Poeta ungherese. Compì lunghi
viaggi all'estero che ebbero influenza sulla sua eclettica formazione artistica,
avvicinandolo alla filosofia orientale e alla letteratura. Nella sua produzione
lirica (
Fa freddo, 1934;
Medusa, 1943;
La chiostra dei
denti, 1947;
La torre del silenzio, 1956;
Pozzo di fuoco,
1964;
Poesie raccolte, 1975;
Trentatré versi, 1978;
Posta da lontano, 1981)
W. seppe conciliare motivi surrealisti e
simbolisti con la tradizionale poesia popolare, in uno stile che denota grande
raffinatezza formale. Da segnalare anche la sua attività di traduttore
dalla lingua indiana, cinese, francese e anche italiana (Dante, Petrarca,
Leopardi, D'Annunzio, ecc.) (Szombathely 1913 - Budapest 1989).