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Tours.

Città (133.194 ab.) della Francia centro-occidentale, capoluogo del dipartimento Indre-et-Loire; è situata nella valle della Loira, nel punto in cui il fiume Cher confluisce nella Loira e all'intersezione di diverse valli. • Econ. - Importante nodo ferroviario e stradale, T. è un attivo centro commerciale (prodotti agricoli provenienti dalla Turenna) e sede di industrie chimico-farmaceutiche, elettriche, editoriali, meccaniche e di trasformazione dei prodotti agricoli. ║ Arazzi di T.: la manifattura dell'arazzo fu fiorente nel Quattrocento e nei primi decenni del secolo successivo, anche se inizialmente fu eseguita all'interno di laboratori che venivano organizzati al seguito della corte e solo in un periodo successivo fu stabilita definitivamente a T. Nel 1613 venne creata una manifattura municipale, attiva fino alla metà del secolo. • St. - La città venne fondata in età augustea con il nome di Caesarodunum, che nel IV sec. venne cambiato in Turonicum dal nome della popolazione che vi abitava. Cinta di mura durante il tardo Impero, già dal IV sec. T. fu sede vescovile e gradualmente si affermò come importante centro religioso, fino a essere scelta come capitale di una provincia ecclesiastica. Uno dei primi vescovi di T. fu san Martino, la cui tomba divenne meta di pellegrinaggi; intorno a essa si costituì un nuovo centro (dapprima Martinopolis, poi Château-neuf-lez-Tours), che ebbe un'amministrazione indipendente da quella di T. La città fu inoltre sede di una confraternita costituita dai discepoli del santo, che diede origine al capitolo di San Martino; oggetto di numerose donazioni da parte dei Merovingi, il capitolo guadagnò col tempo grande potenza; fra gli abati di San Martino fu Alcuino, nominato da Carlo Magno, che rese T. un importante centro culturale. Elevata ad arcivescovado e scelta come sede di diversi concili (nel 1163 papa Alessandro III scomunicò il Barbarossa), T. fu attaccata più volte dai Normanni nel corso del VII sec. e infine occupata e saccheggiata nel 903. Nel XIII sec. la città fu contesa fra Inglesi e Francesi e all'inizio del XIV sec., nonostante l'opposizione dei canonici di San Martino, ottenne i diritti comunali. Intanto nel 1204 la città era stata annessa al Regno di Francia e aveva iniziato un lento ma graduale sviluppo: nel Trecento i due centri di T. e Châteauneuf furono riuniti all'interno di un'unica cinta muraria e assoggettati a un'unica amministrazione. Carlo VII e Luigi IX favorirono la nascita di seterie e di manifatture di drappi, che diedero alla città una nuova prosperità economica, fino alle guerre di religione: nel 1562 venne infatti danneggiata dai protestanti guidati dal principe di Condé, quindi dai cattolici. Alla fine del XVII sec., con la revoca dell'Editto di Nantes e la conseguente fuga di molti artigiani ugonotti, T. iniziò un veloce processo di decadenza economica e un calo demografico che in pochi anni dimezzò la popolazione locale. Solo nel corso dell'Ottocento, grazie alle attività commerciali legate alla produzione agricola della Turenna, T. riacquistò una discreta prosperità economica. • Arte - L'impianto urbanistico, grazie alle trasformazioni cinquecentesche e di epoca napoleonica, è regolare. Il nucleo più antico conserva parti delle fondamenta delle mura e rovine di un anfiteatro, di epoca gallo-romana. Dell'originaria basilica di San Martino rimangono solo la torre dell'orologio e la torre Carlo Magno: costruita nel IV sec. e successivamente rifatta (secc. X-XIII), essa venne infatti completamente ricreata tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Di notevole interesse è la cattedrale di Saint-Gatien, in stile gotico fiammeggiante (secc. XIII-XVI). Da ricordare anche l'abbazia di Saint-Julien, fondata in epoca antica e ricostruita nei secc. XI-XIII, e diverse costruzioni civili risalenti al Cinquecento, come il portale della Crosse presso l'antica abbazia di Marmoutier, la casa di Tristan l'Hermite e le numerose abitazioni costruite in stile gotico e modificate all'inizio del XVI sec. secondo la maniera italiana. Interessanti le zone residenziali oltre la Loira, sorte alla fine del Settecento, come Saint-Cyr e Saint-Symphorien. A pochi chilometri di distanza dalla città sorgono alcuni dei più famosi castelli della Loira. T. è inoltre sede del Museo delle belle arti, con importanti opere di pittori italiani e fiamminghi, e del Museo archeologico.