Città delle Marche, capoluogo di provincia in
associazione a Pesaro; è situata 36 km a Sud di Pesaro, a 485 m s/m., su
un colle prospiciente le valli dei fiumi Foglia e Metauro. 15.114 ab. CAP 61029.
• Econ. - Centro agricolo-commerciale (cereali, ortaggi, viti), è
sede di industrie tessili e delle maioliche; tipico l'artigianato del legno e
del ferro battuto. Fiorente il turismo. Attivo centro culturale, ospita
l'università, fondata nel 1506, l'accademia delle belle arti, l'istituto
per la decorazione e l'illustrazione del libro. Sede arcivescovile. • St.
- Antico municipio romano con il nome di
Urbinum Metaurense, la
città venne successivamente espugnata dai Goti; ripresa da Belisario
(538) venne fortificata durante la dominazione longobarda dal re Liutprando.
Nell'VIII sec. passò alla Chiesa e divenne sede di vicariato imperiale.
Conobbe la sua massima fioritura nel XII sec. con l'affermarsi della signoria
dei Montefeltro, che ampliarono il territorio dello Stato e nel 1443 ottennero
dal pontefice Eugenio IV il titolo di duchi di
U. Sotto Federico II
(1422-82), principe umanista e mecenate,
U. divenne uno dei centri
più attivi e prolifici del Rinascimento. Nel 1508 la signoria
passò ai della Rovere, con Francesco Maria, nipote dell'ultimo
Montefeltro, Guidobaldo. Il ducato rimase a questa famiglia fino al 1631 senza
interruzione, con una parentesi negli anni 1516-21, quando Leone X lo
assegnò al nipote Lorenzo de' Medici. Con l'estinguersi della dinastia
dei della Rovere,
U. passò alla Chiesa andando incontro a una
progressiva decadenza. Occupata dai Francesi nel 1797, fece parte della
Repubblica Romana (1798) e dal 1808 al 1814 appartenne al Regno Italico. Nella
primavera del 1815 fece capo a G. Murat per tornare poi sotto l'autorità
pontificia. Nel 1860 fu annessa al Regno d'Italia. ║
Pace di U.:
pace conclusa il 25 maggio 1343 atto conclusivo della lotta decennale che oppose
la Santa Sede ai Malatesta, signori di Rimini: questi ultimi si riconobbero
vassalli del pontefice. • Arte - La città conserva quasi intatta la
struttura urbanistica rinascimentale, con le strade scoscese e la cinta muraria
del 1507. Annovera molte pregevoli opere d'arte, tra cui il celebre palazzo
ducale, capolavoro dell'architettura rinascimentale, attualmente sede della
Galleria nazionale delle Marche. L'edificio, eretto dal duca Federico II da
Montefeltro, con le due torri domina la città. I lavori iniziarono nel
1444; successivi interventi di ampliamento (1466-72) ebbero per protagonisti gli
architetti L. Laurana e F. di Giorgio Martini: il primo si rivolse al celebre
cortile porticato sui quattro lati e il secondo completò la facciata con
due ali convergenti sulla piazza Duca Federico. Nel 1563 G. Genga aggiunse un
piano alla costruzione. L'arredo interno fu opera di scultori (A. Barocci, F. di
Simone, I. Cozzarelli), pittori (P. della Francesca, L. Signorelli, S.
Botticelli e altri stranieri), orafi e decoratori di prim'ordine. All'interno
del palazzo si ricorda il famoso studiolo ducale, che mantiene tuttora una
pregevole decorazione a tarsie, eseguita da B. Pontelli su disegni di S.
Botticelli e F. di Giorgio Martini. Altre opere degne di nota conservate nel
palazzo sono la
Comunione degli apostoli di G. di Gand e una serie di
ritratti eseguiti dall'artista fiammingo in collaborazione con lo spagnolo P.
Berruguete. Inoltre spiccano due piccoli sacelli, delle
Muse e del
Perdono, attribuiti a Bramante. Del soggiorno urbinate di P. della
Francesca (1470-80) restano i dipinti della
Flagellazione di Cristo e
della
Madonna di Senigallia. Di notevole interesse le chiese
gotiche di San Domenico e di San Francesco (XIV sec.) e i palazzi Palma,
Passione e Luminati (XV sec.); la casa natale di Raffaello Sanzio, attualmente
sede dell'Accademia Raffaello; il monumento al pittore urbinate, opera di L.
Belli (1897), e il duomo (secc. XVIII-XIX), quasi interamente costruito su
disegno di G. Valadier, che conserva dipinti di F. Barocci. Alle porte della
città si erge la chiesa di San Bernardino, opera di F. di Giorgio
Martini, all'interno della quale si possono ammirare i sepolcri dei duchi
Federico e Guidobaldo da Montefeltro. Il patrimonio artistico di
U. ha
subito dei gravi danni in seguito al terremoto del settembre 1997. La biblioteca
universitaria ospita 480.000 volumi fra incunaboli e manoscritti e 14.000
pergamene, ed è annessa all'archivio storico. Il suo primo nucleo fu il
convento di San Francesco; nel 1882 accorpò la biblioteca giuridica
dell'università. Nel corso del XX sec. si è arricchita di
successive donazioni. ║
Provincia di P.
e Urbino:
V. PESARO.
Panorama notturno di Urbino
Urbino: il palazzo Ducale