(dal latino
universalis, der. di
universus: universo). Che riguarda l'intero universo come entità
geografico-astronomica:
legge di gravitazione u.
║ Per
estens. - Che è valido per l'umanità intera, che comprende o si
estende a tutte le cose, a tutti gli esseri:
principi morali u.
║ Che concerne un insieme di persone o cose considerate nella loro
totalità; generale, di tutti i presenti:
disapprovazione u.
║ Che ha la massima estensione possibile:
un'affermazione che ha
validità u.
║ In riferimento all'ingegno umano e spesso
con valore enfatico, che abbraccia una molteplicità di interessi, di
attività:
il genio u.
di Leonardo da Vinci. ║ Che va
oltre il contingente e il particolare, diventando accessibile e valido per tutti
gli uomini:
certe estetiche affermano che la poesia è u.
║
Nell'u.,
in u.: in generale. ║
Diluvio
u.: V. DILUVIO. ║
Giudizio u.:
V. GIUDIZIO. • Biol. -
Recettore u.:
individuo appartenente al gruppo sanguigno AB, che per mancanza di agglutinine
può ricevere sangue da individui dello stesso gruppo e dei gruppi A, B,
00. ║
Datore o
donatore u.:
individuo appartenente al
gruppo sanguigno 0, che per mancanza di agglutinogeni può donare sangue a
individui di ciascuno dei quattro gruppi A, B, AB, 0. • Dir. -
Erede
u.: chi è nominato unico erede, con esclusione di qualsiasi altro
successore, dell'intera e identica situazione giuridica del
de cuius.
║
Successione a titolo u.: in contrapposizione alla successione
a titolo particolare (legato), quella in cui l'erede subentra nella
titolarità delle universalità o di una quota dei beni del
de
cuius.
• Edit. -
Biblioteca u.
o
u.
economica: raccolta o collana a carattere divulgativo che pubblica opere
dedicate ai più diversi rami del sapere (arte, scienza, letteratura,
ecc.). • Elettr. -
Apparecchio a tensione o
voltaggio
u.: motore elettrico in grado di funzionare con tutte le tensioni della
rete di distribuzione elettrica, mediante opportune commutazioni circuitali.
║
Strumento u.: sinonimo di
tester
(V.). • Fotogr. -
Obiettivo u.
o
ottica u.: obiettivo compatibile con apparecchi fotografici di
modelli diversi, dotato di adeguati anelli adattatori che adattano la sua parte
retrostante al particolare tipo di attacco di ciascuna macchina. • Sport -
Negli sport di squadra, di atleta che è in grado di ricoprire diversi
ruoli. • Lit. -
Preghiera o
orazione u.: nella Messa
cattolica, la preghiera pronunciata dopo il Credo per tutta la Chiesa e
l'umanità. • Tecn. - Di utensile o dispositivo che può
essere adattato a più usi o circostanze:
chiave u. • St.
delle rel. -
Religioni u.: tutte quelle religioni che ritengono il loro
sistema dottrinario valido per tutta l'umanità, e che sono quindi
accompagnate da un'azione missionaria intesa a raccogliere proseliti da ogni
parte del mondo, indipendentemente dalla loro appartenenza a un dato gruppo
etnico o organismo nazionale; ne sono esempi il Cristianesimo, il Buddhismo e
l'Islamismo. • Filos. - In contrapposizione a
particolare,
individuale,
singolare, di elemento concettuale o strutturale
(concetti, predicati, proprietà, attributi, ecc.), che nella sua
unicità può essere attribuito a una molteplicità di enti;
sono
u. il genere rispetto alla specie (
mammifero rispetto a
uomo), l'essenza che è comune a molti (
razionale rispetto
agli
uomini), l'idea o forma platonica di cui partecipano tutti gli
individui, le categorie kantiane dell'intelletto in quanto forma e condizione a
priori del mondo fenomenico, ecc. ║
Questione degli u.: questione
filosofica dibattuta tra i pensatori scolastici nel corso del XII sec., ma
protrattasi sotto altre forme anche nella filosofia moderna. Le origini della
controversia vanno rintracciate in un passo della
Isagoge di Porfirio,
nel quale veniva posto il problema della natura ontologica dei termini
u.
di genere e specie, senza tuttavia proporne una risoluzione
definitiva. Ripreso e tradotto da Boezio, il passo della
Isogage
ricevette da quest'ultimo un'interpretazione ispirata al pensiero
aristotelico: generi e specie non sono che proprietà dell'individuo,
esistenti in unione con le cose sensibili ma conoscibili dal nostro intelletto
come realtà incorporee separate dai corpi. Nel corso del XII sec., i
principali rappresentanti della Scolastica fornirono due differenti
interpretazioni del problema, costituendo due contrapposti schieramenti di
pensiero: quello dei
realisti, seguaci della tradizione
platonico-agostiniana,
e quello dei
nominalisti, sostenitori del
pensiero aristotelico. Tra i primi vanno annoverati sant'Anselmo, Guglielmo di
Champeaux e tutti quei pensatori che attribuivano agli
u.
un'esistenza autonoma e oggettiva; tra i secondi rientrano invece tutti
coloro che, sulle orme di Roscellino, consideravano gli
u.
puri
segni convenzionali o “nomi” delle cose. Contro queste due tesi
contrapposte si mossero Abelardo e i suoi seguaci, che costituirono la corrente
dei cosiddetti
concettualisti: questi ultimi non identificavano gli
u.
né con nomi né con cose, ma li facevano
corrispondere a qualcosa di obiettivamente comune a tutti gli elementi di una
stessa specie. Va infine ricordata la soluzione di compromesso proposta da
Alberto Magno e da san Tommaso, sostenitori dell'esistenza degli
u.
sia
ante rem, come idee della mente divina precedenti le cose, sia
post rem, come concetti, parole e segni convenzionali dell'intelletto
umano, sia
in re, come essenze delle cose. • Ling. -
U.
linguistici: l'insieme delle proprietà e dei meccanismi presenti in
tutte le lingue del mondo, o per lo meno nella maggior parte di esse. Gli
u.
linguistici possono essere di tre diversi tipi: fonologici,
sintattici e semantici.