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Trascrizione.

L'atto o l'effetto dello scrivere un testo desumendolo da altra scrittura: t. di un documento. ║ T. diplomatica: che riproduce l'originale senza interventi correttivi, mantenendone cioè gli errori, le interpunzioni, le abbreviazioni. • Dir. - Operazione consistente nella comunicazione a un ufficio pubblico e nell'annotazione eseguita da tale ufficio in pubblici registri degli atti riguardanti la situazione giuridica di beni (immobili e di alcuni particolari beni mobili). La finalità della t. è rendere pubblica e accertabile la vicenda di tali beni, compresi quelli che hanno maggiore rilevanza sociale, cioè gli immobili, le automobili, gli aerei, le navi, i diritti di autore e invenzione. • Ling. - Rappresentazione dei fonemi di una lingua o di un dialetto in un sistema grafico non proprio di quella lingua o dialetto. Nel caso di un dialetto, può venire impiegato il sistema grafico della lingua cui il dialetto appartiene o un altro sistema appositamente creato. La t. può riguardare una lingua priva di tradizione scritta o una lingua che ha un diverso sistema grafico (per esempio, t. dall'alfabeto cirillico in quello latino, benché in questo caso il termine più preciso sia traslitterazione). ║ T. fonetica: rappresentazione grafica della pronuncia dei suoni, fatta a scopo e con metodo scientifico. Sono possibili più t. fonetiche di uno stesso testo, in relazione ai diversi modi di pronunciarne le parole. • Mus. - Riscrittura di un brano musicale da un sistema di notazione a un altro. ║ Adattamento di una composizione musicale a uno o più mezzi fonici diversi dall'originario. Nel caso di t. destinate a facilitare la lettura del testo musicale (per esempio, t. di opere teatrali per canto e pianoforte) si parla più propriamente di riduzione. Si hanno pure t. che implicano un intervento di elaborazione da parte del musicista; in questo senso, cultori delle t. sono stati J.S. Bach (t. per clavicembalo o per organo di concerti di Vivaldi, Marcello), R. Schumann, F. Liszt (t. per pianoforte da Paganini), J. Brahms, M. Ravel (t. per orchestra di Quadri di un'esposizione di Mussorgskij). • Bioch. - Negli organismi procarioti ed eucarioti, processo di sintesi di una molecola di RNA a partire da una sequenza specifica di DNA che funge da stampo. Si tratta di una reazione di polimerizzazione, catalizzata dall'enzima RNA polimerasi-DNA dipendente, durante la quale i nucleosidi trifosfati dell'RNA (ATP, GTP, CTP e UCP) vengono legati l'uno con l'altro mediante legami fosfodiesterici per formare un filamento ribonucleotidico complementare al DNA stampo. Con questo processo si formano tutti i tipi di RNA presenti nelle cellule, ovvero gli RNA messaggeri (mRNA), gli RNA ribosomiali (rRNA) e gli RNA transfer (tRNA). Durante la t. uno solo dei due filamenti di DNA viene trascritto (filamento codificante) e l'RNA polimerasi è in grado di catalizzare la reazione di polimerizzazione soltanto nella direzione 5' → 3'. Mentre nei procarioti esiste una sola RNA polimerasi e questa è in grado di trascrivere tutti e tre i tipi di RNA, negli eucarioti si distinguono una RNA polimerasi I, che sintetizza tre dei quattro tipi di rRNA, una RNA polimerasi II, la più importante, che trascrive l'mRNA, e una RNA polimerasi III, i cui prodotti sono i tRNA e il quarto tipo di rRNA. Il processo di t. è composto da una fase d'inizio durante la quale, grazie all'intervento dei fattori d'inizio, l'enzima riconosce il sito promotore della t., vi si lega in modo reversibile e comincia a separare i due filamenti di DNA introducendo il primo nucleotide dell'RNA, da una fase di allungamento, in cui l'enzima scorre lungo il filamento di DNA continuando ad aggiungere, grazie all'intervento di specifici fattori di allungamento, nucleotidi trifosfati all'estremità 3', e infine una fase terminale, durante la quale si verifica l'interruzione (anch'essa regolata da fattori di terminazione e dalla presenza di una specifica sequenza del DNA) della reazione di polimerizzazione e il distacco dell'enzima dalla molecola di RNA neosintetizzata. Nelle cellule eucariote l'RNA così ottenuto, detto RNA nucleare eterogeneo (nhRNA) o trascritto primario, non rappresenta il prodotto finale della t., ma un precursore ad alto peso molecolare che per essere trasformato nella forma definitiva viene sottoposto a un processo di maturazione, comprendente il capping, ovvero l'inserimento all'estremità 5' di un “cappuccio” protettivo costituito da un nucleotide guanilico modificato, la poliadenilazione, cioè l'aggiunta all'estremità 3' di un breve polimero di residui di adenosina (catena poli-A), e lo splicing, ovvero la rimozione degli introni. Negli eucarioti la t. è un processo finemente regolato, controllato da una serie di elementi costituiti da brevi sequenze nucleotidiche del filamento di DNA che viene trascritto (promotori, enhancers, ecc.), e gli RNA messaggeri prodotti, a differenza di quanto accade nei procarioti, sono monocistronici, ovvero contengono ciascuno l'informazione per una sola proteina.