Ghibellino fiorentino. Capo della sua
fazione dal 1239, ottenne l'appoggio dell'imperatore Federico II, alla morte
(1250) del quale fu cacciato da Firenze insieme alla sua famiglia. Distintosi
nella battaglia di Montaperti (1260), vinta dai ghibellini, poté
ritornare a Firenze. A Empoli si oppose fermamente alla proposta avanzata da
Pisani e Senesi di distruggere la sua città. Condannato per eresia dopo
la sua morte (1283) dall'inquisitore fra Salomone da Lucca,
U. venne
posto da Dante tra gli eretici (X canto dell'
Inferno)
(m.
1264).