Colonia panellenica della Magna Grecia, fondata nel
444-443 a.C. nel luogo stesso in cui sorgeva la distrutta Sibari. Fu costruita
per volontà di Pericle, il quale, per aiutare i profughi dell'antica
Sibari a riedificare la loro città, aveva inviato numerosi coloni da
varie parti della Grecia; tuttavia, di fronte alle resistenze opposte da Crotone
e ai dissidi che ne derivarono, i Sibariti decisero di stabilirsi sul Traente,
mentre i coloni mandati da Pericle costruirono un nuovo centro a pochi
chilometri di distanza, nei pressi della sorgente
Thuria. Alla fondazione
di
T.
presero parte, tra gli altri, lo storico Erodoto di
Alicarnasso, Empedocle, l'architetto Ippodamo di Mileto e Protagora di Abdera,
incaricato da Pericle stesso di redigere la Costituzione. La città
godette di una relativa prosperità, ma fin dall'inizio dovette far fronte
a numerose difficoltà: per dieci anni fu impegnata in un conflitto con i
Tarantini, ai quali fu costretta a riconoscere il possesso della piana di
Sibari; entrò quindi a far parte della lega italiota, costituitasi
dapprima contro i Bruzi e i Lucani e poi contro Dionisio di Siracusa.
Conservò la sua indipendenza fino all'inizio del III sec. a.C., per poi
sottomettersi al protettorato di Roma nel 282 a.C. Combatté quindi a
fianco di Roma, tranne che durante le campagne di Pirro e Annibale in Italia;
saccheggiata da quest'ultimo, divenne colonia latina nel 193 a.C., cambiando il
proprio nome in
Copia.