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GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTAPARCHI NAZIONALI E REGIONALIParco naturale regionale del Mont AvicL'area del Mont Avic presenta un ricco reticolo idrografico superficiale e
numerosi specchi lacustri anche di grandi dimensioni: fra questi ultimi va
menzionato il Gran Lac, il bacino naturale più esteso della Valle d'Aosta. In
assenza di consistenti apparati glaciali (un unico piccolo ghiacciaio è presente
sul versante Nord del Mont Glacier), l'alimentazione estiva dei principali corsi
d'acqua è garantita dal tardivo scioglimento delle nevi sugli alti pendii
esposti a settentrione e dall'acqua contenuta nelle coltri detritico-moreniche.
La circolazione di acque sotterranee è copiosa e diffusa, con conseguente
presenza di numerose sorgenti. Le particolari caratteristiche geologiche e la
posizione geografica della Val Chalamy determinano alcune conseguenze di tipo
fisico e chimico che condizionano notevolmente la flora e la vegetazione. Esse
sono profondamente influenzate dalla presenza di un gran numero di zone umide,
nonché dagli abbondanti affioramenti di serpentiniti, rocce che danno origine a
suoli poveri e poco profondi. L'interessante flora legata alle aree umide può
essere osservata non soltanto in corrispondenza dei bacini lacustri, ma anche
nella miriade di aree torboso-acquitrinose e di risorgive presenti in tutta
l'area protetta. Gli ambienti umidi ospitano vegetali boreali ormai rari o in
via di scomparsa sulle Alpi; fra le specie più rare e localizzate presenti nelle
torbiere possono essere ricordate Carex limosa, Carex pauciflora, Eriophorum
vaginatum e
Trichophorum alpinum. Notevole è pure la presenza della pianta insettivora
Drosera rotundifoli e di uno stagno con isolotti galleggianti di sfagni. In
piena estate su alcuni specchi lacustri si osserva un abbondante sviluppo del
ranuncolo d'acqua, con vistose fioriture bianche galleggianti. La flora delle
serpentiniti - adattata alla presenza di suoli superficiali, poco fertili e
ricchi di elementi tossici quali nichel, cromo e cobalto - è caratterizzata da
un basso numero di specie e dalla frequenza delle crucifere. I licheni rupicoli
delle serpentiniti sono inaspettatamente numerosi (oltre 100 specie rinvenute
nel Parco), se si considerano le difficili condizioni ambientali cui devono far
fronte. Di notevole interesse è l'elevata frequenza dei "licheni lichenicoli",
che si sviluppano a spese di altre specie di licheni precedentemente insediati
sul substrato roccioso. Il Parco naturale del Mont Avic ospita la più estesa
foresta di pino uncinato presente nella regione (oltre 1.100 ettari); questa
conifera, poco diffusa sulle Alpi italiane, è perfettamente adattata alla
presenza dei suoli poveri originati dalle serpentiniti e riesce a crescere anche
ai margini delle torbiere. In Val Chalamy sostituisce in larga misura le
conifere più diffuse nel resto della regione (larice e abete rosso). Il pino
uncinato si differenzia dal congenere pino silvestre per avere tronco e rami
interamente grigio bruni (e non in parte giallo-rossastri) e per le squame dei
coni munite di vistosi uncini. Presente sui Pirenei e sulle Alpi
centro-occidentali, è poco diffuso in Italia. I pini uncinati radicati in
torbiera o nelle fenditure delle rocce, caratterizzati da un lentissimo
sviluppo, possono formare dei veri e propri "bonsai" naturali. In stretta
simbiosi con le radici del pino uncinato si sviluppano numerosissimi funghi
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