(dal turco
tülbend: turbante).
Denominazione volgare delle piante bulbose del genere
Tulipa,
appartenenti alla famiglia delle Gigliacee e presenti in un centinaio di specie
che crescono dall'Europa meridionale al Giappone. I
t. sono piante
erbacee alte dai 30 agli 80 cm, con un bulbo ricoperto di tuniche secche e
fragili dal quale si levano poche foglie oblunghe e un unico fiore a perigonio
caduco, formato da sei tepali petaloidei variamente colorati (bianco, giallo,
aranciato, rosso fino a quasi nero o macchiato). Il frutto è una capsula,
con molti semi piatti. In Europa i tulipani iniziarono a essere coltivati nella
seconda metà del XVI sec. La specie più diffusa è la
Tulipa gesneriana, caratterizzata da molte varietà e ibridi, con
fiori grandi o piccoli, semplici o doppi, a fioritura precoce o tardiva, di
colore uniforme o variamente macchiati o striati. Varietà comuni sono
anche la
Duc van Thol, la
Mendel, la
Triumph, la
Darwin, la
Rembrandt. Il
t. è una pianta robusta e
resistente al freddo; la fioritura ha luogo in primavera. Il maggiore produttore
ed esportatore mondiale di
t. è l'Olanda. • Arald. - Figura
simboleggiante la fortunata ispirazione e l'indifferenza.