Chim. - Nome comune della 1,3-dimetilxantina, un
alcaloide purinico naturale, isomero della teobrimina, contenuto nelle foglie
del tè (
Thea siniensis). La
t. esercita un'azione
stimolante sul sistema nervoso centrale, sul miocardio e sulla respirazione.
Essa possiede, inoltre, un effetto rilassante sulla muscolatura liscia,
incrementa la filtrazione glomerulare esercitando un'azione diuretica e
diminuisce le resistenze periferiche. In medicina viene impiegata soprattutto
come spasmolitico bronchiale nel trattamento dell'asma, dell'enfisema, delle
bronchiti e delle infezioni respiratorie acute. È utilizzata, inoltre,
per via endovenosa, nel trattamento del broncospasmo e delle crisi d'apnea del
neonato prematuro. Il suo impiego nel trattamento terapeutico dell'insufficienza
cardiaca congestizia, dell'
angina pectoris, e come farmaco diuretico,
è stato superato grazie alla disponibilità di farmaci più
efficaci e con una tossicità più modesta. Si ottiene anche per via
sintetica sotto forma di cristalli aghiformi incolori, poco solubili in acqua e
solubili nei liquidi alcalini. Tra i derivati più noti, dotati di
analoghe proprietà, vi sono: la teofillinetilendiammina, l'acido
teofillinacetico e la
t. sodio-acetica, ovvero una miscela del derivato
sodico della
t. e dell'acetato di sodio.