(o
ultramontanèsimo). Rel. -
Nella tradizione cristiana europea, tendenza a sostenere la politica pontificia
quand'anche essa si dimostri contraria agli interessi nazionali. In Germania
vennero indicati come
ultramontani o
ultramontanisti i sostenitori
di Gregorio VII (XI sec.), mentre successivamente il termine fu adottato dai
seguaci del Giurisdizionalismo contro gli avversari. In Francia nel XIX sec.,
l'
U. coincise spesso con le tendenze più conservatrici della
società, tanto che vennero accusati di
U. F.-R. de La Mennais, J.
de Maistre, e B.H. Lacordaire. Il Concilio Vaticano I (1870), con l'affermazione
del dogma sull'infallibilità pontificia, rappresentò il trionfo
dell'
U.