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GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTAIL CAPOLUOGOAostaARTE. La struttura urbanistica del centro storico ricalca quella dell'antica
Augusta Praetoria, costruita secondo una planimetria geometrica, tipica
degli accampamenti militari. Un rettangolo di mura con torri di guardia
fortificate da torri cingeva la città romana, la cui entrata principale, la
monumentale Porta Praetoria, preceduta dal maestoso Arco di Augusto, era posta a
Est, in linea con l'antica via delle Gallie. Degli importanti monumenti
dell'Aosta romana rimangono, all'ingresso della città storica, l'Arco di
Augusto, eretto nel 25 a.C. per celebrare la vittoria di Augusto sui Salassi e
la fondazione della città. L'imponente opera è a un solo fornice (altezza 11,50
m, larghezza 8,89 m); vi figura una copia di un Crocifisso ligneo, detto "Saint
Voult" (Sanctum votum) che, secondo la tradizione, fu collocato nel XV
secolo dopo un'inondazione; il tetto a spioventi fu aggiunto nel Settecento e
sostituito con quello attuale nel 1912. Sopravvive anche la possente Porta
Praetoria (I sec. a.C.), che costituiva l'entrata orientale della città, in
corrispondenza del
decumanus maximus. A tre arcate, di cui la centrale di maggiori dimensioni
(8,24 m) rispetto alle laterali (2,64 m), è formata da due cortine che
racchiudono un vasto cortile interno, e presenta ai lati due torri
quadrangolari; quella settentrionale è inglobata nella casa-forte romanica dei
signori di Quart. Poco lontano si innalza il Teatro Romano, uno dei monumenti
dell'architettura imperiale provinciale di maggior interesse. Dell'imponente
struttura originaria si conserva parte della facciata esterna (larghezza 81,20
m, lunghezza 64,10 m, altezza 22 m), scandita verticalmente da massicci
contrafforti e divisa in quattro piani da altrettanti ordini di finestre. Dietro
la facciata sono visibili la "cavea", le gradinate e le fondamenta della
"scena". Originariamente un portico collegava il teatro all'anfiteatro,
risalente all'età dell'imperatore Claudio (I sec. d.C.), lungo 86 metri e largo
76, con 60 arcate per ognuno dei due piani; i resti furono inglobati all'interno
della cinta del duecentesco convento di S. Caterina. Sono visibili anche le
vestigia del Foro, centro nevralgico della città romana e risalente alla fine
del I secolo a.C. Il complesso, edificato nel luogo dove poi fu eretta la
Cattedrale, è costituito dall'area sacra, dalla platea e dalla basilica. La
città romana era racchiusa entro mura in travertino in gran parte conservate,
che formavano un rettangolo di 727,5 x 574 metri. Lungo tale perimetro sorgevano
a intervalli regolari venti torri quadrangolari di due piani. Di quest'ultime si
conservano oggi soltanto la Torre del Pailleron, a pianta quadrata, con doppio
ordine di finestre (restaurate tra il 1891 e il 1892), e la Torre del Lebbroso,
così detta perché nel 1774 venne adibita a lebbrosario, oggi sede espositiva. Le
altre torri sono rifacimenti medievali, poiché il potere dei signori feudali si
espresse anche con la costruzione di case-forti addossate alla cinta muraria,
riutilizzando strutture e materiali delle precedenti torri romane. La più
celebre tra le torri medievali è la Torre dei Balivi, così denominata perché fu
occupata nel 1263 dai rappresentanti dei Savoia ad Aosta. Tra le altre torri
medievali si segnalano la Torre Fromage, dal nome della famiglia che la
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