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Tonnara.

Impianto per la pesca del tonno. Il metodo di pesca tramite t. è stato il più diffuso fino agli ultimi decenni del XX sec., quando venne in parte soppiantato dall'utilizzo di appositi navigli da pesca (V. TONNO, pesca del tonno). La t. è costituita da un complesso di robuste reti (isola) poste in alto mare, mantenute in posizione verticale da galleggianti e pesi, e tenute nell'area stabilita per mezzo di tiranti fissati al fondo da ancore; queste reti, dette camere, sono intercomunicanti in una sola direzione. L'isola è posta perpendicolarmente a una rete (pedale) a cui è collegata. Il pedale è lungo anche qualche chilometro: parte dalla riva spingendosi in alto mare, al fine di interrompere la corsa dei tonni e indirizzarla verso l'isola; i tonni penetrano quindi nell'isola giungendo nella camera terminale (camera della morte), provvista di fondo che, sollevato al momento opportuno, permette ai pescatori (tonnarotti), montati su particolari imbarcazioni, l'uccisione (mattanza) del pesce. La mattanza viene effettuata con arpioni uncinati. Si distinguono t. di corsa o di arrivo, con cui si catturano i tonni che all'epoca della riproduzione (maggio-giugno) si avvicinano alla costa in branchi; t. di ritorno, raggiunte da tonni isolati alla fine dell'estate; t. volanti, con cui si catturano branchi di tonni che nuotano in fondali non troppo profondi.