Disturbi Rimedi Cancro Della Bocca Borsite Dolore Alle Braccia Bronchite Broncospasmo Bulimia

 

 
    

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Disturbi Rimedi Cancro Della Bocca Borsite Dolore Alle Braccia Bronchite Broncospasmo Bulimia

  

Disturbi Rimedi Cancro Della Bocca Borsite Dolore Alle Braccia Bronchite Broncospasmo Bulimia

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BOCCA, CANCRO DELLA

SINTOMI.

Un'area di tessuto biancastro o rosso scuro al posto della normale mucosa rosa della cavità orale può essere una potenziale condizione precancerosa. Se non trattata, può crescere e cominciare a dare la sensazione di un'afta. I sintomi del cancro della cavità orale possono includere:

- una lesione rilevata persistente, una lesione a tipo afta o un ispessimento lungo i lati o la base della lingua, il fondo della bocca, l'interno delle guance o sulle gengive e sul palato; la lesione potrebbe alla fine sanguinare o trasformarsi in ulcera;

- fastidio a mangiare, bere o deglutire;

- perdita di denti, mal di denti o mal d'orecchio che non rispondono alle cure convenzionali;

- un linfonodo ingrossato nel collo. Sintomi associati ad un cancro della cavità orale avanzato includono dolore all'orecchio o al palato, spasmi inspiegabili dei muscoli facciali o del collo o un persistente alito cattivo.

DITELO AL MEDICO SE ...

- Avete una persistente raucedine o mal di gola o una sensazione di qualcosa bloccato in gola. Potreste avere un cancro alla gola.

- Sentite un persistente e inspiegabile fastidio in bocca o nell'orecchio. Il dolore potrebbe derivare da qualcosa di diverso dal cancro, ma la causa dovrebbe essere comunque indagata.

Il cancro della cavità orale comprende tutti i tumori che possono interessare le labbra, la lingua, le guance, la bocca, le gengive e l'orofaringe o la parte superiore della gola. Questi tumori quasi sempre compaiono nelle cellule piatte e squamose che rivestono la mucosa rosa della cavità orale e della gola. Sebbene il cancro della cavità orale possa estendersi alla testa e al collo, raramente si dissemina. Il cancro della cavità orale a volte fa seguito ad altre lesioni presenti nel cavo orale: l'eritroplasia, una macchia rosso scuro di tessuto all'interno della bocca, è sempre considerata precancerosa. La leucoplachia, caratterizzata da tessuto biancastro, è pure talvolta una lesione precancerosa. Entrambe sono fortemente associate all'uso di alcol e tabacco, come lo sono comunque la stragrande maggioranza dei tumori della cavità orale. Come ogni cancro, quello della cavità orale è ben curabile se diagnosticato precocemente. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è superiore al 50%; se trattati precocemente, 9 su 10 pazienti sopravvivono oltre i 5 anni e molti guariscono definitivamente.

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CAUSE.

Il ruolo dell'alcol e del tabacco, nel causare il cancro della cavità orale, non viene mai abbastanza sottolineato. Le persone che fanno uso di entrambe le sostanze regolarmente sono 35 volte più soggette a sviluppare un cancro della cavità orale delle persone che non ne fanno uso. La malattia generalmente colpisce i tessuti che sono già irritati da denti irregolari, da protesi dentali imperfette o dall'abitudine di masticare l'interno delle guance. Una carenza di ferro è stata collegata al cancro della lingua nelle donne, mentre un'eccessiva esposizione ai raggi solari causa alcuni tipi di cancro alle labbra. Le persone trattate per questo tipo di cancro, che continuano a fumare e bere, possono facilmente sviluppare di nuovo la malattia.

PROCEDURE E TEST DIAGNOSTICI.

Un controllo regolare della bocca da soli, dal dentista o dal medico accrescerà le probabilità di scoprire precocemente un cancro della cavità orale. In caso di una lesione sospetta, il medico farà una biopsia prendendo un piccolo campione di tessuto dalla bocca o dai linfonodi del collo ingrossati, per esaminarlo al microscopio. Le indagini radiologiche possono essere necessarie per identificare un tumore primario che non è immediatamente visibile o per stabilire l'estensione di un cancro già esistente.

Cancro della cavità orale

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TRATTAMENTO.

MEDICINA CONVENZIONALE.

Il tumore del cavo orale allo stadio iniziale risponde bene sia alla chirurgia che alla radioterapia; tumori in stadio avanzato sono trattati con entrambe le terapie e talvolta con la chemioterapia per alleviare i sintomi. Per le recidive, la radioterapia è il trattamento principale. La chirurgia laser o la criochirurgia, cioè la distruzione delle cellule con azoto liquido, possono eliminare piccoli tumori senza danneggiare le funzioni della bocca o l'aspetto dei pazienti. Se devono essere asportate quantità significative di tessuto o di osso, potrebbe essere successivamente necessaria la chirurgia plastica. In tali casi i pazienti devono adeguarsi al loro nuovo aspetto e imparare di nuovo cose basilari come masticare, deglutire e parlare. Siccome l'irradiazione post operatoria e la chemioterapia di solito sopprimono la normale produzione di saliva e possono danneggiare i tessuti sani della bocca, molti pazienti devono prendere delle ulteriori misure per prevenire problemi alle gengive e ai denti durante e dopo il trattamento (vedi Cancro per ulteriori informazioni sulle terapie).

TERAPIE COMPLEMENTARI.

Per il cancro non c'è nessuna alternativa alla medicina convenzionale. Altri approcci possono completare, ma non rimpiazzare, i trattamenti standard.

NUTRIZIONE E DIETA.

Alte dosi di vitamina A possono proteggere dalla comparsa o ricomparsa dei tumori orali. La vitamina A è tossica ad alte dosi e quindi prendete degli integratori solo sotto la supervisione di un medico. Potete anche mangiare grosse quantità di verdura e frutta fresche come fonte di carotenoidi, che sono i precursori dietetici della vitamina A, e vitamina E che pure svolge un ruolo protettivo.

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CURE A DOMICILIO.

Durante la radioterapia potrete avere difficoltà ad aprire la bocca, ad avere una giusta salivazione e a lavare i denti. Provate esercizi di stiramento dolce, bevete bevande ghiacciate, fate frequenti sciacqui e usate uno spazzolino da denti morbido. Per un dolce ed efficace risciacquo della bocca provate il succo di aloe (Aloe barbadensis) o un infuso di camomilla freddo (Matricaria recutita). Per combattere la secchezza della bocca e restaurare la normale salivazione, sciacquate la bocca con una soluzione acidofila, reperibile in molte erboristerie e farmacie. Fate degli sciacqui frequenti, poi ingerite la soluzione più volte al giorno.

PREVENZIONE.

Non fumate o masticate tabacco. Bevete alcol solo moderatamente. Se portate una protesi dentale, assicuratevi che aderisca perfettamente. Usate creme protettive per proteggere le labbra dall'eccessiva esposizione solare. Mangiate frutta e verdura fresche ogni giorno. Se vi è stata diagnosticata una potenziale condizione precancerosa, fatela sorvegliare scrupolosamente dal medico.

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BORSITE.

SINTOMI.

- Dolore, infiammazione e tumefazione ad una spalla, gomito, anca, ginocchio o ad altre articolazioni delle mani o dei piedi, particolarmente durante lo stiramento o l'estensione in corso di attività sportiva o lavorativa che comporti il forzare l'articolazione oltre i propri limiti normali.
- Ridotta ampiezza dei movimenti di un'articolazione con o senza dolore immediato.

DITELO AL MEDICO SE ...

- Il dolore dell'articolazione duri dopo giorni; potrebbe trattarsi di una tendinite, lo stiramento di un legamento o di un tendine, oppure di un'artrite.

- La tumefazione persiste nonostante gli antidolorifici e gli antinfiammatori; potrebbe esserci bisogno di drenare il liquido dall'articolazione interessata e di effettuare un trattamento con corticosteroidi.

In tutti i punti dove le ossa, i tendini e i legamenti si muovono uno contro l'altro, vi sono dei piccoli cuscinetti ripieni di liquido chiamati borse. Più di 150 borse nell'organismo, riducendo l'attrito, consentono alle articolazioni di svolgere dolcemente tutti i movimenti naturali. Se un'articolazione è usata in eccesso o se viene sottoposta a tensione e sollecitazione per un tempo protratto, la borsa ad essa relativa può infiammarsi e riempirsi di liquido, premendo sui tessuti circostanti. Il segnale più immediato è il dolore, seguito da infiammazione, tensione e tumefazione della zona. Uno dei punti più facilmente colpiti da borsite è l'articolazione della spalla che ha il maggior raggio di movimenti di tutte le articolazioni. Il dolore è in genere avvertito alla parte superiore ed esterna della spalla. Il fastidio della borsite è maggiore quando ci si sveglia e tende talvolta a scomparire con l'attività. Altri punti dove può facilmente comparire una borsite sono i gomiti, le ginocchia e le anche. La borsite colpisce soprattutto i manovali e gli sportivi, ma anche le persone sedentarie che si spingono oltre i limiti durante occasionali attività fisiche. Non è una buona idea quella di sopportare il dolore e continuare ugualmente nell'attività. La borsite cronica, se non trattata, comporta la formazione di calcificazioni nei tessuti molli determinando talvolta una riduzione permanente di certi movimenti.

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CAUSE.

La borsite è l'infiammazione della borsa a seguiti di un trauma o della continua sollecitazione dell'articolazione. Negli sportivi si manifesta facilmente come un dolore che compare durante la corsa, il lancio, il salto o i colpi esagerati a tennis, baseball o bowling. Anche il sollevare pesi, l'eseguire movimenti ripetitivi o un certo lavoro protratto nel tempo può scatenare un attacco di borsite.

TRATTAMENTO.

Anche se la borsite in genere si risolve nell'arco

di pochi giorni o settimane, dovete prendere gli

adeguati provvedimenti per evitare ulteriori

strappi o traumi.

MEDICINA CONVENZIONALE.

Il trattamento iniziale può essere a base di acido acetilsalicilico o di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) da banco. Questi inoltre sono efficaci nel ridurre l'infiammazione. La terapia termica e gli ultrasuoni possono aiutare a rilassare l'articolazione e favoriscono la riparazione dei tessuti. La diatermia (terapia termica profonda), sotto il controllo di un medico sportivo o di un altro esperto, non solo riduce il fastidio della borsite, ma dà sollievo ai muscoli in tensione, ai nervi e ai tendini. La borsite può recidivare soprattutto se persistete nel sottoporvi ad un'attività fisica impegnativa. In tali casi potrebbe esservi prescritto un trattamento con corticosteroidi per bocca, oppure in crema o come iniezioni intrarticolari. Nei casi gravi potrebbe essere necessario aspirare il liquido dalla borsa infiammata con una siringa. Nei casi persistenti, la borsa viene rimossa con un intervento chirurgico.

SCELTE ALTERNATIVE.

La borsite tende a risolversi da sola con il riposo, ma nell'attesa il dolore e l'infiammazione possono essere controllati in diversi modi.

AGOPUNTURA.

Il trattamento può risolvere rapidamente il dolore della borsite.

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TERAPIA FISICA.

Un'articolazione stirata o traumatizzata necessita del riposo e dell'immobilizzazione per favorire il processo di guarigione naturale. Il massaggio della zona stimola la circolazione e rilascia i muscoli circostanti. Dopo il trattamento iniziale, alcuni esercizi fisici, come lo yoga, sono il metodo migliore per rafforzare e sciogliere l'articolazione colpita.

CHIROPRATICA.

Associata alle diverse terapie convenzionali per il trattamento del dolore, la manipolazione aiuta a ripristinare la normale motilità dell'articolazione.

FITOTERAPIA.

Gli erboristi in genere raccomandano 5 ml di tintura delle seguenti erbe, assunti per bocca 3 volte al giorno, per alleviare l'infiammazione e la tensione muscolare e migliorare la circolazione: 2 parti di corteccia di salice (Salix spp.), di viburno (Viburnum opulus) e sedano (Apium graveolens) con 1 parte di frassino spinoso (Zanthoxylum americanum). Mescolate parti uguali di lobelia (Lobelia inflata) e corteccia di viburno per preparare una tintura con cui strofinare i muscoli al bisogno per risolvere la tensione associata alla borsite.

OMEOPATIA.

Dopo aver valutato la natura della borsite, l'omeopata vi prescriverà Belladonna, Bryonia o Rhus toxicodendron.

NUTRIZIONE E DIETA.

Per la formazione del collageno e la riparazione dei tendini e delle borse lesionate, vengono raccomandati la vitamina C (acido ascorbico), la vitamina A e lo zinco. Buone fonti di vitamina C sono gli agrumi e le patate; l'olio di merluzzo è una buona fonte di vitamina A. Inoltre, la vitamina E è considerata efficace nel promuovere la guarigione dei tessuti danneggiati. Seguite sempre le raccomandazioni di un dietologo per l'assunzione di questi supplementi. Un altro approccio ritenuto utile nei casi di borsite ricorrente sono le iniezioni di vitamina B12 eseguite sempre sotto controllo medico.

PREVENZIONE. Il modo migliore per evitare la borsite e altri problemi che possono interessare le ossa, i muscoli ed i legamenti è di effettuare un adeguato riscaldamento prima di qualsiasi attività fisica che richieda impegno.

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BRACCIA, DOLORE ALLE.

SINTOMO.

- Dolore da moderato a intenso dopo una lesione o un trauma; il braccio non è deformato.

 DISTURBO/PROBLEMA.

Lesione ai tessuti molli: strappo o stiramento.

SINTOMO.

- Dolore che si irradia al gomito o al bicipite quando si piega il braccio.

DISTURBO/PROBLEMA.

Tendinite.

SINTOMO.

- Graduale peggioramento del dolore al gomito, a livello della sporgenza dell'osso, che si può irradiare lungo l'avambraccio verso la mano; il dolore si verifica in seguito a movimenti ripetitivi e cronici.

DISTURBO/PROBLEMA.

Epicondilite, più comunemente nota come Gomito del tennista.

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SINTOMO.

- Dolore al braccio o alla mano con debolezza, insensibilità o formicolii; difficoltà a serrare il pugno oppure ad afferrare oggetti di piccole dimensioni.

DISTURBO/PROBLEMA.

Sindrome del tunnel carpale.

- Insorgenza improvvisa di dolore, arrossamento, calore e tumefazione del gomito e/o di altre articolazioni.

SINTOMO.

Insorgenza improvvisa di dolore, arrossamento, calore e tumefazione del gomito e/o di altre articolazioni.

DISTURBO/PROBLEMA.

Artrite reumatoide; gotta; borsite.

SINTOMO. - Dolore improvviso, arrossamento, calore e tumefazione del gomito e/o di altre articolazioni; febbre e malessere generalizzato.

DISTURBO/PROBLEMA.

Infezione dell'osso o dell'articolazione come una osteomielite oppure un'artrite.

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SINTOMO. - Dolore al braccio con insensibilità o formicolii; rigidità del collo; rumore di scatto ai movimenti del collo.

DISTURBO/PROBLEMA.

Osteoartrite cervicale (spondilosi cervicale) oppure un altro problema che colpisca le ossa del collo.

SINTOMO.

- Dolore accompagnato da insensibilità o formicolii della mano; ridotta capacità di afferrare e tenere oggetti con le dita.

DISTURBO/PROBLEMA.

Nevralgia.

SINTOMO.

- Dolore che si irradia dal centro del torace verso il braccio sinistro durante l'esercizio fisico e che poi scompare dopo 5 minuti di riposo.

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DISTURBO/PROBLEMA.

Angina.

SINTOMO.

Dolore intenso e persistente che si irradia dal centro del petto verso il braccio sinistro; nausea; difficoltà respiratoria.

DISTURBO/PROBLEMA.

Infarto.

COSA FARE.

Vedi Distorsioni e strappi.

ALTRE INFORMAZIONI.

Una crema omeopatica a base di Arnica può essere utile.

COSA FARE.

Applicate ghiaccio e stirate l'arto.

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ALTRE INFORMAZIONI.

Possono essere efficaci l'osteopatia, la chiropratica oppure l'agopuntura.

COSA FARE.

Assumete un antidolorifico, se necessario, tenete a riposo il braccio e fate esercizio fisico blando.

ALTRE INFORMAZIONI.

Il medico può suggerire l'uso di una fasciatura, della terapia col calore oppure della fisioterapia. Può essere utile anche l'agopuntura.

COSA FARE.

Interrompete, limitate oppure modificate le attività che scatenano i disturbi. Può essere utile una fascia per il polso.

ALTRE INFORMAZIONI.

Il dolore può temporaneamente diminuire o recedere agitando con vigore le mani oppure lasciando rilassare le braccia verso il basso. Possono essere utili l'agopuntura, l'osteopatia, oppure la chiropratica.

COSA FARE.

Per ridurre il dolore, mettete il braccio a riposo; applicate ghiaccio per le prime 24 ore e poi impacchi caldi; assumete un antinfiammatorio.

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ALTRE INFORMAZIONI.

Le vitamine C, B6 ed E sono utili nell'artrite. La gotta talvolta può essere controllata grazie ad una dieta povera in purine, ma spesso richiede farmaci per prevenire le recidive.

COSA FARE.

Il trattamento abituale è l'artrocentesi, la pulizia dell'articolazione con un piccolo intervento chirurgico e gli antibiotici.

ALTRE INFORMAZIONI.

Se è colpita più di un'articolazione, il paziente dovrebbe essere visitato nel sospetto di malattia reumatica.

COSA FARE.

Vedi Artrite.

ALTRE INFORMAZIONI.

La colonna vertebrale può esercitare una compressione sui nervi del collo.

COSA FARE.

Vedi Nevralgia.

ALTRE INFORMAZIONI.

La causa può essere l'osteoartrite cervicale. L'agopuntura può ridurre il dolore.

COSA FARE.

Vedi Angina, Infarto, Cardiopatie.

Se è la prima volta che compare questo tipo di dolore oppure non scompare interrompendo le attività, chiamate il medico o il pronto soccorso immediatamente.

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ALTRE INFORMAZIONI.

L'angina è una malattia cronica. Metodi come l'agopuntura, la terapia chelante o la terapia nutrizionale possono essere efficaci.

COSA FARE.

Chiamate il medico o il pronto soccorso immediatamente. Vedi Infarto Emergenze/Pronto Soccorso.

ALTRE INFORMAZIONI.

Dopo il trattamento convenzionale possono essere utilizzati: farmaci, esercizio fisico, cambiamenti dietetici, tecniche di rilassamento, fitoterapia.

BRONCHITE.

SINTOMI. Bronchite acuta:

- tosse secca; - catarro giallo, bianco o verde, che spesso compare da 24 a 48 ore dopo la tosse; - febbre, brividi; - indolenzimento e costrizione al petto; - un certo dolore sotto allo sterno durante la respirazione profonda.

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Bronchite cronica:

- tosse persistente con produzione di catarro giallo, bianco o verde (per almeno tre mesi all'anno e per più di due anni consecutivi);

- affanno, fiato corto.

DITELO AL MEDICO SE ...

- La vostra tosse è così persistente o grave da interferire con il sonno o le attività giornaliere; si potrebbero danneggiare i delicati alveoli nei vostri polmoni.

- I vostri sintomi durano più di una settimana e il catarro diventa più scuro, più spesso, o aumenta di quantità; probabilmente, avete un'infezione che richiede degli antibiotici.

- Mostrate i sintomi di una bronchite acuta e avete dei disturbi cronici del cuore o dei polmoni o siete infettati dal virus che provoca l'AIDS; le infezioni respiratorie possono rendervi vulnerabile a malattie dei polmoni più gravi, come la polmonite.

- Avete grande difficoltà a respirare. Questo sintomo, talvolta erroneamente associato alla bronchite, potrebbe segnalare l'asma, l'enfisema, la tubercolosi, cardiopatie, una grave allergia, o il cancro.

La bronchite è una malattia delle vie aeree in cui la superficie mucosa dei rami bronchiali superiori dei polmoni si infiamma. A mano a mano che la mucosa irritata si gonfia e diventa più spessa, restringe o chiude le sottili vie aeree, il che determina degli accessi di tosse accompagnati da catarro spesso e difficoltà a respirare. La malattia può comparire in due forme: acuta o cronica. La bronchite acuta è responsabile della tosse secca e della produzione di catarro che accompagna un'infezione delle vie aeree superiori; nella maggior parte dei casi l'infezione è di origine virale, ma qualche volta è causata dai batteri. Se siete per il resto in buona salute, guarirete dall'infezione nell'arco di alcuni giorni.

La bronchite cronica è una patologia seria, a lungo termine, che richiede regolari terapie mediche. Le persone affette da bronchite cronica tendono a essere obese e conducono una vita sedentaria, e sono in maggioranza forti fumatori; tipicamente hanno anche l'enfisema, che è responsabile di alcuni dei sintomi sovrapposti. Se siete fumatori e siete colpiti da una bronchite acuta, per voi guarire sarà molto più difficile. Anche una sola boccata di una sigaretta è sufficiente a causare una temporanea paralisi delle cellule rivestite da minuscoli peli che hanno il compito, nei vostri polmoni, di spazzare via i detriti, le sostanze irritanti e l'eccesso di muco. Se continuate a fumare, potete fare a queste cellule, cosiddette ciliate, un danno tale da impedire loro di funzionare correttamente, aumentando così le vostre probabilità di sviluppare una bronchite cronica. In alcuni forti fumatori, la mucosa resta stabilmente infiammata e le ciglia alla fine smettono di funzionare del tutto. Ostruiti dal muco, i polmoni sono allora vulnerabili alle infezioni virali e batteriche, che col tempo danneggiano permanentemente le vie aeree.

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La bronchite acuta è molto comune sia fra i bambini che fra gli adulti. Anche se la malattia può essere spesso curata efficacemente senza l'assistenza di un medico, potreste aver bisogno di un antibiotico se l'infezione polmonare è di origine batterica. Se soffrite di bronchite cronica, correte il rischio di sviluppare dei problemi cardiovascolari e malattie e infezioni più gravi dei polmoni, quindi dovreste essere tenuti sotto controllo da un medico.

CAUSE.

La bronchite acuta è generalmente provocata da infezioni dei polmoni; circa il 90 per cento di queste infezioni è di origine virale, il 10 per cento di origine batterica.

La bronchite cronica può essere causata da uno o da diversi fattori. Attacchi ripetuti di bronchite acuta, che col tempo indeboliscono e irritano le vie aeree bronchiali, possono portare a una bronchite cronica. L'inquinamento industriale è un altro colpevole. La bronchite cronica si trova con frequenza superiore alla norma fra i minatori, le persone che lavorano a contatto con i cereali, gli operai metallurgici e altre persone continuamente esposte alle polveri. La causa principale è, soprattutto nei forti fumatori di lunga data, il fumo di sigaretta, che irrita i bronchi e li forza a produrre del muco in eccesso. I sintomi della bronchite cronica sono peggiorati anche da alte concentrazioni di anidride solforosa e da altri inquinanti nell'atmosfera.

PROCEDURE E TEST DIAGNOSTICI.

Gli esami non sono di solito necessari in caso di bronchite acuta, perché la malattia è facile da scoprire con una visita. Il vostro medico userà semplicemente uno stetoscopio per ascoltare i suoni rantolanti nelle vie aeree superiori che tipicamente accompagnano questo problema. Se i vostri sintomi persistono per una settimana o più, il vostro medico può anche fare una coltura del catarro, per determinare se avete un'infezione batterica o virale.

Nei casi di bronchite cronica, il medico aggiungerà quasi certamente a questi esami una radiografia del torace per controllare l'estensione del danno polmonare e anche dei test di funzionalità polmonare per misurare le capacità del vostro polmone.

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TRATTAMENTO.

La terapia convenzionale per la bronchite, sia acuta che cronica, può essere effettuata con antibiotici e sciroppi per la tosse prescritti dal medico. Nei casi gravi di bronchite cronica, può essere necessaria la somministrazione di ossigeno. Le scelte alternative, in complesso, aiutano ad alleviare il malessere associato ma non curano le infezioni.

I Bronchi

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MEDICINA CONVENZIONALE

Se la bronchite acuta è causata da un'infezione batterica, il vostro medico vi prescriverà degli antibiotici, che risolveranno i sintomi in diversi giorni. Anche se la causa è virale, il medico può prescrivere degli antibiotici come misura preventiva, perché i vostri polmoni, indeboliti dalla malattia, sono suscettibili alle infezioni batteriche. La tosse produttiva (che produce catarro), che sopraggiunge con la bronchite acuta, deve essere attesa e, nella maggior parte dei casi, stimolata; la tosse è il metodo che l'organismo ha per liberarsi dall'eccesso di muco. D'altra parte, se la tosse è veramente scuotente, cioè se impedisce di dormire o è talmente violenta da diventare dolorosa, o se è non produttiva (con un suono secco e raschiante), il medico può prescrivere un sedativo della tosse. Nella maggior parte dei casi, dovreste semplicemente fare tutto quello che normalmente fareste per un raffreddore: prendete dell'acido acetilsalicilico per la febbre e bevete molti liquidi. Se avete la bronchite cronica, i vostri polmoni sono vulnerabili alle infezioni. A meno che il vostro medico non lo sconsigli, ripetete ogni anno la vaccinazione antinfluenzale e sottoponetevi a una vaccinazione contro la polmonite che consiste solita- mente in una sola iniezione: una vaccinazione vi proteggerà per tutta la vita contro tutte le varietà comuni della malattia. Solo in casi molto rari è necessaria una seconda iniezione. Non prendete un sedativo della tosse da banco per curare la bronchite cronica, a meno che il vostro medico non vi consigli di farlo. Come nella bronchite acuta, la tosse produttiva associata alla bronchite cronica è utile per liberare i polmoni dall'eccesso di muco. In effetti, il medico può persino prescrivervi un espettorante se la tosse è relativamente secca. D'altra parte, se notate un cambiamento qualsiasi nel colore, nella quantità o nella densità del catarro, potreste avere un'infezione. In questo caso, il medico può prescrivere un ciclo di una settimana o dieci giorni di un antibiotico ad ampio spettro, cioè attivo contro una vasta gamma di batteri. Se siete sovrappeso, il vostro medico può insistere perché vi mettiate a dieta per evitare di sottoporre il vostro cuore a un carico eccessivo. Molti medici prescrivono anche dei broncodilatatori, farmaci che aiutano a dilatare le vie aeree ristrette dei polmoni. Per le persone con la bronchite cronica, i broncodilatatori da inalare, disponibili come aerosol o come inalatori predosati, sono solitamente preferibili ai farmaci per via orale. Nella maggior parte dei casi, uno o due spruzzi alleviano la difficoltà respiratoria che accompagna la bronchite cronica. Circostanze speciali possono richiedere dosi superiori, ma non dovete mai aumentare la vostra assunzione del farmaco, se il vostro medico non vi ha dato istruzioni in tal senso. I broncodilatatori sono farmaci potenti; l'uso eccessivo può causare pericolosi effetti collaterali, come l'ipertensione. Se la capacità del vostro organismo di trasferire l'ossigeno dai polmoni al torrente sanguigno è significativamente alterata, il medico può prescrivere l'ossigenoterapia, come cura continuativa o al bisogno. Gli apparecchi per la somministrazione d'ossigeno sono ampiamente disponibili. Se usate una bombola d'ossigeno a casa, fate particolare attenzione a non esporre l'apparecchio a materiali infiammabili (per esempio, alcol o bombolette spray) o a sorgenti di calore diretto, come asciugacapelli o vari tipi di stufette. Se fumate, il medico vi spingerà a smettere. Gli studi dimostrano che le persone che cestinano le sigarette anche negli stadi avanzati della bronchite cronica non solo possono ridurre la gravità dei loro sintomi, ma possono anche aumentare la loro attesa di vita.

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SCELTE ALTERNATIVE.

Una quantità di terapie alternative può essere usata per completare, ma mai per sostituire, le cure di un medico convenzionale. Questi rimedi possono aiutare ad alleviare alcuni sintomi della bronchite acuta e cronica, ma non curano le infezioni.

AGOPUNTURA.

Gli studi suggeriscono che l'agopuntura può alleviare i sintomi associati alla bronchite. Questa tecnica, comunque, deve essere praticata solo da un medico agopuntore.

AROMATERAPIA.

Gli oli essenziali, come l'eucalipto (Eucalyptus globosus), l'issopo (Hyssopus officinalis), l'anice (Pimpinella anisum), la lavanda (Lavandula officinalis), il pino (Pinus sylvestris) e il rosmarino (Rosmarinus officinalis) possono aiutare a facilitare la respirazione e migliorare la congestione nasale. Inspirando a fondo dal naso, respirate l'aroma di poche gocce di uno o più di questi oli versati su un fazzoletto, o annusate direttamente dalla bottiglietta. Provate a mescolare poche gocce di olio essenziale in un catino pieno di acqua calda; copritevi la testa con un asciugamano e inspirate il vapore aromatizzato.

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ERBE CINESI.

L'efedra (Ephedra sinica) è un potente broncodilatatore. ATTENZIONE: grandi quantità di questa erba hanno lo stesso effetto di grandi quantità dell'ormone adrenalina; non usate l'efedra se soffrite di ipertensione o di cardiopatie. Preparate un infuso mescolando 5 grammi di efedra, 4 grammi di corteccia di cannella (Cinnamomum cassia), 1,5 grammi di liquirizia (Glycyrrhiza uralensis) e 5 grammi di semi di albicocca (Prunus armeniaca). Versate la miscela nell'acqua fredda, quindi portate ad ebollizione. Bevete l'infuso caldo.

FITOTERAPIA. Una grande varietà di erbe agisce come espettorante lenitivo, il che le rende indicate nella cura della bronchite. Ecco alcuni esempi; per averne altri, chiedete consiglio a un erborista esperto o a un omeopata. In caso di bronchite acuta o cronica, la tussillagine (Tussilago farfara) può rilassare la costrizione o gli spasmi dei bronchi e aiutare delicatamente a fluidificare il catarro. Per preparare un infuso, aggiungete una tazza d'acqua bollente a 1 o 2 cucchiaini di tussillagine; lasciate riposare l'infuso per 10 minuti. Bevetelo più caldo possibile, tre volte al giorno. Il verbasco (Verbascum thapsus), che si crede abbia un effetto antinfiammatorio sulle mucose, può anche essere preparato in infuso seguendo le istruzioni precedenti. Per curare la bronchite acuta, seguite le stesse istruzioni per preparare un infuso di issopo (Hyssopus officinalis) che può favorire la sudorazione (abbassando così la febbre) e diminuire l'infiammazione. Le erbe espettoranti appropriate per la bronchite cronica comprendono l'anice (Pimpinella anisum), l'enula campana (Inula helenium) e l'aglio (Allium sativum).

OMEOPATIA.

Per la bronchite acuta e cronica, prendete i seguenti rimedi tre volte al giorno, per quattro giorni o meno. Per curare la febbre, la tosse e la costrizione del petto, usate Aconitum (6 CH); per il catarro bianco fluido, tosse e irritabilità, usate Kalium bichromicum (6 CH). Per il calo della voce, tosse, sete e mal di gola, usate Phosphorus (6 CH).

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NUTRIZIONE E DIETA.

Per rinforzare il sistema immunitario e proteggersi contro le infezioni, i nutrizionisti spesso consigliano la vitamina A, le vitamine del complesso B, C ed E, insieme ai minerali selenio e zinco. Alcuni esperti suggeriscono di evitare i nutrienti, che favoriscono la produzione di muco, contenuti principalmente nel gruppo dei latticini (anche se il latte di capra generalmente causa una produzione di muco minore rispetto al latte di mucca), ma anche nei farinacei raffinati (prodotti a base di farina bianca) e nei cibi conservati.

RIMEDI DOMESTICI.

Per la bronchite acuta. Per tutta la durata dell'infezione, restate a casa e state al caldo, senza prendere freddo. Non dovete necessariamente stare a letto, ma non datevi troppo da fare. Prendete in considerazione l'uso di un umidificatore, o provate a respirare il vapore da un catino pieno d'acqua calda.

Per la bronchite cronica. Evitate di esporvi a vernici, fumi di scarico, polvere e alle persone con il raffreddore. Prendete in considerazione l'uso di un umidificatore, o respirate il vapore da un catino pieno d'acqua calda. Copritevi bene quando il clima è freddo.

A TUTTO VAPORE VERSO LA GUARIGIONE.

L'umidità è utile nel curare la bronchite sia acuta che cronica, perché l'aria umida può fluidificare il catarro nei polmoni e renderne più facile l'espulsione. D'altra parte, per essere efficaci gli umidificatori devono essere usati correttamente. Il vapore caldo distribuito da un umidificatore funziona bene quando è usato in uno spazio relativamente piccolo, come un bagno; in una stanza di dimensioni medie, la maggior parte degli umidificatori non è abbastanza potente da generare la densità di vapore necessaria per essere veramente utile. Accertatevi di pulire l'umidificatore regolarmente per tutta la durata della vostra infezione, per prevenire la diffusione di germi. Alcuni dispositivi possono in realtà essere pericolosi per la vostra salute. Le vaschette umidificanti, usate spesso nelle case con l'aria secca, devono essere pulite ogni giorno con la candeggina; in caso contrario, possono diffondere i germi e favorire la crescita di muffe, aumentando le vostre probabilità di sviluppare eventuali infezioni dei polmoni.

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BRONCOSPASMO. SINTOMI.

- Difficoltà respiratoria con un rumore fischiante soprattutto nell'espirazione; talvolta accompagnato da una sensazione di costrizione toracica.

DITELO AL MEDICO SE ...

- Il broncospasmo è accompagnato da febbre superiore o uguale a 38°C. Potrebbe trattarsi di un'infezione delle alte vie respiratorie oppure di una bronchite acuta. - La respirazione diventa così difficoltosa che il paziente ha la sensazione di soffocare; questo può essere il segno sia di un episodio grave di asma sia di una reazione allergica (vedi Allergie); rivolgetevi immediatamente ad un pronto soccorso.

- Il broncospasmo dura da molti giorni e l'espettorato è verdastro o grigio. Potrebbe trattarsi di bronchite cronica o di enfisema polmonare.

- Il broncospasmo è improvviso e l'espettorato è rosato e schiumoso oppure biancastro. Potrebbe trattarsi di una cardiopatia; rivolgetevi immediatamente ad un pronto soccorso. Molti soggetti con allergie respiratorie sanno che gli attacchi di broncospasmo si verificano quasi sempre all'inizio della stagione della febbre da fieno. Il broncospasmo modesto può accompagnare anche le infezioni respiratorie come la bronchite acuta o l'enfisema. Il caratteristico fischio di questa patologia è il sintomo principale dell'asma, una malattia respiratoria cronica. Ci sono un gran numero di rimedi convenzionali e alternativi che possono essere efficaci nel trattamento di questo disturbo. Il paziente dovrebbe essere regolarmente controllato da un medico in caso sia affetto da asma, allergie gravi, bronchite cronica oppure enfisema.

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CAUSE.

Il fischio che caratterizza il broncospasmo dipende dal tentativo di respirare profondamente quando il passaggio dell'aria nei bronchi è difficoltoso a causa della riduzione del calibro delle vie aeree oppure a causa dell'eccessiva quantità di muco presente dovuto ad allergia, ad un'infezione o ad altre irritazioni. La costrizione delle vie aeree, per via dell'ansia associata, determina una contrazione dei muscoli bronchiali con un notevole peggioramento della situazione perché diventa molto più difficile espirare completamente. In molti individui, il broncospasmo dipende dall'asma oppure da reazioni allergiche ai pollini, a sostanze chimiche, al pelo degli animali domestici, alla polvere, ai cibi oppure alle punture di insetti. In caso di bronchite acuta aumenta la produzione di muco nelle vie respiratorie con conseguente restrizione del passaggio dell'aria. I pazienti con questa malattia respiratoria diventano più vulnerabili allo sviluppo di allergie. Il broncospasmo può anche essere causato dalla fibrosi cistica oppure dall'ostruzione esercitata da un corpo estraneo.

PROCEDURE E TEST DIAGNOSTICI.

Per stabilire le cause, il medico vi farà un serie di domande al fine di valutare la presenza di eventuali allergie. Per esempio, se il paziente ha sempre broncospasmo dopo aver mangiato alcuni cibi oppure in determinati periodi dell'anno, il medico potrebbe sospettare un'allergia alimentare o respiratoria. Sono possibili numerosi test per indagare la natura precisa dell'allergia, compresi test cutanei e analisi del sangue. Potrebbero essere richiesti test di funzionalità respiratoria per valutare il volume di aria che attraversa le vie aeree. Se il broncospasmo sembra correlato ad una bronchite cronica o ad un enfisema, verranno anche eseguite radiografie del torace.

TRATTAMENTO.

È necessario rivolgersi a un medico per stabilire le cause e quindi il trattamento specifico del broncospasmo. Le terapie alternative possono aiutare parecchio a ridurre i disturbi.

MEDICINA CONVENZIONALE.

Se la causa è l'asma, il medico potrebbe prescrivere dei broncodilatatori, farmaci che dilatano le vie aeree e aiutano a respirare meglio. In caso di allergia, quasi certamente verranno prescritti degli antistaminici, farmaci che contrastano gli agenti chimici prodotti dall'organismo responsabili dell'allergia. Se il paziente ha una bronchite acuta, il trattamento più probabile è a base di un antibiotico che elimini l'infezione respiratoria; di solito, qualsiasi broncospasmo anche lieve in corso di bronchite acuta scompare insieme all'infezione. In caso di bronchite cronica o enfisema verranno prescritti farmaci espettoranti, che permettono di eliminare il muco in eccesso, oppure farmaci broncodilatatori. Quando il broncospasmo è cosi grave da rendere difficile o persino impossibile la respirazione, il trattamento d'urgenza può consistere nel somministrare una iniezione di adrenalina per favorire la dilatazione delle vie aeree.

Yoga

SCELTE ALTERNATIVE.

Molte sono le terapie alternative efficaci in questa situazione. Vedi Asma per i suggerimenti specifici, anche in merito alla medicina cinese, alla riflessologia e alla fitoterapia. Ricordate: in caso di asma, allergie gravi, bronchite cronica ed enfisema è necessario che il paziente venga regolarmente visitato da un medico che eserciti la medicina convenzionale.

YOGA. Molte posizioni possono ridurre il broncospasmo insegnando al paziente come controllare la respirazione e ridurre lo stress. Particolarmente efficaci sono le seguenti posizioni: il Piccione, il Cobra, la Sfinge, il Ponte. Vedi le figure sopra, vedi anche ulteriori informazioni sulle posizioni yoga.

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BULIMIA.

SINTOMI.

- Ricorrenti episodi di grandi mangiate seguiti da vomito o purghe. - Timore infondato di diventare grassi. - Fluttuazioni di peso (anche se può essere mantenuto un peso relativamente normale). - Desiderio insopprimibile di cibo.

- Abuso di lassativi.

- Depressione.

- Erosione dello smalto dei denti, infezioni delle gengive, cavità e macchie sui denti (causate dal frequente vomito, che contiene succhi gastrici acidi). - Stomaco e intestino indisposti.

DITELO AL MEDICO SE ...

- Vi accorgete che mangiate di nascosto, poi vomitate o usate lassativi. - Evitate di mangiare in presenza di altre persone. - Vostra figlia ha un'irragionevole paura di diventare grassa e pensa di essere grassa quando non lo è. - Vostra figlia evita di mangiare con gli altri o si chiude in bagno immediatamente dopo i pasti. La bulimia è un disturbo dell'alimentazione che, come l'anoressia nervosa, ha un'origine psichica e può avere conseguenze fisiche devastanti. Mentre gli anoressici semplicemente si affamano fino a deperire, i bulimici mangiano grandi quantità di cibo e poi si svuotano inducendo il vomito. I bulimici usano spesso anche pillole per dimagrire, lassativi e diuretici per ridurre il loro peso. Purgarsi può servire a due scopi: impedire l'aumento di peso e anche alleviare temporaneamente la depressione e altri sentimenti negativi. Come l'anoressia, la bulimia colpisce soprattutto le giovani donne. Dal momento che le grandi mangiate e le purghe sono praticate in segreto, l'incidenza della malattia è incerta, ma i ricercatori stimano che circa un quinto delle ragazze nelle scuole superiori e nelle università presentino dei sintomi almeno temporanei di bulimia. L'età media di insorgenza è a 18 anni. La bulimia può insorgere per proprio conto o alternata all'anoressia. Nella modalità intermittente, che si presenta in circa un caso su cinque, una giovane donna può non mangiare per un certo tempo, preparandosi per una grande mangiata; nella fase in cui non mangia può usare dei soppressori dell'appetito. Nonostante la loro sovrapposizione, le due malattie sono associate con alcuni tratti diversi della personalità: gli anoressici sono portati a sopprimere tutti gli impulsi, compresi quelli sessuali; i bulimici, d'altra parte, tendono a indulgere alle loro voglie, mettendosi impulsivamente nei guai con le droghe, la promiscuità sessuale, i furtarelli nei negozi o gli acquisti compulsivi. La salute complessiva di un bulimico dipende da quanto spesso mangi e si purga. Può vomitare occasionalmente (una volta al mese) o molto spesso (più volte al giorno). Le ripercussioni sul fisico comprendono il gonfiore dello stomaco e del pancreas, l'infiammazione dell'esofago, l'ingrossamento delle ghiandole salivari, danni ai denti e malattie delle gengive portati dal vomito di succhi gastrici acidi. Il vomito frequente impoverisce anche i tessuti del corpo di acqua e potassio, causando anomalie del ritmo cardiaco, spasmi muscolari e anche la paralisi. Nei casi gravi, alcuni di questi problemi fisici possono portare alla morte. Un altro pericolo è il suicidio da depressione. La bulimia è una vera malattia e non può essere controllata, volontariamente da chi ne soffre, senza l'aiuto di un medico. I consigli di smettere rivolti dalla famiglia e dagli amici sono nella migliore delle ipotesi inutili, se non controproducenti.

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CAUSE.

Si ritiene che pressioni e conflitti all'interno della famiglia siano la causa principale della bulimia. Un bulimico tende a essere un ambizioso e un perfezionista che sente di non essere all'altezza delle aspettative dei suoi genitori. Ha una bassa stima di se stesso e spesso soffre di depressione. Da bambino, può anche essere stato soggetto ad abusi fisici o sessuali: circa metà dei bulimici riferisce una triste storia di abusi.

TRATTAMENTO.

La psicoterapia, spesso combinata con gli antidepressivi, è il trattamento principale, insieme alla consulenza nutrizionale. Assicuratevi di trovare uno psicologo o uno psichiatra con esperienza nel trattamento dei disturbi dell'alimentazione. Le cliniche che si specializzano in disturbi dell'alimentazione possono spesso fornire psichiatri, psicoterapeuti e nutrizionisti. Tutti i terapeuti coinvolti devono lavorare in stretta collaborazione gli uni con gli altri.

MEDICINA CONVENZIONALE.

La terapia psicologica della bulimia può comprendere la psicoterapia individuale, familiare o di gruppo. Sono spesso prescritte anche le terapie comportamentali o cognitive. La terapia comportamentale mette in risalto l'anomalia delle abitudini di vita (abbuffarsi e purgarsi, in questo caso); le sedute sono solitamente votate all'analisi del comportamento e alla scoperta di sistemi per cambiarlo, e il paziente segue istruzioni specifiche fra una seduta e l'altra. La terapia cognitiva si concentra anche sul comportamento abituale; mira a esplorare e a contrapporsi ai pensieri negativi sottostanti alle abitudini distruttive. La psicoterapia individuale o di gruppo mette in risalto le esperienze emotive e le relazioni interpersonali che hanno causato la bulimia. Gli antidepressivi, usati in associazione alle terapie psicologiche, sono attualmente la chiave di volta della terapia per la bulimia. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, come la sertralina e la fluoxetina, sembrano essere più utili degli antidepressivi triciclici, come l'amitriptilina e l'imipramina.

SCELTE ALTERNATIVE.

La maggior parte delle terapie alternative possono essere utili per alleviare alcuni dei disturbi fisici causati dalla bulimia. È importante rivolgersi a medici che hanno esperienza nell'affrontare i disturbi dell'alimentazione.

FITOTERAPIA.

Impiegate una delle terapie a base di erbe che riducono l'ansia o la depressione. Per calmare i dolori dello stomaco o l'infiammazione della bocca, provate la radice di altea (Althaea officinalis) o la polvere di olmo (Ulmus campestris). (Vedi Afte e Gastrite).

OMEOPATIA. La medicina omeopatica offre delle prescrizioni potenzialmente benefiche per i disturbi dell'alimentazione. Nei casi difficili, dove la medicina convenzionale non ha avuto successo, considerate la possibilità di rivolgervi a un omeopata che abbia esperienza nel curare la bulimia.

MEDICINA PSICOSOMATICA.

Le tecniche come lo yoga, il t'ai chi, il qigong e la danza possono aiutare i bulimici riguardo ai loro problemi di immagine del corpo. Riprogrammare i processi mentali per guadagnare il controllo sui cicli di "abbuffata e purga" è un altro approccio. Sia l'ipnoterapia che il biofeedback con l'elettroencefalogramma possono aiutare. È importante che chiediate all'ipnoterapeuta o al medico che vi sottopone al biofeedback se hanno esperienza nel curare i problemi dell'alimentazione.

NUTRIZIONE E DIETA.

Una dieta ricca di sostanze nutritive e priva di zucchero può aiutare a ridurre la tendenza alle grandi mangiate. Eliminate anche l'alcol, la caffeina, gli esaltatori del sapore, il sale e le sigarette. Seguite una dieta equilibrata, con supplementi quotidiani di vitamina C (1.000 mg), vitamine del complesso B (50 mg) e un integratore multivitaminico e multiminerale.

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