lungo: interiezione di meraviglia - roco. Nelle subite perturbazioni dell'animo suole alterarsi la voce; in forma di messaggi: a modo come messaggi; fatene saggi: «fateci saputi chi voi siete» (B.). (31-36) andarne: andarvene; ritrarre: riferire. «Storie Pist., 104: "Ritrassino al signore loro la risposta dell'ambasciata"» (Ces.); Se per veder: se per aver veduto la sua ombra, o come egli faceva ombra restaro, si fermarono; avviso: mi penso, assai è lor risposto: basta la risposta ch'io vi ho fatta. «Però che sodisfà a la cagione» (B.); ed esser può lor caro: «imperò che potrà loro giovare» (B.). In quanto li ricorderà al mondo perché s'ori in loro suffragio. P. di D.: «Animae defunctorum quatuor modus solvuntur, aut oblationibus sacerdotum, aut precibus sanctorum, aut charorum eleemosynis, aut jejunio cognatorum». (37-42) Vapori accesi: Brun. Lat., II, 37: «Avviene altresì che alcun vapore secco, quando è montato tanto, che s'apprende per lo caldo che è a monte, egli cade immantinente ch'egli è appreso in ver la terra, tanto che si spegne e ammortisce. Onde alcuna gente dice: ch'è 'l dragone; o che ciò è una stella che cade»; sol calando: «abl. ass.; lat.: cadente sole, quando descende» (B.). «Nota qui quelle strisce di lume, che talora, sul far notte, prima nocte, tagliano il sereno (razzi o stelle cadenti; F.), o sul far sera d'agosto le nuvole (baleni del caldo; F.)» (Ces.); suso: ai compagni; in meno: tempo; a noi dier volta: tornarono indietro verso noi: sanza freno: «quando le schiere scorreno vanno sfrenate» (B.). (43-48) che preme a noi: che fa pressa o s'incalza per venire verso noi. «That presses unto us» (Lf.). «Quelle anime, correndo, si affollavano verso di loro» (Ces.); però pur va, ecc.: nondimeno continua a andare, e ascoltali mentre cammini; per esser lieta: «per purgarti e andare poi alla somma beatitudine» (B.); con quelle membra, ecc.: in carne e in ossa; queta: «riposa il passo un poco, non andare sì ratto» (B.). (51-57) non t'arresti: non ti fermi; per forza: violentemente; quivi: all'ultima ora della vita. «Nota il quivi dato al tempo invece del luogo» (Ces.); lume del ciel ne fece accorti: «La Grazia illuminante dello Spirito Santo ne fe' ravvedere» (B.); pentendo: pentendoci; e perdonando: le offese; a Dio pacificati: nella grazia di Dio; n'accora: si crucia col desiderio di vederlo. (58-63) Perché, ecc.: «Per guatar ch'io faccia negli aspetti vostri» (Ces.). «Per riconoscervi» (B.); ben nati: «bene nato è colui che è nel suo fine salvato» (B.); voi dite: ditemelo, dimandate; per quella pace: ve lo giuro per quella pace in Dio (ultima felicità; Lanèo) in cui queta ogni desiderio; cercar mi si face: fa ch'io la cerchi. (64-66) E uno: «Questi è Jacopo del Cassero, cittadino di Fano, che da Azzo VIII d'Este, figlio d'Obizzo II, fu fatto uccidere in Oriaco, mentre andava podestà a Milano. Aveva odio contro Jacopo del Cassero, perché questi, essendo podestà di Bologna, contrastava a' suoi tentativi di prendere signoria in quella città, e perché lo straziava d'ingiurie. Azzo morì sul principio del 1308» (B. B.). «Semper obloquebatur temere de dicto Domino semper vocans eum proditorem Estensem, quia reliquerat Gibellinos Romandiolae. Marchio saepe audiens haec et indignans dixit: Certe iste agaso (asinaio) Marchianus non impune feret imprudentiam suam asininam, sed castigabitur fuste ferreo» (Benv.). Il Lanèo: «Non li bastava costui fare de' fatti contra li amici del marchese, ma elli continuo usava villanie volgari contro di lui; ch'elli giacque con sua matrigna, e ch'elli era disceso d'una lavandara di panni, e ch'elli era cattivo e codardo: e mai la sua lingua non saziavasi di villaneggiare di lui. Per li quali fatti e detti l'odio crebbe sì al marchese, che poi ch'elli uscìo di reggimento di Bologna, sempre li andavano direto assassini a posta del marchese per anciderlo quando fosse loro destro»; si fida: si tien sicuro; del beneficio tuo: «del servigio tuo, che tu hai promesso» (B.). «Quod tu offers» (Benv.); sanza giurarlo: senza che lo prometta per giuramento; pur che 'l voler: «purché non possa, il non potere non ricida, non rompa, non guasti il tuo buon volere. L'impotenza che escludesse o annullasse il buon volere di Dante potea nascere da Dio non permettente, e di questo forse temea quell'anima» (B. B.). Il Buti: «non posse, il non potere». (68-72) quel paese, ecc.: Quel paese che siede tra Romagna e il regno di Napoli, governato da Carlo II. La Marca d'Ancona; de' tuoi prieghi cortese: preghi per me; che ben per me s'adori: «a Dio si porga preghi per me da' miei» (B.). Bocc., III, 10: «Posesi in ginocchione a guisa che adorar volesse»; ben: da persone in istato di grazia; offese: peccati. (73-78) Quindi fu' io: Io fui di là. «Natio di Fano» (Ces.); ma li profondi fóri: «Foramina et vulnera multa facta mihi, penetrantia totum corpus» (Benv.); in sul qual io sedea: «il sangue si dice la sedia dell'anima» (B.). Levit., XVII, 2: «Quia anima carnis in sanguine est»; in grembo a li Antenori: «in le braccia, nel grembo, cioè nel distretto» (Lan.). «Nel territorio di Padova, fondata, secondo la fama, da Antenore troiano. Par quasi che Dante accusi i Padovani d'essersi intesi proditoriamente con Azzo, e pertanto li chiamò Antenori (Antenorei) dal traditore Antenore» (Fil.); là dov'io più sicuro, ecc.. «per la potenza de' Padovani» (B.). «Quia inter Venetias et Paduam, duas florentissimas urbes, ubi solet iter esse tutissimum» (Benv.); quel da Esti: il marchese d'Este; il fe' far: da' scherani suoi; che dritto non volea: il Lanèo: «Quasi dica: io non lo avea tanto offeso ch'elli dovesse fare ciò». Benv.: «fuori de' termini della sua giurisdizione». (79-84) Mira: piccolo luogo nel Padovano, posto sulle rive d'un canale artifiziale che esce dalla Brenta al Dolo, e sbocca nelle lagune di Fusina; Orïaco: villaggio nei dintorni di Padova, dalla parte delle lagune; di là ove si spira: «si fiata, ancora sarei vivo» (B.). «In mundo viventium. Et vult breviter dicere: si ego arripuissem fugam per ripam fluminis Brentae, directe versus Paduam, adhuc essem inter vivos, quia poteram faciliter evadere cum equo veloci a manibus illorum peditum, perveniendo cito ad locum habitationis, ubi fuissem tutus. Sed contrarium fecit» (Benv.); 'l braco: «il pantano» (Lan.). «And reeds and mire did so entangle me» (Lf.); m'impigliar sì: il Buti: «m'appigliar tanto, m'impaccionno». «Me implicaverunt» (Benv.); ch'i' caddi: «ab equo, ubi habilius et tutius me trucidarunt» (Benv.); de le mie vene: del sangue che mi uscia dalle vene. (85-87) se quel disio, ecc.: così si compia; con buona pïetate: con opera di cristiana caritade aiuta il mio desiderio. (88-90) Io fui da Montefeltro, io son Bonconte: «Fu figliuolo del conte Guido di Montefeltro. Egli combatté in Campaldino contro i Guelfi, e vi fu morto, ma il cadavere non vi fu più trovato, e il racconto che Dante gli mette in bocca è immaginato secondo verisimiglianza. Del resto, questo fatto d'arme tra i fuorusciti ghibellini, aiutati dagli Aretini, e i Guelfi di Firenze, avvenne agli 11 di giugno del 1289 a Certomondo, nel piano di Campaldino in Casentino. Gli Aretini eran comandati da Guglielmino de' Pazzi, loro vescovo, che già s'era insignorito del governo della città, e da Buonconte. I Guelfi, a' quali restò la vittoria, aveano a capo Amerigo di Nerbona, ed era con essi, tra' soldati a cavallo, il nostro Alighieri» (B. B.). G. Vill., VII, 131: «E ricevuto per li Fiorentini allegramente il gaggio della battaglia, di concordia si schierarono e affrontarono le due osti più ordinatamente per l'una parte e per l'altra, che mai non s'affrontasse battaglia in Italia, nel piano a piè di Poppi, nella contrada detta Certomondo, che così si chiama il luogo, e una chiesa de' frati minori che v'è presso e in uno piano che si chiama Campaldino: e ciò fu uno sabato mattina a dì 11 del mese di giugno, il dì di santo Barnaba apostolo, e morivvi Bonconte, figliuolo del conte Guido da Montefeltro». «Bonus bellator fuit manu, uti pater (Guido) ingenio (Inf., XXVII). In conflictu Aretinorum apud Bibienam, missus a Guillelmino episcopo Aretino ad considerandum statum hostium, retulit quod nullo modo erat pugnandum. Tunc Episcopus, velut nimium animosus, dixit: Tu nunquam fuisti de domo illa. Cui Boncontes respondit: Si veneritis quo ego, nunquam revertemini. Et sic fuit de facto, quia uterque probiter pugnans remansit in campo. Ex isto Bonconte non remansit aliqua stirps» (Benv.); Giovanna: così si chiamava la moglie; o altri: de' miei parenti; non ha di me cura: non pregano Dio per me; con bassa fronte: vergognoso, perché altri non cura di mia salute. (91-93) forza: de' nemici che l'avessono cacciato; ventura: d'esser uscito loro dalle mani; ti traviò, ecc.: «ti levò sì fuor della via di Campaldino, che mai non fu trovato lo tuo corpo, né saputo dove fosse sotterrato» (L.). (94-96) a piè del Casentino: nella più bassa estremità di quel distretto; un'acqua: «un fiume» (B.); Archiano: oggi Archiana, «confine tra Casentino e Bibbiena» (B.); sovra l'Ermo: sopra l'eremo di Camaldoli. (97-99) diventa vano: «dove si perde il suo nome, mescendosi in Arno» (Ces.); arriva'io: «a la foce che entra in Arno» (B.); 'nsanguinando: spargendo del suo sangue la pianura. (100-102) la parola, ecc.: «mia ultima - dicendo: Vergine Maria, non potette dir più oltre» (B.). Finì, spirò nel nome di Maria; sola: abbandonata dall'anima. Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online.
(104-108) l'angel di Dio, ecc.: «Dice che il dimonio, avendo disdegno che
costui per questa ultima buona disposizione era salvo, volle straziare alquanto
il corpo per sfogarsi sopra lo temporale, poiché possanza non avea sopra lo
eterno. E dice che fece levare vapori in aere, li quali, resoluti, sparseno
tant'acqua, che quella contrada, dov'era il corpo di costui, allagò; essendo
allagata, l'acqua, che tende al più basso luogo, menò questo corpo in l'Archiano;
l'Archiano il menò in Arno, e lìe si coverse di rena e di ghiara» (Lanèo). «Per
l'anima del padre combatterono Francesco e il Diavolo, e il primo perdè la lite
per una sola parola peccaminosa che annullò i frutti della penitenza. Una simile
tenzone segue tra l'Angelo e il Diavolo per l'anima del figlio, ma qui un solo
sospiro alla Madre delle Grazie decide a favore dello spirito celeste, e il
diavolo deve star contento al cadavere» (Fil.). Jud. Epist., IX: «Cum Michael
archangelus cum diabolo disputans altercaretur de Moysi corpore, non est ausus
judicium inferre blasphemiae: sed dixit: Imperet tibi Dominus»; e quel
d'inferno: il diavolo; O tu del ciel: o tu de' celesti, o tu messo del cielo»
(B.). Il Ces.: «Questo del ciel è un dinotare la patria sua o dove egli ha sua
beatitudine: che può anche, in bocca del diavolo, sentir forse d'ironia»; perché
mi privi: «dell'anima di costui - de la preda mia» (B.). «Mi privi così riciso
ed in aria, ha più enfasi, come dicesse: mi truffi» (Ces.). «Why dost thou rob
me?» (Lf.); l'eterno: la parte eterna, l'anima; per una lacrimetta: per una
piccola contrizione che ha avuto alla fine della sua vita; de l'altro: del
rimanente, o del corpo; altro governo: diverso trattamento. Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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