ATOMICA, BOMBA
Ordigno bellico la cui energia esplosiva è d'origine nucleare. La denominazione comprende la bomba A, la bomba H (o all'idrogeno) di potenza enormemente superiore, tanto che una bomba A ne costituisce l'innesco, e la bomba N, variante della bomba H che distrugge le forme di vita ma non le strutture, e non genera contaminazione radioattiva. La prima bomba A fu costruita sulla base degli studi sulle reazioni a catena scatenate dai neutroni dell'uranio 235 e del plutonio 239: in determinate condizioni l'esplosione spontanea dei neutroni provocava una capacità distruttiva di molto superiore a quella del tritolo. Dopo i primi esperimenti di fissione nucleare condotti in Germania nel 1938 e la costruzione negli Stati Uniti per opera di Enrico Fermi (1942) del primo reattore nucleare, il presidente americano F.D. Roosevelt diede il via a un progetto per la costruzione della prima bomba atomica, che voleva realizzare prima della Germania nazista. Sotto la direzione di Robert Oppenheimer, nel luglio 1945 quando ormai la Germania era stata sconfitta, fu effettuato il primo esperimento d'esplosione nucleare. Il 6 e il 9 agosto dello stesso anno due bombe atomiche vennero sganciate sulle città di Hiroshima e Nagasaki, in un Giappone già stremato da massicci bombardamenti convenzionali, provocando 152.000 morti e più di 150.000 feriti. Immediatamente il Giappone si arrese. L'episodio segnò l'inizio dell'era atomica e negli anni seguenti anche le altre potenze si dotarono di tali armi (l'Urss nel 1949, la Gran Bretagna nel 1952, la Francia nel 1960, la Cina nel 1964 ecc.). Nei decenni seguenti, caratterizzati dal cosiddetto equilibrio del terrore, il rischio atomico fu considerato deterrente capace di evitare ulteriori conflitti mondiali.
