Nome con cui veniva designata dagli Assiri la regione
della Turchia orientale situata a Nord dell'Assiria e intorno al Lago di Van,
popolata da genti hurrite e denominata dagli abitanti preindoeuropei
Bia
e poi
Armenia. Identificato come
Ararat nel Vecchio Testamento
(Genesi 8, 4), il Paese è citato come
U. nelle fonti assire dal
XIII sec. a.C. • St. - Al principio del I millennio a.C. le popolazioni
che abitavano questa regione, minacciate dalle continue incursioni degli Assiri,
diedero vita a uno Stato indipendente sotto la guida di re Sarduris I e ne
fissarono la capitale a Tushpa (od. Van). Il figlio e successore di Sarduris I,
Ispuinis, ampliò i propri domini fino al Medio Oriente, ma non
riuscì a respingere le forze di Shamshi-Adad V (823-810 a.C.), che
penetrarono entro i confini del Regno. La politica di espansione iniziata da
Ispuinis fu continuata dai suoi successori, che portarono l'
U.
alla massima potenza. Durante il periodo compreso tra l'810 a.C. e il 780
a.C., infatti, il Regno giunse a inglobare la zona dell'alto Eufrate, Tabal, la
regione dell'Arasse e il Lago di Urmia. Di fronte all'impossibilità di
spezzare la ferrea resistenza opposta a Sud dagli Assiri, Argistis I diresse le
proprie mire espansionistiche verso il Caucaso: intorno al 780 a.C. fece
costruire una città sull'Arasse e varie fortificazioni attorno al Lago di
Sevan. In seguito alla scontro con Tiglatpileser III (745-727 a.C.), Sarduris II
dovette rinunciare a gran parte dei territori occupati dai suoi predecessori,
che furono comunque riconquistati verso il 730 a.C. da Rusas II. Quest'ultimo
diede al Regno una nuova organizzazione e trasferì la capitale da Tushpa
a Toprakkale; tuttavia, non riuscì a giungere a una pacificazione con gli
Assiri, che a partire dal 714 a.C. intensificarono gli attacchi contro
U.
Alle invasioni assire si aggiunsero presto quelle dei Cimmeri e
poi degli Sciti. Ormai stremato, il Regno fu definitivamente distrutto dai Medi
di Ciassare I agli inizi del VI sec. a.C. • Arte - Particolarmente vitali
sul piano artistico, le popolazioni di
U.
ci hanno lasciato statue
e bassorilievi in pietra, preziosi oggetti in avorio e numerosi esempi di
calderoni con decorazioni a forma di teste animalesche, umane, o fantastiche
(sirene, tori, ecc.), risalenti all'VIII sec. a.C. e testimonianti una grande
abilità nella lavorazione dei metalli e soprattutto del bronzo. Gli scavi
hanno inoltre riportato alla luce resti di imponenti costruzioni templari nei
pressi di Arin-berd e di Çavustepe, in Armenia, nonché locali
rupestri in tutto il territorio del Regno di
U. Tra questi ultimi,
particolare menzione meritano le grotte artificiali scavate nella rupe di Van.
Notevoli, infine, le pitture parietali rinvenute a Arin-berd e Altintepe.