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Uditore.

Chi ascolta, chi rivolge attenzione alle parole di qualcuno; il termine è impiegato in particolare al plurale, per indicare coloro che assistono a un discorso, a una conferenza o a eventi simili: il politico si rivolgeva con enfasi agli u. ║ Ant. - Persona designata dal re per trattare con gli ambasciatori e informarlo successivamente circa i colloqui tenuti. ║ Titolo di alcuni magistrati. • Dir. - U. giudiziario: qualifica conseguita mediante superamento del concorso per esami di magistratura. Gli u. possono essere chiamati a incarichi giudiziari dopo un periodo di tirocinio che dovrebbe protrarsi per due anni; già dopo un periodo di un anno (o dopo un periodo minore definito da provvedimenti legislativi in casi eccezionali), tuttavia, l'u. può essere investito di funzioni giudiziarie. • Dir. can. - U. o auditore di Rota: giudice appartenente al Tribunale della Rota romana. ║ U. di Sua Santità: uno dei quattro prelati palatini (oltre al maggiordomo di Sua Santità, al maestro di Camera e al maestro del Sacro Palazzo), deputato a consigliare il pontefice in materia giudiziaria. La carica venne abolita da Paolo VI nel 1978. ║ U. dei tribunali ecclesiastici o giudice istruttore: nei tribunali ecclesiastici, chierico investito dell'istruzione di una causa (non della sua definizione). Possono essere nominati u. stabili o destinati a una specifica causa. • St. del dir. - U. militare: negli antichi Stati italiani, magistrato che ricopriva incarichi di relatore, istruttore di cause o giudice (per reati lievi, generalmente in appello), nell'ambito della giustizia militare. • Ord. scol. - Chi è ammesso a frequentare le lezioni di una scuola o di un'università, pur non essendo regolarmente iscritto e non avendo diritto a sostenere esami e a conseguire titoli di studio.