Batter. e Farm. - Tendenza (detta anche
organotropismo) di alcuni microrganismi e di taluni farmaci a
localizzarsi o accumularsi per lo più in certi organi o apparati;
è il caso del
t.
intestinale, o
enterotropismo, del
bacillo tifico. • Biol. - Movimento di reazione di un organismo causato
dall'azione di stimoli esterni di vario tipo. J. Sachs introdusse il termine
t. con riferimento alla tendenza, che presentano molte piante, a
orientarsi in un determinato senso rispetto alla luce, a stimoli chimici, o alla
forza di gravità. Esempio assai noto è quello del girasole, che
deve il suo nome all'orientamento del capolino fiorale verso un'intensa fonte
luminosa. Se lo stimolo si rivolge verso organismi che sono in grado di
spostarsi attivamente, è più corretto parlare di
tattismo o
tassia (V. TASSIA). Si parla di
t.
positivo se il movimento è in direzione della sorgente dello
stimolo, di
t.
negativo se è in direzione opposta. Il
movimento del girasole rappresenta un caso di
fototropismo
(V.) o
eliotropismo
(V.)
positivo; come esempio di
fototropismo negativo si può ricordare il movimento di
alcune componenti del plancton, movimento diretto verso la superficie del mare
intorno al crepuscolo e nel corso della notte, verso la profondità
dell'acqua durante il giorno. Per quanto riguarda il
t. determinato dalla
forza di gravità, si segnala la crescita del fusto di una pianta che si
dirige in senso contrario alla forza di gravità stessa (
geotropismo
o
barotropismo negativo - V. GEOTROPISMO
e BAROTROPISMO), mentre la radice si
orienta verso il basso (
barotropismo positivo). La risalita dei fiumi da
parte dei pesci anadromi è un tipico esempio di
reotropismo
(V.). Si parla di
anemotropismo
(V.) per quegli uccelli e insetti il cui
movimento si orienta in direzione contraria a quella del vento. In alcuni
protozoi l'orientamento è determinato dalla direzione di una corrente
elettrica (
galvanotropismo - V.). Se il
movimento avviene come risposta a stimoli di contatto (è il caso
dell'avvolgimento di fusti volubili), è definito
tigmotropismo
(V.) o
aptotropismo
(V.). Molto frequenti sono i movimenti provocati
da sostanze chimiche o
chemiotropismi (V.
CHEMIOTROPISMO): un esempio di questo fenomeno è rappresentato
dalla ricerca del cibo per mezzo dell'odorato o di altri sensi affini. ║
Teoria dei t.: ipotesi espressa da J. Loeb, in base alla quale molti
movimenti degli esseri viventi si configurano come movimenti coatti causati
dagli effetti dei diversi stimoli e dalla peculiare disposizione degli organi di
senso e di moto in ciascun organismo. Si tratta di una teoria meccanicistica, in
cui gli organismi vengono considerati come automi, caratterizzati da movimenti
obbligati.