Film italiano del 1966, diretto da P.P.
Pasolini. Interpreti principali: Totò, Ninetto Davoli. Totò e
Ninetto Innocenti (Totò e Davoli), padre e figlio, hanno il compito di
sfrattare i poveri che non riescono a saldare l'affitto. Il loro peregrinare
è accompagnato da un corvo parlante (la voce appartiene a Francesco
Leonetti), rappresentante un intellettuale marxista, che durante il viaggio
inizia a raccontare loro la storia (quasi una parabola) di due frati
francescani, Ciccillo e Ninetto (ancora Totò e Davoli) impegnati in un
pellegrinaggio di pace e amore. Il corvo accompagna i due fino al funerale di
Togliatti, ma alla fine padre e figlio decidono di ucciderlo e mangiarlo. Il
film, poeticamente costruito e interpretato (Totò, svestiti gli abiti
comici, risulta intensissimo), vuole essere una riflessione sui grandi problemi
particolarmente sentiti negli anni Sessanta, dalla crisi del Marxismo al
vacillare del ruolo dell'intellettuale, al delinearsi di un nuovo destino del
proletariato, al rafforzarsi del concetto di Terzo Mondo. Ricco di
religiosità mai sopita, ma neppure platealmente dichiarata, il film
ottenne notevole successo di critica, venendo premiato al Festival di
Cannes.