Termine con cui vengono indicate costruzioni di vario
genere, che si sviluppano in altezza, hanno base quadrangolare, circolare o
poligonale, possono essere isolate, ma spesso si inseriscono in costruzioni
più complesse, come castelli e fortezze. ║
T. gentilizia:
t. che fa parte di palazzi signorili. ║ Il termine ricorre in nomi
di località che si caratterizzano, o si caratterizzavano, per la presenza
di una
t.:
T. Annunziata. ║ Fig. - Simbolo di
stabilità, fermezza:
essere saldo come una t. ║
A t.:
di costruzioni, edifici o strutture caratterizzati da un notevole sviluppo
verticale (
parcheggi a t.)
. • Aer. -
T. di controllo:
infrastruttura aeroportuale a forma di
t. che ospita le apparecchiature e
gli uomini destinati al controllo della circolazione aerea. La stessa
denominazione si estende anche all'ente aeroportuale che emana le norme per la
regolazione del traffico aereo, quali, per esempio, le procedure di
avvicinamento. • Arald. - La figurazione di una
t. è
generalmente di forma rotonda negli scudi; se è quadrata, è
opportuno blasonarla. Il numero dei merli viene indicato quando è
superiore a tre (si dice, per esempio,
t. merlata di quattro pezzi). La
t. è simbolo di forza e costanza, e segno di antica ed elevata
nobiltà. • Arch. - Gli Assiri edificarono delle
t. che
potevano raggiungere l'altezza di 30 m, dotate di merlatura, nell'ambito delle
cinte murarie. Presso gli Egiziani, che facevano largo ricorso ai bastioni, le
t. venivano costruite unicamente in qualche fortezza. A differenza delle
fortificazioni micenee, in cui erano molto diffusi i bastioni, le cinte murarie
della Grecia classica erano dotate di
t. sporgenti e quadrangolari;
nell'età ellenistica le
t. ebbero anche forma circolare. Presenti
in qualche caso nelle mura etrusche, le
t. assunsero un ruolo
fondamentale nelle costruzioni difensive dei Romani: basti pensare alle 383
t. della cinta urbana aureliana. In generale, nell'età antica
vennero utilizzate
t. mobili di legno negli assedi e furono edificate,
particolarmente all'epoca dell'Impero romano,
t. in murature isolate;
questo tipo di costruzione, oltre che negli usi difensivi, era impiegato per le
segnalazioni (nelle grandi strade) e, in alcuni casi, come belvedere nelle
residenze più opulente. Con i primi secoli del Medioevo, comparve negli
edifici ecclesiastici la cosiddetta
t. campanaria o
nolare (in
base alla tradizione che voleva la campana inventata a Nola); non si esclude,
tra l'altro, che inizialmente i campanili stessi abbiano avuto anche una
finalità difensiva. Dalle
t. scalari cilindriche di alcune
costruzioni di Ravenna (San Vitale del VI sec., e il cosiddetto palazzo di
Teodorico, dell'VIII sec.) derivò, nell'esarcato, l'uso del campanile
cilindrico. Interessanti, nel periodo successivo, furono le influenze reciproche
tra campanili e minareti (Cordova, metà del X sec.). Fondamentali furono
le
t. nelle costruzioni difensive medioevali; di forma quadrata
più spesso che circolare, venivano edificate agli angoli della cinta di
un castello o lungo le porte di una città. Le
t. isolate, a loro
volta, potevano essere fortilizi di famiglie nobili nelle città, o avere
funzioni di avvistamento e difesa; nelle campagne, poi, le
t. fiscali
dominavano il territorio circostante. Grande rilievo ebbe, nei secc. XIII-XIV,
la
t. comunale, fornita di una campana per chiamare a raccolta i
cittadini. Forti ripercussioni sull'urbanistica ebbero le lotte tra
nobiltà e parte popolare; l'affermazione di quest'ultima comportava,
infatti, generalmente l'abbassamento o la demolizione delle
t. gentilizie
(di cui restano numerose testimonianze a San Gimignano). A partire dal Trecento
si ebbe spesso la
t. angolare cilindrica più alta del coronamento
della cortina (castelli di Milano e di Bracciano). Significativa fu l'evoluzione
del
mastio, che rappresentò per un certo periodo la
t.
principale del castello: esso, a partire dal XII sec., in virtù delle
trasformazioni apportate dai Normanni, acquistò una struttura sempre
più complessa, fino a divenire quasi un palazzo fortificato. Grande
importanza ebbe, nel determinare le fortune della
t., l'apporto
dell'ingegneria araba, grazie alla quale essa, arricchita di vari elementi
tecnici (beccatelli, bertesche, caditoie, scarpate), riguadagnò la
funzione di struttura principale nella protezione muraria. Le piante delle
t. presentavano una certa varietà: si hanno, infatti,
t.
pentagonali, a nove lati, a sedici lati. La diffusione delle armi da fuoco
comportò l'abbassamento delle
t. al livello delle cortine. Vari
furono i luoghi che si avvalsero delle
t. a scopo difensivo: dai ponti
alle porte civiche, dai conventi agli ospedali; numerose, poi, furono le
funzioni assolte dalle
t. nei castelli europei. La
t. venne anche
impiegata, fino a tutto il Cinquecento, per difendere le coste dalle incursioni
piratesche. A partire dal XVIII sec., e ancor più dal XIX sec., cessarono
le funzioni difensive e militari della
t.; il suo impiego fu, quindi,
unicamente, di tipo monumentale, decorativo, industriale, cui si aggiunse
l'utilizzo come faro o come osservatorio astronomico. Tra le
t. a
struttura metallica edificate nell'Ottocento, famosissima è la
t.
costruita a Parigi da G. Eiffel, nel 1889 (raggiunge i 300 m). Durante il
Fascismo ci fu una ripresa della simbologia della
t. (
t. littoria)
a scopi propagandistici. La struttura a
t. compare attualmente nei
grattacieli e in certi palazzi residenziali multipiani, detti
case a t.
Tra le
t. edificate nel XX sec. ricordiamo, in Italia, la
T.
Velasca di Milano (1958). • Astron. -
T. solare: telescopio di
grandi dimensioni, solitamente a struttura verticale, utilizzato nelle
osservazioni solari. Telescopi di questo genere, per consentire un'analisi
minuziosa della fotosfera solare, devono avere grandissima lunghezza focale.
Essi vengono rigidamente fissati al suolo; un sistema di specchi piani
(celostato o eliostato), inseguendo il Sole nel suo moto diurno, consente la
trasmissione della luce solare alla lente d'ingresso. Grande importanza ha il
sito del telescopio; è necessario, infatti, che la turbolenza sia
limitata al massimo, in particolare negli strati più bassi
dell'atmosfera. Tra le
t. solari presenti in Italia citiamo quella di
Monte Mario (34 m) a Roma. ║
T. per missili o
t. di
servizio: struttura metallica, per lo più a traliccio, affiancata al
missile nella fase di preparazione del lancio e da esso allontanata
immediatamente prima del lancio stesso; consente il montaggio del missile, il
rifornimento dei propellenti e il controllo del funzionamento delle
apparecchiature. ║
T. o
rampa di lancio:
V. RAMPA. • Ind. estratt. -
T.
d'estrazione: nella collocazione di pozzi petroliferi, costruzione a
traliccio, di altezza variabile tra 20 e 60 m, e portata compresa tra 100 e 400
t, avente la funzione di ancorare le taglie necessarie per manovrare le aste di
perforazione e sollevare le tubazioni. Nelle miniere, la
t. d'estrazione
è una costruzione d'acciaio o di cemento armato che in certi casi
può raggiungere e superare i 40 m d'altezza; è collocata sopra i
pozzi per sostenere i prolungamenti delle guide delle gabbie, per contrastare lo
sforzo di trazione esercitato dalle macchine sulle funi, per fornire appoggio
alle molette su cui vengono rinviate le funi stesse. • Fis. -
T.
antigravitazionale: impianto formato da un tubo verticale, che può
superare i 50 m, contenuto in un edificio a
t., utilizzato per
esperimenti di caduta libera nel vuoto; un sistema elastico garantisce
l'integrità della capsula (che contiene gli apparecchi di misura e per la
ripresa filmata), frenandone la caduta in basso. • Giochi - Negli scacchi,
pezzo a forma di
t. A ogni giocatore vengono assegnate due
t.,
schierate, all'inizio dell'incontro, nelle case d'angolo della scacchiera. La
t. ha possibilità di muoversi in verticale e orizzontale, senza
alcun limite. Considerato il pedone = 1, la
t., che è un pezzo
maggiore, ha valore 5. L'importanza della
t., data la sua libertà
di movimento, aumenta a mano a mano che pezzi e pedoni scompaiono dalla
scacchiera. Una particolare mossa simultanea della
t. e del re è
l'
arrocco (V.). • Imp. -
T. di
raffreddamento: apparecchiatura utilizzata per raffreddare, mediante una
parziale evaporazione in una corrente d'aria, l'acqua impiegata in precedenza
per la refrigerazione di impianti vari (per esempio, centrali termoelettriche).
║
T. di scarico: incastellatura metallica, mobile o fissa, di
grandi dimensioni, per lo più dotata di impianto di scarico pneumatico,
utilizzata per lo scarico di materiali polverulenti o granulari dalle navi.
• Mil. -
T. di comando: nella Marina militare, struttura corazzata
chiusa, fissa o girevole, che può avere forma cilindrica o poligonale, in
cui vengono ospitati e protetti il personale e gli organi di comando, le
artiglierie, la direzione del tiro. ║
T. di guardia o
di
segnalazione:
t. isolata, eretta in luoghi elevati o lungo le coste,
allo scopo di rilevare e segnalare il transito o lo sbarco di forze avversarie.
║
T. mobile d'assedio: incastellatura di legno a più piani,
utilizzata nell'antichità e nel Medioevo per facilitare alle forze
assedianti il raggiungimento della sommità delle mura. ║
T. di
lancio o
t. di addestramento o
di esercitazione: struttura
metallica di notevole altezza utilizzata per il primo addestramento dei
paracadutisti. • Sport - Nell'alpinismo, cima rocciosa dalle pareti quasi
verticali che svetta ripida e isolata. ║ Nella pallacanestro, il giocatore
più alto di una squadra. ║ Nel calcio, l'espressione
fare la
t. indica il passaggio della palla di testa a un compagno che si trova in
una posizione favorevole per tirare in porta.
Torre mudéjar a Tauste, presso Saragozza
Tarragona: la torre del Arquebisbe