Geografia Europa Territorio Storia Economia della Spagna.
Cartina delle principali città della Spagna La Spagna in EU map Le mura di Avila, nella Vecchia Castiglia Il primo ministro spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero Il Libro dei Fatti della Spagna Foto GEOGRAFIA - EUROPA - SPAGNAPERSONAGGI CELEBRICid CampeadorSoprannome di Rodrigo Díaz de Bivar (Vivar, Burgos 1043 - Valencia 1099), cavaliere castigliano e eroe nazionale spagnolo.Deriva in parte dall'arabo (Sid: signore) e in parte dal latino (campeductor: guerriero). Tipico rappresentante della turbolenta nobiltà della Castiglia medioevale, combatté con un proprio esercito contro gli Arabi. In conflitto dal 1081 col proprio sovrano Alfonso VI (il cui lungimirante europeismo non poteva non contrastare col temperamento autonomistico del Cid), agì in piena indipendenza, fuori dalla Castiglia, e conquistò Valencia (1094). Qui governò sino alla morte. Seppure in disaccordo col proprio sovrano, non osò mai rivolgere le armi contro di lui. Amato dei suoi soldati musulmani che lo chiamarono Sid, divenne il simbolo della Reconquista spagnola contro i mori e della fedeltà feudale. Dopo la sua morte, la moglie Donna Ximena continuò a governare a capo degli Almoravidi fino al 1102; fu poi costretta a ritirarsi in Castiglia e portò con sé il corpo del Cid che venne tumulato nella cattedrale di Burgos. Circa mezzo secolo dopo la morte del Cid, ignoti giullari fecero di lui l'eroe del Cantar de mio Cid, il più importante poema epico del Medioevo castigliano. Più tarda è l'opera romanzesca Cantar del Rodrigo (XV sec.), dove sono narrate le imprese giovanili di un Cid diverso dal perfetto cavaliere protagonista del Cantar de mio Cid. Alla figura del Cid si sono ispirati un ciclo di «romances» (composizioni liriche) col titolo Romancero del Cid e alcune opere teatrali, tra le quali Las mocedades del Cid e Las hazañas del Cid di Guillén de Castro. Francisco Franco BahamondeGenerale e uomo politico spagnolo (El Ferrol, Galizia 1892 - Madrid 1975).Frequentata l'Accademia militare di Toledo, si arruolò come volontario nelle truppe d'assalto in Marocco, dove era in corso la sanguinosa guerra di conquista coloniale. Fu nominato capitano, per meriti di guerra, nel 1915. Nel 1920 tornò in Africa e per lo zelo dimostrato nella battaglia del Rif contro Abd el-Krim e nella sconfitta dei Berberi fu nominato generale (1926). Nel 1927 venne nominato direttore dell'Accademia militare di Saragozza; dopo tre anni il Governo della Repubblica (proclamata nel 1931) soppresse l'Accademia e nel 1933 lo inviò alle Baleari come comandante militare. Nell'ottobre del 1934 Franco represse la sollevazione catalana e, come ricompensa, nel 1935 venne nominato capo di Stato maggiore e presidente del Consiglio superiore di guerra. Quando il Fronte popolare vinse le elezioni del 16 febbraio 1936, Franco prese l'iniziativa dello stato d'assedio: Alcalà Zamora, allora presidente, vi si oppose e lo inviò al comando delle Canarie. Nel luglio dello stesso anno le truppe d'Africa si sollevarono contro il Governo e s'imbarcarono per la Spagna. Franco, lasciate le Canarie, assunse il comando dei nazionalisti con il titolo di generalissimo e poi di caudillo, dando il via alla guerra civile. Il 30 gennaio 1938 si impose come capo dello Stato e del Governo, promulgando una nuova Costituzione repressiva. Gli aiuti di Hitler e Mussolini e l'appoggio di alcuni settori del clero furono determinanti ai fini della vittoria di Franco, che il 1° aprile 1939 vinse la guerra civile. Trovatosi con un Paese impoverito e devastato dai bombardamenti degli alleati fascisti che egli stesso aveva invocato, Franco declinò l'invito interventista a fianco dell'Asse, malgrado le lusinghe e le minacce di Hitler e Mussolini nei Convegni di Hendaye (1940) e di Bordighera (1941). Il regime autoritario e repressivo di Franco diede origine a un totale conservatorismo che portò alla soffocazione violenta di qualsiasi fermento di rinnovamento sociale: politica che si è sempre celata sotto la formula dello Stato cattolico sociale. Juan Carlos di BorboneRe di Spagna (n. Roma 1938).Figlio primogenito di Don Juan di Borbone, fu designato nel 1969 dal generale Franco quale nuovo re di Spagna. In seguito alla morte del caudillo, nel 1975 salì al potere col titolo di re, dando inizio a una rapida evoluzione in senso democratico della società spagnola. Marquez Felipe GonzalezUomo politico spagnolo (n. Siviglia 1942).Entrato nella Gioventù socialista nel 1962, divenne ben presto membro del comitato nazionale del PSOE (Partito Socialista Obrero Español) e poi dell'ufficio esecutivo, fino ad essere eletto primo segretario nel 1974. Alle elezioni del 1982 il PSOE conquistò la maggioranza assoluta e Gonzalez venne eletto capo del Governo. Mantenne questa carica fino al 1996, quando proclamò le elezioni anticipate per gli scandali in cui venne coinvolto il partito. José María AznarUomo politico spagnolo (n. Madrid 1953).Laureato in Giurisprudenza presso l'Universidad Complutense di Madrid, è stato eletto vicepresidente nazionale del Partito popolare (Pp) nel 1989. Dopo aver vinto le elezioni politiche nel 1996 (38,85% voti contro 37,48% del Partito socialista), ha formato la nuova coalizione di Governo con i nazionalisti catalani e la Coalizione delle Canarie che, in cambio del loro appoggio, sono riuscite ad ottenere sgravi fiscali e un maggior decentramento di funzioni verso le loro regioni. Il nuovo premier ha presentato inoltre un programma di Governo che legittimasse il Pp come nuova formazione di centro e si impegnasse a rispettare i criteri di convergenza di Maastricht senza per questo smantellare lo Stato sociale costruito dal precedente Governo socialista (n. Madrid 1953). Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. ALTRI CENTRIAlicante(305.911 ab.). Città della Spagna, sul Mar Mediterraneo, affacciata sul omonimo golfo della Costa Blanca.Porto e mercato di prodotti agricoli: vino, olio, grano, mais, avena, legumi, frutta; la città è sede di industrie conserviere, della ceramica, del tabacco e metallurgiche. È inoltre lo sbocco più vicino al Mar Mediterraneo della capitale spagnola. I Romani la chiamarono Lucentum; sotto la dominazione musulmana essa divenne Lecant (o Licant), nome rimasto alla città fino a oggi. La storia di Alicante è legata alla sua posizione marittima. L'antica Lucentum, che si suppone fosse costruita più a Nord dell'attuale, era città di diritto latino della Spagna terraconese. Al tempo dell'invasione degli Arabi divenne indipendente sotto il conte Teodomiro, che aveva stipulato un trattato di pace con i musulmani. Dopo alterne vicende (passaggi dagli Arabi agli Spagnoli) nel 1250 fu riconquistata da Alfonso X il Savio, che ne favorì il ripopolamento con opportune leggi. La città, però, nel 1262 fu riconquistata dagli Arabi che furono poi sconfitti da Giacomo I il Conquistatore. Nel 1684 Alicante fu colpita da una pestilenza che devastò quasi tutta la regione. Fu a lungo contesa anche nella guerra di Successione spagnola per la sua favorevole posizione e per il suo ruolo centrale nel coordinamento del partito sostenitore di Filippo V di Valenza. Venne espugnata in seguito dall'arciduca d'Austria che riuscì a tenerla fino al 1705. Roccaforte repubblicana durante la guerra civile del 1936-39, fu l'ultima città che i ribelli fascisti riuscirono a occupare. Non conserva che pochissimi resti a testimonianza del suo passato; notevole è la Casa Consistorial, esempio di barocco valenzano (1616). Bilbao(353.567 ab.). Città della Spagna, capoluogo della regione basca, sulle rive del fiume Nervion.Da grande centro industriale (fondamentale era la siderurgia) si è trasformata, a causa della crisi dell'acciaio, in una città borghese sostenuta dall'attività terziaria. Il turismo è oggi promosso da innumerevoli iniziative tra le quali l'istituzione del Museo Guggenheim (1997). Di origine molto antica, fu fondata ufficialmente da Diego Lopez de Haro nel 1300. Sviluppatasi progressivamente nel Settecento, superate due invasioni francesi (1793 e 1808) e i moti carlisti del 1833, cominciò il processo di industrializzazione nella seconda metà dell'Ottocento grazie soprattutto allo sfruttamento delle miniere di ferro. Tra i monumenti da vedere la cattedrale gotica de Santiago, la chiesa de los Santos Juanes (1624), il Teatro Arriaga del 1890, la settecentesca chiesa di San Nicolas de Bari e il cinquecentesco santuario di Begoña. Il museo Guggenheim, edificato dall'architetto nordamericano Frank Gehry, ospita alcune opere d'arte permanenti (come ad esempio puppy, l'imponente cane di fiori di Jeff Koons; Maman, il gigantesco ragno di Louise Bourgeois; il lunghissimo Serpente di Richard Serra) e mostre temporanee che ogni giorno attirano numerosi visitatori. Burgos(169.317 ab.). Città della Spagna, posta nella comunità autonoma di Castiglia-León, sulle rive del fiume Arlanzón.Centro commerciale dei prodotti agricoli e zootecnici della regione; nel suo circondario sorgono anche industrie alimentari, laniere, cartiere e distillerie. Fondata da Alfonso III delle Asturie, nei secc. X-XVI fu la capitale del Regno di Castiglia e León. Durante l'XI sec. fu teatro delle imprese del leggendario Cid Campeador. Durante la guerra civile del 1936-39 fu la capitale del Governo di Francisco Franco. La città conserva numerosi monumenti, tra cui la cattedrale di Santa Maria in stile gotico. Burgos è inoltre un rinomato centro turistico. Cadice(134.989 ab.). Città della Spagna, nella comunità autonoma di Andalusia, sulla costa atlantica, sorge su un promontorio roccioso all'estremità di una stretta penisola di origine alluvionale che, a Ovest, forma un'ampia baia.Il Canale di San Pietro divide la sottile striscia di terra dalla penisola del Trocadero che chiude l'interno della baia. Attivo centro commerciale ottimamente collegato con la terraferma, è sede di un porto militare ed è scalo importante di molte linee navali internazionali. Nelle vicinanze di Cadice sorgono alcuni centri satelliti, come Puerto Real, Puerto Santa Maria e San Fernando, altrettanti punti di appoggio per l'economia della città. Le mura che cingono la città per più di cinque chilometri, dall'aspetto caratteristico, furono erette nel 1600. Sono pure tipiche le stradine strette e diritte che dal centro conducono sino al mare. Fondata dai Fenici verso il 1100 a.C., fu conquistata in seguito dai Cartaginesi e quindi dai Romani. Sotto Giulio Cesare venne chiamata Urbs Julia mentre, più tardi, Augusto la chiamò Municipium Augustum Gaditanum. Dominata per lungo tempo dai Visigoti, fu espugnata nel 711 da Tarik, condottiero arabo: sino al 1262 rimase in mano ai Saraceni. La liberò dal giogo arabo Alfonso il Saggio, re di Castiglia. Nel Medioevo la sua importanza decadde per risorgere dopo la scoperta dell'America. Data la sua posizione geografica, da Cadice partivano le navi che dovevano raggiungere il Nuovo continente e che vi facevano ritorno. Fu bombardata da Nelson nel 1797 e dai Francesi nel 1812. Il forte di Santa Catalina domina la città, sovrastandola con la sua mole imponente. Interessanti le sue cattedrali, una del XII sec. e l'altra del XVIII sec. Le case, dal tetto a terrazza, tutte bianche, dispongono di torrette (miradores) che offrono una splendida visuale sul panorama. Cordoba(318.628 ab.). Città della Spagna, nell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir.Fiorenti sono le industrie per la lavorazione del cuoio e per la raffinazione del rame. Assai sviluppato è il commercio dei prodotti agricoli, soprattutto cereali. Di origine fenicia, divenne colonia romana nel II sec. a.C.; nel 711 fu conquistata dagli Arabi e divenne capitale di un emirato (756) e, in seguito, di un califfato (929). Nel 1236 la città fu annessa alla Castiglia da Ferdinando III. Possiede numerosi monumenti: il ponte romano, costruito su sedici arcate e lungo 240 m; la fortezza moresca della Calahorra e la cattedrale, la più vasta moschea dopo quella della Mecca, costruita dal primo califfo ommiade nel 785 e trasformata in chiesa nel XIII sec. Cordova è ancor oggi un rinomato centro di oreficeria. L'interno della moschea di Cordoba Cordoba: la Torre della Calahorra Girona(86.676 ab.). Graziosa città caratterizzata da un'antica atmosfera.La parte antica è illuminata da lanterne, la zona moderna invece, estesa a sinistra del fiume Onyar, è più anonima. Le sue origini sono antichissime: conosciuta sin dal periodo romano e occupata dagli arabi nel 717, settantanni dopo circa venne liberata da Carlo Magno. In seguito fu capitale della Marca Hispanica e il suo nome è menzionato nella Chanson de Roland. Risorse economicamente alla fine del X secolo anche grazie alla presenza degli ebrei, che vissero in città fino all'editto di espulsione (1492) quando iniziò il periodo di crisi. Assediata continuamente tra il XVII e il XVIII secolo, cominciò a risollevarsi dopo la metà del Novecento quandò strinse nuovamente legami commerciali con la Francia. Tra gli edifici degni di nota la cattedrale gotica dalla facciata barocca e alcuni palazzi antichi (un esempio è il gotico palau de la Pia Almoina, XIII-XIV secolo). Gijon(270.875 ab.). Città della Spagna, nella comunità autonoma delle Asturie, sul golfo di Biscaglia.Porto commerciale, è sede di industrie siderurgiche, petrolifere, chimiche, alimentari, vetrarie. Colonia romana (Gigia) nel I sec. a.C., fu occupata dagli Arabi nell'VIII sec., e liberata nel corso dello stesso secolo. Conserva un duomo cinquecentesco. Granada(237.663 ab.). Città della Spagna, nell'Andalusia, posta ai piedi della Sierra Nevada, alla confluenza dei fiumi Darro e Genil.Granada si trova al centro di una fertile zona irrigua i cui prodotti (barbabietole da zucchero, tabacco, lino e canapa) vengono lavorati dalle industrie locali. Fondata dagli Arabi presso l'antica Illiberris (Elvira), divenne capitale di un Regno indipendente nell'XI sec. sotto la dinastia berbera degli Zairiti. Nel 1090 passò sotto il dominio degli Almoravidi. Nel 1232 vi si stabilì la dinastia dei Nasridi: in questo periodo Granada conobbe una grande prosperità economica e un notevole rigoglio culturale. Rivalità interne fra gli ultimi emiri Nasridi favorirono la conquista della città da parte dei re cattolici Ferdinando e Isabella dopo anni di combattimenti (1481-89) e un lungo assedio. La conquista cristiana compromise la prosperità di Granada. In quest'ultimo secolo la ripresa venne favorita dalle migliorate condizioni dell'agricoltura e dal risorgere di alcune industrie artigianali di origine araba. Monumenti notevoli sono l'Alhambra, residenza dei sovrani arabi (XIX sec.), costituita da un insieme di edifici e giardini circondati da fortificazioni e, nella città moderna, la cattedrale barocca (secc. XVI-XVII), le chiese di Sant'Anna e di San Giovanni dei Re. Granada è inoltre un centro turistico di grande fama.
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