ASSAD, HAFIZ (Qardaha 1928 - Damasco 2000). Politico e militare siriano di origine alawita. Sin da giovane membro del Baath, dopo essersi opposto a un intervento militare a sostegno dell'Olp in Giordania (vedi settembre nero), come ministro della Difesa nel novembre 1970 attuò un incruento colpo di stato in seguito al quale assunse la carica di primo ministro. Eletto presidente della repubblica nel 1971, rimase ininterrottamente al potere rivelandosi uomo di stato accorto, prudente e all'occorrenza spregiudicato. Con Sadat fu artefice dell'attacco arabo scatenato contro Israele all'inizio della guerra del Kippur nell'ottobre 1973. Dal 1976 operò per imporre una "pace siriana" al Libano martoriato dalla guerra civile, ora scontrandosi ora alleandosi con le diverse fazioni in lotta e ridimensionando, specie dopo l'invasione israeliana del 1982, il potere della resistenza palestinese. Il piano di Assad alla fine si realizzò nel 1990 con il riconoscimento alla Siria di una sorta di protettorato sul Libano. Da sempre ostile a Saddam Hussein, esponente di una fazione baathista rivale, nel 1991 appoggiò le operazioni militari dell'Onu (guerra del Golfo). Alla sua morte, nel giugno del 2000, gli successe il figlio Bashar, a cui Assad consegnò uno stato forte e temuto ma in una difficile posizione geopolitica, chiuso in una morsa tra Turchia e Israele. |