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Cartina della Val d'Aosta

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GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTA

PARCHI NAZIONALI E REGIONALI

Parco naturale regionale del Mont Avic

Istituito nell'ottobre 1989, è stato il primo Parco naturale regionale valdostano. Il Parco del Mont Avic occupa la media e l'alta valle dal torrente Chalamy, nel comune di Champdepraz. L'area di 3.500 ettari è caratterizzata da ambienti modificati in misura assai limitata dall'attività dell'uomo; si tratta infatti di una zona marginale, di accesso non agevole, che ha quindi circoscritto le tradizionali attività agro pastorali e, più di recente, ha impedito lo sviluppo del turismo di massa sia estivo che invernale. La Regione Autonoma Valle d'Aosta nel maggio 2003 ha approvato l'inclusione nell'area protetta dell'alto vallone di Dondena, portando a complessivi 5.747 ettari la superficie del Parco. Oltre un terzo dell'area protetta è ricoperto da vaste foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio. La Val Chalamy, d'altronde, pur posta ai margini del settore tendenzialmente arido della media Valle d'Aosta, è influenzata dal clima più umido della bassa Valle d'Aosta; passando dal versante con esposizione Nord a quello a Sud, il contrasto è evidenziato dalla progressiva sostituzione del faggio da parte del pino silvestre, essenza meglio adattata a condizioni di aridità ambientale. I boschi del Parco hanno recuperato in buona parte le caratteristiche originali dopo il pesante depauperamento del patrimonio forestale della vallata causato in passato dall'attività mineraria svolta in zona. Infatti, la necessità di disporre di grandi quantità di combustibile per la fusione dei metalli ha provocato nei secoli scorsi estesi ripetuti tagli per la produzione di carbone di legna. Un'attrattiva del Parco è rappresentata dai numerosi ed estesi laghi e da alcune decine di specchi d'acqua, di acquitrini e torbiere ospitanti una flora relitta estremamente interessante; il paesaggio è dominato da varie cime, su cui spicca quella del Mont Avic (3006 m). La morfologia della Val Chalamy è caratterizzata da rilievi elevati e profonde incisioni vallive. L'azione dei ghiacciai quaternari (erosione, ablazione e deposito) è particolarmente evidente nel settore meridionale della valle, ricco di rocce levigate, striate e montonate, nonché di numerosi circhi glaciali occupati attualmente da specchi d'acqua. Nella porzione orientale sono evidenti notevoli depositi morenici e numerosi massi erratici. I corsi d'acqua hanno profondamente inciso la valle, contribuendo al trasporto di materiali solidi verso il suo sbocco: gli imponenti depositi fluvioglaciali esistenti immediatamente a Valle di Chevrère sono resi evidenti dai processi di dissesto che hanno portato a vistose formazioni di calanchi, piuttosto insolite in ambiente alpino. Altri depositi che concorrono a caratterizzare i paesaggi del Mont Avic sono i coni e le falde di detrito che ricoprono ampie superfici alla base delle pareti rocciose, nonché i depositi di colmatura di antichi bacini lacustri con conseguente formazione di torbiere. Le serpentiniti (silicati idrati di magnesio) sono le rocce che affiorano sulla maggior parte del territorio del Parco, caratterizzandone in modo spiccato gli aspetti paesaggistici e biologici. Di colore verde azzurrino o ricoperte da una patina rossastra ove non recentemente fratturate, divengono più scure con l'aumentare del tenore di vari metalli ed in particolare del ferro (ad esempio magnetite nei dintorni del Lac Gelé). L'area del Mont Avic presenta un ricco reticolo idrografico superficiale e numerosi specchi  b ... continua a leggere ... n

19 Giu. 2025 11:56:50 pm

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