Numero cardinale intero che segue il 2 e precede il 4 (in
numeri arabi 3; in numeri romani III). Il corrispondente ordinale è
terzo. ║
Le t.: le ore
t. (
per le t.
dovrei
aver finito).
║ Pochi, alcuni:
non è capace di
articolare t.
parole.
║ Fig. -
Chi fa da sé fa
per t.: espressione proverbiale che sottolinea i vantaggi derivanti dal
saper badare a se stessi, senza delegare ad altri il compito di occuparsi delle
proprie faccende. ║ Fig. -
Non c'è due senza t.: espressione
proverbiale utilizzata per ricordare che due casi simili sono seguiti, quasi per
fatalità, da un terzo. • Giochi - Ogni carta da gioco con
t.
segni:
il t.
di cuori. ║ La faccia del dado
o della tessera del domino con
t.
punti. ║
T.
rosso: nella canasta, i
t.
di cuori e i
t.
di
quadri, che non vengono utilizzati nel gioco ma fanno salire il punteggio.
║
T.
nero: nella canasta, i
t.
di fiori e i
t.
di picche, che servono per lo scarto e per congelare il pozzo.
• Sport -
I t.
anni: nell'ippica, i cavalli di
t.
anni. ║ Nel pattinaggio su ghiaccio, denominazione di una della figure
obbligatorie di scuola, il cui tracciato è simile a un
t.
e
che può essere eseguita con cinque variazioni. • Rel. - Numero
sacro tra i più importanti e diffusi, che nelle religioni politeistiche
porta spesso alla formazione di triadi divine (V.
TRIADE). Per spiegare il suo carattere sacrale sono state avanzate
diverse ipotesi: l'importanza del
t.
deriverebbe dal fatto di
essere il numero più alto presso i popoli primitivi, per i quali avrebbe
l'ulteriore significato di molto o tutto; oppure la sua sacralità
andrebbe ricercata nella corrispondenza con il numero minimo di componenti del
nucleo familiare (padre-madre-figlio), o ancora nel fatto di costituire il primo
numero dispari (non ritenendo tale l'unità). Altre ipotesi fanno derivare
il carattere sacro del
t.
dalle
t.
fasi lunari
(crescente, piena, calante), altre ancora dalla tripartizione del cosmo
(cielo-terra-mare o cielo-aria-terra). Nessuna delle spiegazioni menzionate
risulta, però, sufficientemente esaustiva da poter rendere conto della
molteplicità dei casi in cui, nelle più svariate religioni, il
numero
t.
assume una valenza sacrale. Così, per esempio,
nella religione romana si incontrano
t.
flamini maggiori, ed
è probabile che originariamente fossero
t.
anche gli
auguri. Allo stesso modo, in varie religioni e tradizioni folcloriche
determinate parole o frasi di preghiere e formule rituali o magiche vengono
ripetute
t.
volte (per esempio, la parola
sanctus nella
messa), mentre nei miti e nelle fiabe i personaggi, prima di riuscire a portare
a termine un'impresa, spesso sono costretti a cimentarvisi per
t.
volte.