Patol. - Malattia infiammatoria cronica, fortemente
contagiosa, della cornea e della congiuntiva, provocata dal batterio
gram-negativo
Chlamydia trachomatis e caratterizzata dall'insorgenza di
granulazioni, papille o follicoli che evolvono in cicatrici. La malattia inizia
in maniera subdola o acuta con lacrimazione, fotofobia, bruciore ed edema della
palpebra (che tende ad abbassarsi). Segue l'arrossamento della congiuntiva, che
diventa rugosa a causa di iperplasie papillari e follicolari. La cornea si
ricopre parzialmente o totalmente di vasi e di cellule neoformate, dando luogo
al cosiddetto
panno corneale. In una fase più avanzata insorgono
cicatrici dal caratteristico aspetto stellato, disposte soprattutto lungo la
linea parallela al bordo palpebrale superiore, che col tempo provocano
deformità della palpebra, opacità corneale e conseguente riduzione
della vista fino alla cecità. La terapia è antibiotica, o
chirurgica in caso di complicazioni. Fondamentale risulta la profilassi, in
quanto il
t. si sviluppa soprattutto nelle zone dove le condizioni
igienico-sanitarie non sono adeguate. Il
t. è diffuso in modo
particolare in Asia, in Africa e nell'America Meridionale.