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GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTAIL CAPOLUOGOAostaARTE. Tra le altre torri medievali si segnalano la Torre Fromage, dal nome della
famiglia che la costruì, a pianta quadrangolare, oggi sede di mostre d'arte
contemporanea, e la Torre Bramafam, un torrione cilindrico merlato, inserito poi
nel Castello degli Challant, ai quali appartenne anche la Torre Neuve.
Testimonianze romaniche sono invece la Cattedrale e la collegiata di S. Orso, i
due più insigni monumenti del periodo medievale. La Cattedrale di S. Maria,
elevata sull'area dell'antico foro al tempo del vescovo Anselmo (X-XI sec.), era
una chiesa a tre navate con cinque absidi, due delle quali vennero abbattute
alla fine del Duecento per costruire il deambulatorio, rifatto poi nel tardo
Quattrocento. La facciata della chiesa subì nel tempo vari rimaneggiamenti:
l'attuale facciata è in stile neoclassico, mentre la sontuosa decorazione in
terracotta policroma risale al 1522-30 ed è concordemente riconosciuta come
opera di maestranze lombarde. La Cattedrale è fiancheggiata da due campanili
romanici absidali, con cuspidi di età gotica. All'interno, la copertura con
volte a crociera della navata centrale, commissionata alla fine del Quattrocento
da Giorgio di Challant al posto delle capriate lignee romaniche, ha nascosto per
secoli un importante ciclo di affreschi, recuperato negli anni 1986-91. Gli
affreschi, databili al 1030-1040, sono probabilmente stati eseguiti dalle stesse
maestranze attive nel complesso di S. Orso. Sempre per volere di Giorgio di
Challant, le finestre furono sostituite con un importante ciclo di 23 vetrate,
che richiamano la cultura oltrealpina, databili tra XV e XVI secolo. Il
pavimento conserva due antichi frammenti di mosaico databili tra XII e XIII
secolo. Nella zona del presbiterio (XII sec.) si trova il monumento funebre di
Tommaso II di Savoia, attribuito allo scultore valdostano Stefano Mossettaz,
autore della tomba di Francesco di Challant conservata nel Museo del Tesoro;
altri sepolcri sono posti nel deambulatorio: il monumento funerario del vescovo
Emerico di Quart; la tomba del vescovo Oger Moriste, anch'essa opera di Stefano
Mossettaz. Di particolare interesse il coro ligneo intagliato e scolpito, con
due ordini di stalli, opera dei savoiardi Jean Vion de Samoens e Jean de Chetro
(1469-1470). La cripta si fa risalire per la parte più antica all'IX secolo, con
colonne a capitelli carolingi e longobardi. Dalla navata sinistra della
cattedrale si accede al prezioso chiostro, iniziato nel 1442 da Pietro Berger di
Chambéry e terminato entro il 1460 da Marcello Gerard di Saint-Marcel. Il Museo
del Tesoro della Cattedrale, allestito nel deambulatorio, conserva oggetti di
notevole pregio, provenienti anche da altri edifici della valle: un cammeo
romano in agata con profilo di testa femminile, del I secolo d.C. entro cornice
d'oro del XIII; un dittico consolare in avorio dell'imperatore Onorio, datato
406 d.C.; due tondi vitrei con storie della Vergine della fine del XII secolo,
provenienti dall'antica Cattedrale; il messale del vescovo Oger Moriset con una
miniatura a piena pagina raffigurante la Crocifissione, della scuola di Giacomo
Jaquerio (1420 c.). La Collegiata dei Ss. Pietro e Orso è un complesso
monumentale sorto nel X secolo al di fuori
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