Fenomeni e Sistemi di Comunicazione - La Telegrafia.
SCIENZE - FENOMENI E SISTEMI DI COMUNICAZIONE - LA TELEGRAFIAPRESENTAZIONEPer telegrafia si intendono tutti i sistemi di comunicare a distanza basati sulla trasmissione di messaggi di tipo alfanumerico, cioè composti di caratteri alfabetici, cifre e segni di interpunzione, su filo o via radio.Rientrano pertanto nella telegrafia anche la trasmissione dati e la trasmissione di fac-simili. Per quanto riguarda la telegrafia tradizionale sono oggi usati due sistemi: il sistema Morse, il più antico di origine, ancora utilizzato per la sua grande semplicità e sicurezza su linee con poco traffico, e il sistema delle telescriventi, che è di gran lunga il più diffuso per tutte le comunicazioni a grande traffico e su un piano mondiale. Oggigiorno è invece completamente abbandonato il sistema Baudot, che conserva una grande importanza storica per aver introdotto la maggioranza dei concetti-base tuttora in vigore. Alla base di tutte le tecniche telegrafiche è il problema di trasformare un carattere alfanumerico in un segnale elettrico, costituito da uno o più impulsi, che possono distinguersi o per il valore dell'intensità di corrente o per la loro distribuzione nel tempo. Nella tecnica moderna sono esclusivamente utilizzati sistemi di trasmissione "a codice", nei quali ogni carattere è rappresentato da una serie di segnalazioni, dette elementi, ognuna delle quali può assumere in genere due valori (codice binario). Dal punto di vista fisico, ai due valori che può assumere ogni elemento fanno riscontro in linea (almeno in corrispondenza all'emettitore ed al ricevente) o due valori di corrente continua uguali in valore assoluto e di segno opposto, oppure una corrente di valore nullo e una di valore determinato. Nei sistemi a codice binario si distingue il caso di codice a numero variabile o a numero fisso di elementi. Nella prima categoria rientra il codice Morse, che generalmente è azionato a mano mediante un tasto (tasto Morse) e ricevuto da un operatore tramite audizione in cuffia. I codici a numero fisso di elementi sono quelli usati negli apparecchi telegrafici automatici. Il più diffuso è un codice a sette elementi noto col nome di alfabeto telegrafico internazionale n.2, derivato dal primo alfabeto telegrafico internazionale inventato da Baudot, utilizzante un codice di cinque elementi, ai quali sono stati aggiunti due segnali che servono principalmente come segnalazioni di servizio per il funzionamento delle apparecchiature automatiche. Nei sistemi a codice ogni elemento ha durata costante, per cui l'insieme di più segnalazioni ha sempre durata multipla di questo elemento. La trasmissione della successione di elementi di corrente continua dell'apparecchio emittente a quello ricevente, per percorsi importanti (come lunghezza e come numero di circuiti), viene oggi eseguita secondo una tecnica che utilizza delle correnti alternate che percorrono i circuiti di collegamento, mentre gli impulsi di corrente continua sono presenti solo all'estremo del circuito stesso. Se il collegamento fra apparecchio emittente e apparecchio ricevente avviene in corrente continua negli intervalli fra una serie di trasmissioni e la successiva, ossia fra un carattere e l'altro, la corrente avrà uno dei due valori prescelti. Questo valore di corrente prende il nome di "corrente di riposo"; l'altro valore prescelto quello di "corrente di lavoro". La durata dell'impulso telegrafico elementare è stata stabilita nel sistema internazionale in venti millisecondi (millesimi di secondo) e quella delle pause fra due impulsi in 60 millisecondi. ORIGINI STORICHELa telegrafia nel senso moderno del termine è in gran parte un prodotto della Rivoluzione Francese, quando le forze francesi combattevano su vari fronti e rapide comunicazioni tra le armate erano essenziali.Fra gli ardenti sostenitori della Rivoluzione vi era Claude Chappe che, nel 1790, affrontò il problema della telegrafia a lunga distanza. Sebbene egli indagasse le possibilità del telegrafo elettrico, la sua proposta conclusiva fu una serie di stazioni fornite di bracci semaforici e di telescopi, normalmente distanti fra loro non più di 16 chilometri, per mezzo delle quali i messaggi potevano essere trasmessi secondo un cifrario predisposto. Prima della fine del secolo Parigi era collegata, per mezzo di tali impianti, con Lilla, Brest e Strasburgo, e quando il sistema Chappe fu abbandonato verso la metà del diciannovesimo secolo, la rete era di circa 5000 chilometri. Impianti del genere furono creati anche in Inghilterra e Stati Uniti. L'invenzione della pila di Volta, che forniva una conveniente sorgente di elettricità, avvicinò la telegrafia elettrica alla sua realizzazione pratica. La scoperta che una corrente elettrica, passando attraverso una spirale, potesse causare il movimento di una calamita sospesa fu un avvenimento di grande importanza per la telegrafia. Nel 1837 Cooke e Wheatstone ottennero il primo brevetto per lo sfruttamento di un sistema di collegamento telegrafico elettrico e l'anno successivo Paddington e West Drayton vennero collegate fra loro. Quattro anni più tardi il telegrafo fu prolungato fino a Slough. Questa linea telegrafica e le sue possibilità ebbero enorme pubblicità nel 1845, quando un individuo sospettato di assassinio fu visto salire a Slough su un treno diretto a Londra: la notizia fu telegrafata a Paddington, ed egli fu arrestato all'arrivo. Gli ultimi anni del decennio 1840-50 furono un periodo di estensione del servizio telegrafico, tanto che nel giro di sei anni l'Electric Telegraph Company installò in Inghilterra impianti per circa 6500 chilometri. Reti telegrafiche erano andate sviluppandosi anche sul continente europeo e ben presto fu proposto un collegamento sottomarino fra Dover e la costa francese. Dopo alcuni tentativi falliti, esso fu realizzato nel 1851. Tra i risultati positivi si ebbe che i prezzi d'apertura e di chiusura dei titoli a Parigi erano conosciuti prima della chiusura delle contrattazioni alla borsa valori di Londra. Entro sei anni fu tentato un progetto ancora più ambizioso: il collegamento dell'Inghilterra con gli Stati Uniti, realizzato nel 1858. Già nel 1862 la rete telegrafica mondiale copriva approssimativamente 240.000 chilometri, di cui 24.000 in Inghilterra, 129.000 sul continente europeo e 77.000 in America. Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. IL TELEGRAFOIl telegrafo nacque con la scoperta dell'elettricità e con l'affinamento delle capacità dell'uomo nel produrla.Questo primo strumento di comunicazione a distanza è infatti composto da un apparecchio trasmittente, che entra in funzione semplicemente premendo un tasto e componendo messaggi in alfabeto Morse, e da un apparecchio ricevente, costituito da un elettromagnete che viene attirato, come fosse una elettrocalamita, dagli stimoli elettrici che riceve. Questo fenomeno fa si che un pennino tracci il punto o la linea su un rotolo di carta che si svolge; a trasmissione ultimata il telegrafista ricevente può decifrare comodamente il messaggio interpretando i vari simboli inviati in alfabeto Morse. È inutile dire quanta importanza ebbe il telegrafo nella civiltà moderna: grazie ad esso si instaurarono rapide comunicazioni fra città e fra Stati, con l'incremento di scambi commerciali e culturali. Più volte nel corso dell'800 il telegrafo venne perfezionato: infatti il costo delle trasmissioni era elevatissimo perché era necessario collegare i vari punti riceventi e trasmittenti con linee elettriche che spesso si estendevano per centinaia di chilometri. Si mise allora a punto un dispositivo tale da permettere la trasmissione simultanea, su una stessa linea, di parecchie comunicazioni nello stesso momento. Il declino del telegrafo iniziò con la invenzione della radiotelegrafia da parte di Guglielmo Marconi: un nuovo sistema che si avvaleva sempre dell'alfabeto Morse ma che risolveva tutti i problemi di funzionalità che il telegrafo da sempre aveva comportato. THOMAS ALVA EDISONEdison nacque a Milan nell'Ohio e fu senza alcun dubbio l'inventore più geniale e fecondo del suo tempo:infatti a lui si devono nientemeno che 1500 brevetti di ogni tipo. A soli 12 anni fu costretto a lavorare, dedicandosi dapprima alla vendita dei giornali; all'età di 15 anni divenne telegrafista. Fu appunto nel campo della telegrafia che fece le sue prime invenzioni; nel 1864 inventò il telegrafo duplex seguito a breve distanza da quello quadruplex, nel 1876 costruì il mimeografo e il microfono a carbone, che facilitò successivamente Bell nella costruzione del telefono. A lui si devono ancora il fonografo e la prima lampada, inizialmente con filamento a carbone, poi con cotone carbonizzato. Per potersi dedicare alle sue invenzioni, all'età di 21 anni diede vita ad un laboratorio, dove lavorava insieme a numerosi collaboratori. Fra le altre sue scoperte, bisogna ricordare: il cinescopio, il nastro trasportatore, l'accumulatore a ferro-nichel e l'anticipazione di una produzione di elettricità centralizzata. Fu infatti nel 1882 che, aiutato finanziariamente da J.P. Morgan, costruì la prima centrale elettrica a New York; l'idea fu poi velocemente adottata anche in Europa. Edison, nel 1883, scoprì l'effetto termoionico. Il portale italiano della Telegrafia Funzionamento del telegrafo Morse Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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