ARAFAT, YASSIR (Gaza 1929 - Clamart 2006 ). Politico palestinese. Figlio di un ricco mercante, crebbe a Gerusalemme e si laureò in ingegneria al Cairo. Dal 1956 visse nel Kuwait, ove nel 1965 fu tra i fondatori di al Fatah, la principale organizzazione della resistenza palestinese. Assunta nel 1969 la presidenza dell'Olp, da allora ne è stato il leader. Abile diplomatico, rimediò al disastro militare subito dalla guerriglia palestinese in Giordania nel settembre 1970 (vedi settembre nero) a opera dell'esercito di re Hussein ottenendo dal vertice arabo di Rabat del 1974 il riconoscimento dell'Olp quale unico legittimo rappresentante del popolo palestinese a nome del quale prese anche la parola davanti all'assemblea generale dell'Onu. Nel 1982 l'invasione israeliana del Libano lo costrinse a trasferire il suo quartier generale da Beirut a Tunisi. Dichiaratosi poi favorevole a una soluzione diplomatica del conflitto con Israele e quindi al riconoscimento dello stato di Israele, fu violentemente contestato dall'ala palestinese più radicale sostenuta dalla Siria. L'appoggio fornito a Saddam Hussein nella guerra del Golfo (1990-1991) mise a repentaglio il suo prestigio internazionale; ciò non impedì tuttavia che lo stesso Arafat autorizzasse una delegazione palestinese a partecipare ai colloqui di pace arabo-israeliani (1991-1992). Scampato già a vari attentati, uscì indenne da un grave incidente aereo nell'aprile 1992. Presidente dal 1989 dello stato di Palestina proclamato in modo unilaterale dall'Olp, si č impegnato per il raggiungimento della pace in Medio Oriente attraverso trattative dirette con Israele, che hanno portato allo storico accordo del 1993, ratificato il 4 maggio 1994, che concedeva l'autonomia a Gerico e nella striscia di Gaza. Nel 1994 ha ricevuto con Yitzhak Rabin e Shimon Peres il premio Nobel per la pace, e nel 1996 č stato eletto presidente dell'Autoritā palestinese. |