BUCHARIN, NIKOLAJ IVANOVIC (Mosca 1888 - ivi 1938). Politico russo. Bolscevico, dirigente di primo piano della rivoluzione d'ottobre, fu negli anni venti il maggiore teorico della transazione al socialismo attraverso lo sviluppo dei rapporti di mercato. Convinto della centralità della questione contadina, dato che le masse rurali costituivano l'80% della popolazione, Bucharin elaborò un'interpretazione sostanzialmente liberista della Nep, destinata ad assicurare al potere sovietico il consenso delle campagne. Da qui nacque lo scontro con la sinistra trozkista che sosteneva la necessità di un maggior intervento statale per trasferire ricchezza dall'agricoltura all'industria. A partire dal 1924 si schierò al fianco di Stalin contro la sinistra, ma la sconfitta di Trockij, espulso dal partito alla fine del 1927, segnò anche la sua fine. Di fronte al profilarsi della "grande svolta" staliniana, destinata a metter fine, con l'industrializzazione forzata e la collettivizzazione delle campagne, alla Nep, guidò l'ultima battaglia per un'alternativa allo stalinismo. Nel 1929 venne estromesso dagli organismi dirigenti del partito e, dopo un breve ritorno alla vita politica nei primi anni trenta, venne processato e fucilato, come "nemico del popolo", nel 1938. Fu riabilitato mezzo secolo dopo, nel 1988. |