Bioch. - Principale ormone tiroideo, detto anche
tetraiodotironina (T
4), prodotto a partire dall'amminoacido tirosina,
presente nella tireoglobulina, e dallo iodio libero derivante dalla
perossidazione degli ioni ioduro circolanti nel sangue. Nel tessuto sanguigno la
t., di formula C
15H
11O
4NI
4,
è presente in forma levogira e si trova in parte libera e in parte legata
a glicoproteine di trasporto. La sua attività principale è la
stimolazione del metabolismo basale di tutte le cellule, che si traduce in
un'accelerazione delle ossidazioni intracellulari di proteine, carboidrati e
lipidi. Essa inoltre influenza in maniera sostanziale la crescita e lo sviluppo
fisico e mentale dell'organismo, il ricambio idrico, la maturazione delle gonadi
e i centri nervosi. La
t., inoltre, stimola la circolazione sanguigna
provocando un aumento della gettata e della frequenza cardiaca, della massa
sanguigna circolante e della velocità di circolo. La concentrazione e
l'attività di questo ormone sono regolate dall'ipotalamo e dall'ipofisi,
in particolare dall'ormone tireotropo ipofisario, e sono sotto controllo
nervoso. Una secrezione insufficiente dell'ormone, come quella indotta
dall'ipotiroidismo, causa un rallentamento dei processi metabolici, della
circolazione sanguigna, dello sviluppo psichico e somatico e la diminuzione
dello iodio ormonale nel sangue. D'altro canto, una secrezione eccessiva
dell'ormone, come accade in caso di ipertiroidismo o in presenza del morbo di
Basedow, può indurre tachicardia, tremore, aumento della temperatura
corporea, perdita di peso accompagnata da un aumento delle scorie azotate nelle
urine, incremento dell'eliminazione di vapore acqueo dalla cute e dai polmoni e
riduzione delle scorte epatiche di glicogeno.