Erboristeria Larice Larix decidua Miller.

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b Guida medica I II n

MEDICINA - ERBORISTERIA - LARICE (Larix decidua Miller)

Pianta della famiglia delle Coniferae o Pinaceae, distribuita in Europa, nelle zone montane e alpine sopra i 500 m fino a un'altitudine di 2500 m.

In Italia si ritrova solamente nelle Alpi, anche se sono stati tentati insediamenti nell'Appennino.

Normalmente il larice forma boschi puri, anche di notevoli estensioni, ma si può trovare anche in esemplari isolati, presso i fiumi e i torrenti montani.

GENERALITÀ

Il larice è l'unica conifera italiana le cui foglie cadono in autunno per riformarsi nella primavera successiva.

Per questa sua caratteristica la specie prende il nome di «decidua», ossia «a foglia caduca».

Il larice è albero ad alto fusto, a portamento slanciato, con tronco diritto che può raggiungere un'altezza di 30-40 m.

Solo i rami secondari o di terz'ordine sono pendenti.

La chioma dell'albero ha forma conico - piramidale e assume una colorazione verde chiaro.

Il bosco di larice normalmente è detto «bosco chiaro» perché la luce riesce a filtrare attraverso i rami di questa pianta.

Le foglie, aghiformi, sono raccolte in ciuffi sui rami corti, detti brachiblasti.

I fiori, distinti in maschili e femminili, sono portati in coni brevi quelli maschili, in coni di dimensioni maggiori e di color porpora-violaceo quelli femminili.

I frutti sono delle piccole pigne di color bruno chiaro a maturazione, corte, di forma ovoidale, e portate sui rami in posizione eretta.

In autunno, prima che cadano le foglie, il larice assume una caratteristica colorazione giallo - dorata che dà colore e luce alle montagne della zona alpina.

Per scopi terapeutici si utilizza la resina.

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Bosco di larici

Bosco di larici

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IMPIEGO TERAPEUTICO

La resina che fuoriesce direttamente dai tronchi del larice o che viene estratta per incisioni praticate sui fusti serve per la preparazione delle essenze di trementina e della colofonia.

L'essenza di trementina ottenuta dal larice ha caratteristiche assai simili a quella ottenuta da diverse specie di pini e pertanto esercita proprietà balsamiche ed espettoranti.

Sono riconosciute a questa essenza anche proprietà antisettiche, particolarmente indicate nelle infezioni batteriche dell'albero respiratorio.

Esternamente la resina di larice ha proprietà rubefacenti, attiva cioè la circolazione periferica;

viene utilizzata per la preparazione di impiastri o di cerotti revulsivi anche dall'industria farmaceutica.

La resina di larice, come quella di numerose specie di pini, viene utilizzata per lo più per la preparazione di fumenti o di inalazioni, utili per decongestionare le vie aeree superiori nelle malattie da raffreddamento.

Queste preparazioni esterne tolgono l'infiammazione locale delle mucose, facilitano l'espettorazione e fluidificano le secrezioni mucopurulente delle cavità nasali.

La resina di larice contiene sostanze terpeniche, tra cui principalmente alfa e beta pinene, limonene e cimene.

PREPARAZIONI

- Uso esterno:

con la resina di larice si preparano suffumigi che favoriscono l'espettorazione e decongestionano le vie respiratorie superiori.

Si getta qualche granulo di resina in acqua bollente e si inspirano i vapori emessi coprendosi il capo con un asciugamano.

Il trattamento con questi suffumigi o fumenti va ripetuto 2-3 volte al giorno. Particolarmente indicata la sera, prima di andare a letto.

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RACCOLTA E CONSERVAZIONE

La resina di larice si raccoglie in autunno, praticando incisioni lungo il fusto.

Per agevolare la raccolta, sotto l'incisione può essere piazzata una piccola tazzina, in modo che la resina che sgorga lentamente dalle ferite non cada a terra ma venga raccolta nell'apposito recipiente.

Si conserva in vasi di vetro scuro chiusi.

La resina conserva le sue proprietà per due-tre anni.

Il larice è una pianta arborea a lento sviluppo che non può essere coltivata al di sotto dei limiti altitudinali naturali:

vegeta bene soprattutto oltre i 1500 m.

Le piccole piante di larice da trapiantare si possono acquistare o da vivaisti oppure direttamente dalla Forestale.

Il larice ama terreni ben drenati, sassosi o rocciosi e umidi.

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