Condotto cavo, di sezione solitamente circolare, di
dimensioni e di materiali vari, usato principalmente per il trasporto di fluidi;
è utilizzato anche nelle costruzioni meccaniche, nella tecnica mineraria
e in altri ambiti. ║ Fig. -
Non capire un t.: non capire
assolutamente nulla. ║ Fig. -
Non me ne importa un t.: non me ne
importa assolutamente nulla. ║
T.
di vetro o
fluorescenti:
t. utilizzati per l'illuminazione al neon o per le
lampade fluorescenti. ║
T.
di scarico:
t. facente
parte dello scappamento nei motori a combustione interna. ║
T.
di fumo e
t.
d'acqua:
t. che attraversano il corpo
bollitore di una caldaia e in cui vengono convogliati i fumi della combustione o
l'acqua riscaldata. • Bot. - Parte inferiore, costituita a
t., del
calice, della corolla o del perigonio di certi fiori, formata dalla concrescenza
delle parti costituenti (sepali, petali o tepali). È tipico delle
tubiflore. • Anat. - Organo a forma di
t. o condotto. ║
T.
digerente: quello che si estende dalla bocca all'ano
(V. DIGERENTE). • Elettr. - Con diverse
qualificazioni, nome di vari dispositivi e apparecchi; le diverse qualificazioni
vengono date in base allo scopo dell'apparecchio o alle condizioni fisiche in
cui esso si trova. ║
T.
di Braun:
t. elettronico a
catodo freddo, prototipo degli attuali
t. termoelettronici a raggi
catodici. Prende il nome dal suo inventore, K.F. Braun, che lo realizzò
intorno al 1895. È costituito da un'ampolla di vetro contenente, a una
estremità, un dischetto metallico, funzionante da catodo, e un elettrodo
anodico, avente lo stesso potenziale di un dischetto forato parallelo al catodo
e coassiale con esso; applicando una tensione di qualche migliaio di volt fra
catodo e anodo, si originano dei raggi catodici, un fascetto dei quali,
attraverso il disco forato, va a colpire uno schermo fluorescente posto
all'altra estremità dell'ampolla. La macchiolina luminosa che si forma
è allineata con il foro e il catodo e può essere spostata sullo
schermo agendo opportunamente con un campo magnetico. ║
T.
convertitore d'immagine: speciale
t. elettronico usato per convertire
in immagini visibili sagome di oggetti colpiti da radiazioni invisibili,
specialmente infrarosse. Questi
t. sono particolarmente usati nei visori
per raggi infrarossi. ║
T.
di Crookes:
t. a scarica
usato per dimostrazioni didattiche sui raggi catodici. È costituito da
un'ampolla di vetro in cui è praticato il vuoto spinto, contenente un
catodo, un anodo e una piccola lamiera a forma di croce, orientabile
opportunamente; applicando una tensione fra catodo e anodo si produce una
scarica elettrica nell'ampolla. I raggi catodici così prodotti eccitano
una tipica fluorescenza verdastra; manovrando opportunamente il lamierino, esso
produce una sua immagine negativa sull'ampolla. ║
T.
elettronico: dispositivo costituito da un recipiente metallico o di vetro
(anche ampolla) di varia forma, nel cui interno viene generato un flusso
elettronico tra due elettrodi opportunamente disposti: questo flusso di
elettroni può essere sfruttato per importanti applicazioni, quali
l'amplificazione e la generazione di segnali elettrici, la generazione di raggi
X. La generazione del flusso elettronico può avvenire applicando
un'opportuna differenza di potenziale tra catodo e anodo, in condizioni di
pressione sufficientemente bassa all'interno del
t. (
t.
a
catodo freddo), per effetto termoelettronico (
t.
elettronici a
catodo caldo o
t.
termoelettronici) o per effetto
fotoelettrico (
t.
fotoelettronici). Un'ulteriore classificazione
dei
t. elettronici è basata sul tipo di ambiente presente
all'interno dell'ampolla: in presenza di vuoto spinto si parla di
t.
a
vuoto, mentre in presenza di un gas o di una miscela di gas a bassa
pressione si parla di
t.
a gas o
t.
ionici. ║
T.
fotoelettronico:
t. elettronico nel quale il fascio di
elettroni viene generato mediante effetto fotoelettrico. ║
T.
fotoionico:
t. fotoelettronico nel quale l'ampolla è riempita
con gas o una miscela di gas a bassa pressione. ║
T.
ionico:
t. elettronico contenente un gas o un vapore saturo a bassa pressione.
Alla scarica elettronica si accompagna una corrente di ioni prodotta dall'azione
degli elettroni sulle molecole del gas o della miscela di riempimento. ║
T.
a onda viaggiante o
a onda progressiva:
t.
termoelettronico per microonde utilizzato come amplificatore a frequenza
dell'ordine di qualche GHz, con ampiezza di banda di qualche centinaio di MHz e
un'amplificazione di potenza dell'ordine della decina di dB. ║
T.
di Pitot: dispositivo atto a misurare la pressione dinamica e
la velocità di una corrente fluida; viene utilizzato anche per misurare
la velocità di veicoli mobili in una corrente fluida, in particolare
aeromobili. Nella forma originaria, esso è costituito da un
t.
piegato ad angolo retto, avente un'estremità, detta
presa
dinamica, immersa nella corrente, in direzione parallela a quella della
corrente; dal valore del dislivello tra la superficie libera del fluido e il
livello raggiunto dal fluido stesso nel ramo verticale del
t. è
possibile risalire alla pressione dinamica e alla velocità desiderate. Il
t. di Pitot viene spesso integrato con un'ulteriore
presa statica,
costituita da una fessura posta alla periferia di un
t. coassiale con il
primo, lambita dalla corrente; attraverso tale presa è possibile misurare
direttamente la pressione dinamica. ║
T.
a raggi catodici:
t. elettronico, di solito a catodo caldo e a vuoto, nel quale un fascetto
di elettroni (
raggio o
pennello elettronico) eccita la
fluorescenza di uno
schermo disposto sulla superficie interna
dell'ampolla; la traiettoria del raggio può essere alterata agendo
mediante opportuni campi elettrici o magnetici generati da
placchette
deflettrici o
elettromagneti di deflessione, alterando, di
conseguenza, la posizione del puntino luminoso cui esso dà luogo sullo
schermo fluorescente. È costituito da un'ampolla di vetro a vuoto spinto
nella quale a una estremità un cannone termoelettronico emette elettroni,
che vengono accelerati da un'alta tensione e focalizzati da lenti
elettromagnetiche in un fascio molto sottile che colpisce lo schermo posto
all'altra estremità dell'ampolla; la deflessione del fascetto elettronico
può avvenire per mezzo di campi elettrici (
t.
elettrostatici) o agendo con campi magnetici (
t.
elettromagnetici). I
t. a raggi catodici possono essere suddivisi in
due categorie: quella costituita dai
t. usati negli oscillografi a raggi
catodici, detti
t.
oscillografici, generalmente a deflessione
elettrostatica, e quella costituita dai
t. utilizzati per la ripresa e la
riproduzione delle immagini televisive, a deflessione magnetica: fra i
t.
da ripresa si distinguono ulteriormente l'
iconoscopio,
l'
ortinoscopio e il
vidinoscopio, mentre i
t. da
riproduzione vengono normalmente indicati con il nome di
cinescopi. I
t.
oscillografici sono generalmente a schermo circolare; il colore
del fosforo è verde se il
t. viene utilizzato per l'osservazione
visuale, azzurro se è destinato a riprese fotografiche. I cinescopi sono
invece a schermo rettangolare, con fosfori bianco-azzurrini a piccola
persistenza per la riproduzione in bianco e nero, e con terne di fosfori di tre
colori, per la riproduzione di immagini a colore. Questo ultimo tipo di
cinescopio è dotato di tre cannoni termoelettronici, che emettono tre
fasci la cui intensità è proporzionale, punto per punto, alla
componente rossa, verde e blu del punto stesso; una maschera posta tra i cannoni
e lo schermo fa sì che ogni pennello possa colpire solo i fosfori
corrispondenti al proprio colore, disposti a strisce (
stripe) o a punti
(
dot). Un cinescopio a colori è tanto più pregiato quanto
più piccole sono le sue triadi, cioè il singolo gruppo di tre
stripe o
dot dei tre colori diversi. ║
T.
a raggi
X:
t. utilizzato per la generazione di raggi X. Tutti i
t. a
raggi X per uso scientifico, medico o industriale derivano dal
t.
di
Coolidge: esso è costituito da un'ampolla di vetro o di quarzo in cui
è praticato il vuoto spinto, contenente due elettrodi, il catodo, formato
da un filamento incandescente, e l'anodo, detto anche
anticatodo,
costituito da un metallo ad alto punto di fusione. Applicando una differenza di
potenziale tra i due elettrodi, gli elettroni emessi dal catodo vengono
accelerati fino a raggiungere l'anodo, dove sono frenati, provocando l'emissione
di raggi X. ║
T.
Röntgen:
t.
termoelettronico a vuoto usato per generare raggi X, detto anche
t.
di Coolidge (V. anche
RÖNTGEN, WILHELM KONRAD VON e
RAGGIO). ║
T.
sonoro: in
acustica,
t.
a sezione circolare o rettangolare, di metallo, legno
o cristallo, utilizzato per la generazione di suoni mediante vibrazione
dell'aria contenuta in esso. I
t. sonori sono utilizzati in molti
strumenti musicali, per esempio in quelli a fiato e negli organi. Possono essere
aperti o
chiusi: in entrambi i casi vengono generate onde
stazionarie, ma mentre nei
t. chiusi si forma sempre un ventre
nell'estremità in cui si soffia e un nodo all'estremità chiusa,
nei
t.
aperti si ha un ventre a entrambe le estremità. Un
t. chiuso nel quale l'unico nodo è quello di estremità
genera, in corrispondenza ad esso, un suono avente lunghezza d'onda pari a
quattro volte la lunghezza del
t., detto
suono fondamentale. Se il
t. è aperto, la lunghezza d'onda del suono fondamentale è
pari al doppio della lunghezza del
t.: un
t. chiuso, pertanto,
dà come suono fondamentale l'ottava bassa del suono fondamentale dato da
un
t.
aperto di uguale lunghezza. Queste leggi, stabilite da
Bernoulli, sono valide solo approssimativamente. ║
T.
termoelettronico:
t.
elettronico a vuoto nel quale il fascio
di elettroni viene generato per effetto termoelettronico. I
t.
termoelettronici discendono, in modo più o meno diretto, dal diodo. Un
diodo è costituito da un
t. con due soli elettrodi, ai quali viene
applicata un'opportuna tensione
V che produce un moto unidirezionale dei
termoelettroni, dal catodo all'anodo: per valori della tensione applicata
V inferiori a un valore critico
Vs, detto
tensione
di saturazione, il
t. funziona in
regime di carica spaziale, e
l'intensità della corrente elettronica raccolta all'anodo dipende da
V secondo la legge di Langmuir; per valori di
V superiori a
Vs, il
t.
funziona in
regime di
saturazione e l'intensità della corrente raccolta all'anodo dipende
solo dalla temperatura del catodo, secondo la legge di Richardson. Introducendo
un terzo elettrodo nel diodo si ottiene il
triodo, grazie al quale
è possibile controllare l'intensità della corrente anodica; un
altro tipo di diodo, nel quale l'intensità anodica è controllata
mediante l'azione di un campo magnetico opportuno, è il
magnetron.
Ponendo, in un diodo in regime di saturazione un anodo a forma di diaframma
forato, si ottiene un
cannone elettronico: esso è caratterizzato
dalla produzione di un fascetto di elettroni veloci, quelli, appunto, che
attraversano il foro. Infine, un diodo in regime di saturazione, nel quale la
tensione applicata
V sia sufficientemente alta, tale che l'energia dei
termoelettroni provochi l'emissione di radiazioni Röntgen da parte
dell'anodo, prende il nome di
t.
termoelettronico a raggi X.
║
T.
termoionico:
t. a catodo caldo, contenente un
gas o un vapore saturo a bassa pressione. ║
T.
a vuoto:
t. nel quale è praticato il vuoto spinto. • Fis. -
T.
di flusso: nella teoria dei campi vettoriali, ideale superficie
tubolare costituita dalle linee di flusso di un campo vettoriale passanti per
una data linea chiusa contenuta nel campo, non coincidente con una linea di
flusso del campo stesso. • Tecn. -
T.
per costruzione:
t. di varia foggia e di diverso materiale utilizzati nella tecnica delle
costruzioni. ║
T.
d'acciaio:
t. fabbricati per
laminazione o stampaggio a partire da lamiere di acciaio dolce omogeneo, saldate
con saldatura elettrica, o mediante trafilatura a freddo. La resistenza
può essere aumentata ricorrendo all'autocerchiatura, ottenuta mediante
anelli di acciaio non saldati sui quali va a forzarsi il
t.
Questo
tipo di
t. trova impiego in grandi condotte, con pressioni d'esercizio
fino a 50 bar. ║
T.
di cemento:
t. costruiti in opera
o preparati fuori opera, con o senza armatura, ottenuti mediante gettate di
conglomerato con l'ausilio di centine di legno o metalliche, se fabbricati in
opera, o per centrifugazione. L'eventuale armatura è costituita da
tondini d'acciaio disposti secondo le direttrici e le generatrici del cilindro,
sui quali viene gettato un rivestimento protettivo di malta di cemento di
qualità; allo stesso modo viene reso impermeabile l'interno dei
t.
di cemento. Questo tipo di
t. resiste a pressioni di esercizio non molto
elevate, al più qualche bar. ║
T.
di ghisa:
t.
ottenuti dalla ghisa mediante fusione o centrifugazione. Grazie alla loro
resistenza all'azione di correnti elettriche vaganti e all'azione corrosiva di
acidi umici contenuti nel terreno, vengono utilizzati normalmente per condotte
interrate. ║
T.
di gomma e materie plastiche:
t.
ottenuti a partire da opportune mescole di gomma o di materie plastiche per
estrusione. Trovano impiego nel trasporto di acqua, gas, composti chimici, o per
guarnizioni, rivestimenti di conduttori elettrici, ecc. ║
T.
di
piombo:
t. ottenuti dal piombo per trafilatura, utilizzati per
impieghi speciali. ║
T.
di rame,
alluminio,
bronzo:
t. utilizzati per impieghi speciali, ottenuti dai rispettivi
metalli mediante trafilatura o laminazione. ║
T.
di
terracotta o
di gres:
t. fabbricati con argille plastiche di
buona qualità, essiccati, cotti ed impermeabilizzati. Trovano impiego per
fognature domestiche. ║
T.
di vetro:
t. fabbricati
per laminazione, utilizzati in apparecchi e in impianti chimici da laboratorio
grazie alla loro resistenza alla corrosione. ║
T.
di calore:
dispositivo utilizzato per la trasmissione del calore. È costituito
essenzialmente da un
t. ermeticamente chiuso, contenente un liquido
termovettore introdotto sotto vuoto, rivestito internamente da uno strato di
materiale poroso. Può essere suddiviso in tre zone: l'
evaporatore,
in cui viene fornito calore, il
condensatore, in cui si sottrae calore, e
la
zona adiabatica, posta tra condensatore ed evaporatore, che permette
l'adattamento del
t. alla geometria esterna. Il principio di
funzionamento è analogo a quello di un anello chiuso di un generatore di
vapore, con la differenza che i
t. di mandata e di ritorno vengono
integrati in un unico
t.: l'energia è trasferita da un estremo
all'altro del dispositivo mediante l'evaporazione del liquido termovettore
riscaldato, il trasporto del vapore formatosi, la sua condensazione e, infine,
il ritorno del condensato all'evaporatore attraverso la struttura porosa interna
al
t., per capillarità. ║
T.
rotante: tipo di
trasportatore costituito da un cilindro inclinato posto in rotazione, nel quale
il materiale avanza automaticamente percorrendo spirali al suo interno. •
Embriol. -
T.
midollare o
neurale: struttura cava, a
t., che si origina nell'embrione, la cui parte anteriore darà
origine all'encefalo, mentre quella posteriore al midollo spinale. Si origina da
un ispessimento ectodermico (
piastra midollare) della faccia mediana
dorsale della gastrula; il
t.
midollare per un certo tempo resta
aperto anteriormente in un
neuroporo, riconoscibile in una fossetta anche
in stadi molto avanzati. Nella zona in cui il
t. midollare si distacca
dall'ectoblasto, al termine della fase di neurulazione, si separano ai suoi due
lati due listerelle di materiale ectoblastico, dette
creste neurali,
ciascuna distinta in una
cresta neurale cefalica e in una
cresta
neurale spinale, che contribuiscono alla formazione, rispettivamente, dello
splancnocranio e di molte cellule ausiliarie del sistema nervoso.
A sinistra schema di tubo a raggi catodici, a destra deflessione del fascio di elettroni