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Cartina della Val d'Aosta

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GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTA

L'ECONOMIA

Le colture si concentrano nel fondovalle, dotato di moderni impianti di irrigazione e densamente coltivato a cereali, foraggi e alberi da frutto. La viticoltura costituisce il 20% del valore della produzione agricola vendibile; tra i prodotti locali si annoverano alcuni pregiati vini D.O.C. L'altra voce del settore è l'allevamento di pregiate razze bovine (70% del valore prodotto), con ricca produzione casearia; famoso marchio locale è il formaggio fontina. Grazie alla presenza di vasti pascoli, il patrimonio zootecnico è in aumento. All'inizio degli anni Novanta del XX secolo la Valle d'Aosta si situava al secondo posto dopo la Lombardia per reddito medio, con un tasso di disoccupazione (3,6% contro una media italiana del 10%) tra i più bassi d'Italia. Questa prosperità era in buona misura il risultato dei consistenti finanziamenti erogati dall'Ente regione per i vari settori produttivi, una sorta di "assistenzialismo" che, prescindendo da verifiche sul miglioramento della produttività, ha finito di fatto con il rendere poco competitive le attività economiche della regione. Un cambiamento nella politica regionale si è delineato dopo che, con l'abolizione, nel 1993 delle barriere doganali dei paesi CEE, la regione ha perso una delle sue maggiori fonti di entrate, ossia le imposte riscosse sullo sdoganamento delle merci, imposte che, per le prerogative legate all'autonomia, tratteneva nella misura del 90%.

CENNI STORICI

Le origini e l'età romana

Fondamentale via di collegamento alpino verso l'Oltralpe occidentale, la valle della Dora Baltea fu frequentata da Liguri e Celti, attratti anche dalla presenza dei giacimenti metalliferi. I primi insediamenti umani stabili si ebbero a partire dal II secolo a.C.; la popolazione locale dei Salassi si dedicava all'agricoltura e al commercio. Essa si difese strenuamente dalla conquista romana, che si compì del tutto solo in età augustea. Nel 143 a.C. le legioni di Appio Claudio furono sconfitte dai Salassi, che poco dopo vennero a loro volta sconfitti. I Romani riuscirono ad insediarsi in Valle d'Aosta nel 141 a.C., ma la guerra durò ancora un secolo prima della vittoria definitiva, ottenuta da Terenzio Varrone nel 25 a.C., a prezzo della decimazione delle popolazioni locali. Ambita dai Romani come transito per le Gallie e per il controllo dei valichi alpini, la regione fu del tutto sottomessa e stabilmente insediata. Venne costruita una grande strada attraverso il valico di collegamento con la Gallia e lungo tutta la valle vennero costruiti ponti, strade e fortificazioni. Sulle rovine dell'antica capitale dei Salassi, alla confluenza del Buthier con la Dora, fu edificata Augusta Praetoria (Aosta), dove si installarono tremila coloni romani. Secondo l'ordinamento di Augusto la regione fece parte della XI Regione transpadana, mentre con Diocleziano e Costantino fu riunita nella prefettura delle Gallie. La decadenza dell'Impero romano vide la regione divenire passaggio obbligato dei barbari; fu invasa dai Visigoti, dai Franchi e, nel V secolo, dai Burgundi, cui seguirono gli Ostrogoti, i Bizantini e, nel 570, i Merovingi. La Valle d'Aosta subì addirittura, nel X secolo, un'invasione da parte dei Saraceni, penetrati attraverso la Borgogna e il Giura. Con la divisione dell'Impero di Carlo Magno, nell'XI secolo, la Valle passò a Ludovico II, re d'Italia, poi a Carlo il Calvo e quindi ai re d'Italia Guido da Spoleto, Lamberto, Berengario I e Rodolfo re di Borgogna. b ... continua a leggere ... n

18 Giu. 2025 11:13:44 am

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