BERNSTEIN, EDUARD (Berlino 1850 - ivi 1932). Politico tedesco. Socialista, nel 1875 fu deputato al congresso di Gotha che unificò il Partito socialdemocratico tedesco. Fuggito a Zurigo a causa delle leggi antisocialiste, vi fondò il periodico "Der Sozialdemokrat", organo illegale del partito. Tra il 1887 e il 1901 visse a Londra e divenne leader del revisionismo. Propose un distacco teorico dal marxismo ortodosso, basandosi sulla constatazione che la realtà volgeva in un senso diverso rispetto all'analisi marxiana, per la capacità del capitalismo di superare le proprie crisi, migliorando, seppur relativamente, le condizioni dei lavoratori. Il movimento operaio avrebbe dovuto collaborare con le altre forze progressiste senza pregiudiziali rivoluzionarie e tentare di riformare il sistema dall'interno. Tornato in Germania, fu a più riprese eletto al Reichstag. Allo scoppio della Prima guerra mondiale votò a favore dei crediti di guerra e negli anni di Weimar polemizzò col bolscevismo. La sua opera principale fu I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia (1899). |