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Perugia è situata a 493 m s/m su un'altura rocciosa, da cui domina la valle del Tevere. La città è sempre stata un importante centro culturale e vanta, oltre all'antica università degli Studi, una moderna università per stranieri. I suoi istituti sono frequentati da un gran numero di studenti provenienti da diversi paesi del mondo, e la loro presenza dona a Perugia un aspetto cosmopolita. Ai piedi della città, in pianura, si è sviluppata la zona industriale che conta impianti per la produzione alimentare, in particolare nel settore dolciario (Perugina), e industrie tessili e meccaniche. Attivi sono pure il commercio dell'antiquariato e l'artigianato. Notevole è l'apporto economico dato dal turismo, legato alle attrattive artistico-monumentali della città e dei centri vicini: Assisi, Città di Castello, Gubbio ecc. A Perugia si svolgono numerose manifestazioni internazionali, tra cui grande rinomanza ha l'annuale Sagra Musicale Umbra, che si tiene in settembre. STORIA. Gli Etruschi, fondatori di Perugia, costruirono la città nella posizione più favorevole ad un'efficace difesa e a un attivo controllo delle naturali vie di comunicazione, date dall'asse del Tevere e dei suoi affluenti. Nel I sec. a.C. divenuta dominio romano, la città venne riorganizzata per volere dell'imperatore Augusto. Ma le invasioni barbariche del VI sec. non solo arrestarono il processo di crescita della città, ma portarono devastazione e miseria. La città diventò libero Comune nell'XI sec. e nel 1300 raggiunse l'egemonia su tutto il territorio umbro. Nel 1370 Perugia tornò sotto lo Stato Pontificio. Nel XV sec. la lotta per la supremazia tra le famiglie nobili accese lotte sanguinose; ebbero il sopravvento i Baglioni che furono però nuovamente sottomessi al dominio papale da Paolo III (1540). Dopo la breve parentesi francese, alla fine del '700, Perugia, cadde un'altra volta sotto lo Stato della Chiesa. Nel 1859 i perugini cacciarono il legato pontificio ed instaurarono un governo provvisorio. Ma l'indipendenza vera e propria fu raggiunta solo nel 1860. ARTE. Perugia ha mantenuto buona parte della sua struttura originaria. La cima del colle è cinta da mura, risalenti al III - II sec. a.C., con maestose porte: Arco di Augusto e Porta Marzia, testimonianze dell'origine etrusca della città. L'arco, entrata principale nella città, è ben conservato, mentre della porta (seconda metà del III sec. a.C.), inserita nel bastione orientale della Rocca Paolina per abbellirne un ingresso, restano solo la volta a tutto sesto e il coronamento. Del periodo romano sono invece l'anfiteatro fuori Porta Marzia e le Terme nella Conca (II sec. d.C.). Durante il periodo comunale la cinta muraria venne ampliata e nel XIII sec. Perugia assunse la sua caratteristica forma stellare, determinata dalla necessità di superare i dislivelli dovuti alla particolare conformazione del colle su cui sorge la città, articolato in speroni. Sempre nel periodo comunale sorsero importanti edifici religiosi e civili: la chiesa di S. Pietro, quella di S. Angelo e quella di S. Costanzo, la famosa Fonte Maggiore e il Palazzo dei Priori. Google map Umbria La chiesa di S. Pietro risale al X sec. (l'abbazia benedettina fu innalzata su un antico cimitero etrusco-romano e su un preesistente tempio paleocristiano) e mantiene l'originaria struttura basilicale, nonostante i rimaneggiamenti rinascimentali. Il portale, decorato da una lunetta attribuita a Giannicola di Paolo, risale al Cinquecento, così come il soffitto ligneo della navata centrale; all'interno si possono ammirare: affreschi del Maestro Ironico, opere del Guercino e di Guido Reni, un coro ligneo decorato con intarsi e intagli pregiati, una collezione di tele dell'Aliense rappresentanti scene della vita di Cristo e nella sagrestia cinque piccoli quadri del Perugino (1469). La chiesa è affiancata da un campanile del 1468, caratterizzato da una base dodecagonale e da una parte più alta esagonale. L'antica chiesa di S. Angelo chiamata dai perugini anche "padiglione d'Orlando", è caratterizzata da una pianta circolare e da un tetto a tenda; l'interno è scandito da 16 colonne diverse tra loro per altezza e materiale. L'edificio dedicato a S. Costanzo, patrono della città, risale all'XI secolo ed è stato in seguito rimaneggiato; l'altare maggiore è quello originale, del 1205. La Fonte Maggiore (1275-78), opera di Nicola e Giovanni Pisano, si trova al centro della piazza principale della città, Piazza IV Novembre, ed è una delle più belle fontane medievali d'Italia. è costituita da due vasche poligonali di marmo sormontate da una tazza di bronzo contenente le tre ninfe, che rappresentano le virtù teologali; la vasca inferiore è ornata da formelle che riproducono il calendario dei lavori agricoli, i segni dello Zodiaco e le sette arti liberali. La Fonte fu costruita per portare l'acqua in città. Sulla stessa piazza si affaccia la Cattedrale di S. Lorenzo, caratterizzata da un'alta gradinata e da una nuda facciata, abbellita da un elegante portale di Pietro Carattoli (1729). L'edificio presenta diverse fasi costruttive: il primo nucleo risale al 969 e corrisponde all'attuale transetto, che venne in seguito ampliato su progetto di Fra' Bevignate (1300); la costruzione venne ripresa nel 1437, ma la chiesa fu consacrata solo nel 1569. Il fianco sinistro, ricoperto, seppur solo parzialmente, di marmo bianco e rosa, è adornato da finestroni gotici e presenta molti inserti di epoche diverse: il pulpito, dal quale predicò san Bernardino da Siena, risale al Quattrocento; il portale in travertino, opera di Ippolito Scalza su disegno di Galeazzo Alessi, è del 1568; la statua bronzea rappresentante Giulio III, fu scolpita da Vincenzo Danti nel 1555. L'ampio e luminoso interno quattrocentesco, suddiviso in tre navate di uguale altezza, separate da pilastri ottagonali e coperte da volte ogivali, è adornato da decorazioni e stucchi settecenteschi. I dipinti, gli affreschi e le vetrate policrome appartengono a epoche diverse (dal XVI al XIX secolo). Degna di nota è la Cappella di S. Bernardino con una splendida Deposizione dalla Croce, opera di Federico Barocci (1567?69); da ammirare anche il coro ligneo di Giuliano da Maiano e Domenico del Tasso (1491), gravemente danneggiato dall'incendio del 1985, e la sagrestia quattrocentesca affrescata da Gian Antonio Pandolfi (1573-76). Il Palazzo dei Priori (1293-1443) è uno dei più possenti palazzi pubblici d'Italia ed un insigne esempio di architettura gotica. Bello il portale maggiore caratterizzato da una decorazione allegorica (nella lunetta copie delle statue dei Ss. Lorenzo, Ercolano e Costanzo) e, al secondo piano, da 19 stupende trifore gotiche. Al piano superiore nella Sala del Consiglio comunale, sono conservati il grifo perugino e il leone guelfo, primi esempi medievali di grandi opere fusorie a tutto tondo (1274 circa) forse appartenenti a una scomparsa fontana di Arnolfo di Cambio. Il terzo piano del palazzo ospita oggi la Galleria Nazionale dell'Umbria, che raccoglie opere che documentano lo sviluppo della pittura umbra dal '200 al '700. Nel XV sec. Agostino di Duccio offre alla città due capolavori: l'Oratorio di S. Bernardino (1457-61) e la Porta di S. Pietro (1475), che segnano una svolta verso l'architettura rinascimentale. Il primo, costruito in onore del santo, presenta delle decorazioni di straordinaria bellezza soprattutto dal punto di vista cromatico (l'accostamento della malachite e dell'azzurrite assieme al rosa della pietra creano infatti eccezionali effetti di luce) e all'interno degno di nota è l'altare maggiore costituito da un sarcofago cristiano della prima metà del IV secolo. La Porta di S. Pietro, conosciuta anche come Porta Romana, sembra un arco semplice sormontato da un'immagine sacra, dipinta nel 1765, tuttavia notevoli sono i tratti rinascimentali presenti nella parte più esterna. Di ispirazione etrusca, in origine doveva essere costituita da due archi, infatti era chiamata Due Porte; belle le decorazioni degli scudi e le rosette. Tra il Quattrocento e il Cinquecento vengono innalzati il Palazzo del Capitano del Popolo (1473-81), elegante edificio rinascimentale oggi sede del Tribunale, e l'Università Vecchia (1483-1515), fatta costruire da Sisto IV su progetto di Fiorenzo di Lorenzo come sede dello "Studium" perugino, dove rimase fino al 1811. A metà Cinquecento, dopo la guerra del Sale e l'annessione di Perugia allo Stato pontificio, papa Paolo III Farnese fece costruire la Rocca Paolina su disegno di Antonio San Gallo il Giovane, come simbolo del potere papale. Della fortezza, demolita nel 1860, si possono vedere solo alcuni resti dei muraglioni di sostegno. Anche in pittura si assiste a uno spiccato rinnovamento, i protagonisti principali sono Perugino e Pinturicchio. Del Perugino si possono ammirare i bellissimi affreschi (1496-1500) nel Collegio del Cambio, antica sede dei cambiatori di moneta (1452-57), rappresentanti le principali divinità mitologiche, le quattro Virtù teologali, uomini illustri dell'antichità e su uno dei pilastri divisori, l'autoritratto del pittore stesso. Tra il Settecento e l'Ottocento la fisionomia della città cambia, inizia il processo di modernizzazione. Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. Meteo dell'Umbria LA PROVINCIA. La provincia di Perugia (605.950 ab.; 6.334 kmq) copre oltre due terzi dell'intera superficie regionale. Il territorio si presenta prevalentemente montuoso, solcato dalle profonde vallate del Tevere e dei suoi affluenti. Il Lago Trasimeno, il maggiore dell'Italia peninsulare, si trova nel territorio della provincia. l'economia della zona si basa essenzialmente sull'agricoltura: cereali, ortaggi, tabacco, vino (vin santo) e olio. Le ricchezze del sottosuolo, torba e lignite (Spoleto), vengono sfruttate per la produzione di energia elettrica. Nel settore industriale notevole importanza rivestono il settore alimentare, tessile e dell'abbigliamento, tipografico. Una voce importante del bilancio economico della provincia è rappresentata dal turismo; numerosi sono i turisti richiamati dalle bellezze artistico monumentali dei centri di Assisi, Gubbio, Cascia, Todi, Norcia e Spoleto, dove si tiene annualmente il Festival dei Due mondi. Centri principali oltre a quelli sopra citati sono: Castiglione del Lago, Città di Castello, Foligno, Gualdo Tadino, Marsciano, Umbertide. Terni(105.018 ab.). Terni è situata al margine orientale di una fertile pianura, sulla riva sinistra del fiume Nera, ed è oggi un importante centro industriale e commerciale. Lo sviluppo economico della città ha avuto inizio alla fine del XIX secolo grazie alla disponibilità di energia elettrica, derivante dallo sfruttamento razionale della Cascata delle Marmore. La zona di Terni è una delle più industrializzate dell'Italia centrale, e dispone di moderne attrezzature nel campo dell'industria siderurgica, meccanica, chimica e idroelettrica.STORIA. L'antica Interamna Nahars o Nahartium, fu fondata dagli Umbri intorno al 673 a.C. Ma la prima presenza umana risale addirittura al X sec. a.C. (zona della collina di Pentima, dove nel 1884 durante i lavori di costruzione delle Acciaierie è stata ritrovata una enorme necropoli). Durante le guerre sannitiche fu alleata di Roma: in questo periodo il centro urbano viene circondato dalla cinta muraria e le aree contigue vengono bonificate per mezzo di canalizzazioni. In epoca barbarica subì notevoli devastazioni ad opera di Totila, Narsete (VI sec.) e dei Longobardi (VIII sec.), inoltre fu distrutta nuovamente su ordine di Federico Barbarossa dall'arcivescovo Cristiano da Magonza (1174). Terni divenuta nell'VIII sec. possedimento della Santa Sede, pur fra alterne vicende, rimase fedele al papato che ne promosse un costante sviluppo, nonostante le frequenti guerre con Rieti, Todi, Spoleto e Narni, sua antica rivale. Durante la prima Campagna d'Italia di Bonaparte fu teatro di combattimenti (1798) e divenne dipendenza francese, passando poi, con la Restaurazione, nuovamente sotto il dominio papale sino alla formazione del Regno d'Italia. Con la fine del secolo dei Lumi sorge in città il primo centro manifatturiero, in seguito si sviluppano le Acciaierie e le industrie chimiche. ARTE. Terni subì durante la seconda guerra mondiale violenti bombardamenti che le arrecarono danni gravissimi, in seguito ai quali la città dovette essere quasi completamente ricostruita. Nonostante ciò, Terni presenta edifici e monumenti, in gran parte restaurati, di notevole valore artistico e storico. Di epoca romana è l'Anfiteatro costruito nel 32 d.C. da Fausto Tizio Liberale. La Cattedrale dell'Assunta sorta su precedenti strutture del VI sec. e dell'XI, fu rimaneggiata nel XV sec., ristrutturata nel '500 e rinnovata nel 1653. La facciata, rielaborata dal maestro Marcello Piacentini, presenta un portale ornato con motivi decorativi rappresentanti elementi vegetali e animali; l'interno, a tre navate, custodisce un bell'organo del Seicento, opere di Cincinnato, Marten Stella e Livio Agresti, un altare policromo di Antonio Minelli (1762). Nella cripta, dove è sepolto il vescovo ternano Sant'Anastasio, è conservato anche il tesoro comprendente una croce in argento del XIII sec. e il reliquiario di S. Procolo in rame dorato (XVII sec.). Ad epoca paleocristiana risale la chiesa di S. Salvatore, il più antico monumento della città: fu edificata su un precedente edificio romano e successivamente ampliata nel periodo romanico (si narra che in questa chiesa si incontrarono il re longobardo Liutprando e papa Zaccaria), degna di nota è la Cappella Manassei decorata con un bel ciclo di affreschi risalenti alla metà del Trecento. Del periodo medievale rimangono numerose testimonianze: la chiesa di S. Francesco (XIII sec.) e la chiesa di S. Pietro (XIV sec.) ambedue in stile gotico. La prima, originariamente a navata unica, fu suddivisa in seguito in tre navate e ampliata con la Cappella dedicata a San Bernardino (distrutta poi dai bombardamenti della seconda guerra mondiale); rimaneggiata più volte, presenta un bel portale gotico, all'interno una preziosa immagine del beato Simone Camporeali (uno dei fondatori della comunità francescana) e nella Cappella Paradisi, affreschi di Bartolomeo di Tommaso (metà del '400). La seconda, originaria del Duecento, restaurata nel XIV secolo a opera degli Agostiniani, e in seguito rimaneggiata dopo il terremoto del 1703 e dopo la seconda guerra mondiale, presenta un portale gotico decorato da un rilievo quattrocentesco (Cristo benedicente); l'interno a navata unica custodisce decorazioni a fresco realizzate tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo (degni di nota sono la Dormitio Virginis e Incoronazione della Vergine). Altri edifici meritevoli di attenzione sono la chiesa di S. Lorenzo (XIII sec.) edificata sopra un'antico edificio romano e rimaneggiata nel XVII sec., fu danneggiata durante il secondo conflitto mondiale; quella di S. Alò (il nome deriva da "Aloysius", ossia Eligio, il protettore degli orafi e dei maniscalchi), costruita nell'XI secolo, nel Settecento divenne proprietà dei Cavalieri di Malta (l'interno, suddiviso in tre navate da pilastri e colonne, presenta pregevoli decorazioni a fresco delle pareti e dell'abside, dal XII secolo al Quattro-Cinquecento); il Palazzo Mazzancolli (XIV sec.) simbolo dell'architettura medievale in città, fu edificato per il vescovo Ludovico Mazzancolli nel XV secolo su torri preesistenti, e ristrutturato nel 1878 e nuovamente nel 1927; Palazzo Gazzoli, costruito per il futuro cardinale Luigi Gazzoli nel 1795 su progetto di Andrea Vici, presenta belle decorazioni a grottesche e scene dell'Aurora e del Carro del sole, riferite allo stile di Liborio Coccetti, nel cortile si trova una vasca attribuibile a un impianto termale romano, nelle scuderie invece è stato rinvenuto in luce un ingresso di un antico teatro; il palazzo ospita la Pinacoteca comunale, ricca di opere opere d'arte provenienti in gran parte dagli istituti religiosi soppressi (degni di nota sono Crocifisso tra i Ss. Francesco d'Assisi e Bernardino da Siena dell'Alunno, 1497 e Sposalizio mistico di S. Caterina di Benozzo Gozzoli, 1466). Simbolo dell'operosità della città è l'obelisco in metallo fuso e alto 30 metri, opera di Arnaldo Pomodoro, costruito per il centenario della fondazione delle Acciaierie. LA PROVINCIA. La provincia di Terni (219.876 ab.; 2.122 kmq) è stata istituita nel 1927 riunendo i comuni del circondario di Terni e parte di quelli dell'ex-circondario di Orvieto. Occupa tutta la zona Sud-Ovest della regione. Il territorio si presenta essenzialmente collinare e comprende solo una piccola parte dell'Appennino Umbro. Ad eccezione della conca ternana e dei fondivalle dei fiumi Velino, Nera, Tevere e Paglia, il territorio è argilloso e poco fertile. L'agricoltura produce principalmente cereali (frumento), uva da vino, olio, tabacco e patate. L'attività industriale, a cui si dedica circa un terzo della popolazione, è considerevolmente sviluppata e si articola in diversi settori: siderurgico e metallurgico, meccanico, elettrochimico, idroelettico, tessile e delle confezioni, alimentare ed enologico. Fra i centri principali ricordiamo Acquasparta, Amelia, Montecastrilli, Narni e Orvieto.
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