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Tirolo.

Bundesland (12.647 kmq; 661.901 ab.) dell'Austria, compreso tra le Alpi Atesine a Sud, le Alpi Bavaresi a Nord, il Vorarlberg a Ovest e il Salisburghese e la Carinzia a Est e confinante con Svizzera, Germania e Italia. Capitale: Innsbruck. Centri principali: Villach, Lienz, Kufstein. La maggior parte della popolazione, in aumento negli ultimi decenni, è distribuita nelle campagne e vive in prevalenza nei caratteristici masi, oppure in villaggi, soprattutto nella parte più alta della valle dell'Inn. Da sempre importante regione di passaggio tra Italia e Germania e tra Svizzera e media valle del Danubio, il T. è oggi attraversato da arterie stradali e ferroviarie di importanza internazionale. • Geogr. - Il T., il cui territorio è in tutta la sua estensione montuoso, si estende nella media valle dell'Inn e comprende a Nord-Ovest l'alta valle del Lech, a Nord-Est la valle del Leuk, a Sud-Est l'alta valle della Drava. Il fiume principale è l'Inn, nel cui bacino idrografico confluisce la quasi totalità dei corsi d'acqua della regione. Il clima risulta relativamente mitigato dalla presenza delle alte catene montuose, che proteggono le vallate dai venti freddi provenienti da Nord: in estate si raggiungono, soprattutto nei fondovalle, temperature discretamente elevate, mentre gli inverni non sono molto freddi. Le precipitazioni, relativamente scarse nei fondovalle, sono molto più abbondanti sui rilievi, dove tuttavia cadono soprattutto in estate; in inverno esse hanno carattere prevalentemente nevoso. • Econ. - L'economia del T. ha la sua risorsa principale nel turismo, grazie alla bellezza dei paesaggi e alla presenza di numerosi centri rinomati anche a livello internazionale, quali Kitzbühel, Kufstein, Innsbruck. L'agricoltura, sviluppata nei fondovalle più estesi e sulle pendici esposte a Sud, fornisce frumento, mais, segale, patate e frutta; una discreta estensione hanno inoltre i pascoli e i boschi, dai quali si ricava legname per la lavorazione della carta e per la produzione della cellulosa. Nel sottosuolo è presente in abbondanza il salgemma. Il T. è inoltre sede di industrie tessili, alimentari e meccaniche, accentrate in prevalenza presso le città di Innsbruck, Landeck e Kufstein. • St. - Per la sua importanza come regione di transito, il T. fu sede di insediamenti fin dalla più remota antichità. Alla fine del I sec. a.C. fu occupato dai Romani in seguito alla campagna condotta da Druso, vittorioso sui Breoni e sui Genauni, e compreso nella provincia della Rezia. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente la sovranità fu esercitata da Bisanzio fino al 568; solo dopo la conquista da parte dei Longobardi il T. fu diviso in due regioni amministrativamente e politicamente distinte, delimitate dalla catena alpina, a Sud della quale fu creato il ducato di Trento, mentre a Nord fu posto il dominio dei Baiuvari. L'unità della regione fu temporaneamente ripristinata da Carlo Magno, dopo il quale essa dovette subire altri frazionamenti; tuttavia, nel corso dell'XI sec. una relativa stabilità fu garantita dalla creazione dei vescovati di Trento e di Bressanone come feudi diretti dell'Impero; essi, infatti, gradualmente assorbirono i numerosi domini feudali a Sud del Brennero, concedendoli a loro volta in feudo. Fra i vassalli dei vescovi di Trento e di Bressanone assunsero grande potenza i conti di T., che presero nome dal castello eretto presso Merano: signori nel XII sec. della Val Venosta e di Bolzano, essi estesero il loro controllo a numerose altre contee, sia al di qua sia al di là delle Alpi. Nel XIII sec. Mainardo II, conte di T. e di Gorizia, duca di Carinzia e principe dell'Impero dal 1286, spartì con il fratello Alberto II i domini ereditari, assegnando ai propri successori il T. e lasciando la contea di Gorizia (allora comprendente anche la Val Pusteria) al fratello, ma assicurò una relativa integrità territoriale stabilendo che in caso di estinzione di uno dei due rami i domini di questo sarebbero stati riuniti sotto il controllo del ramo superstite. In seguito, conteso tra i Wittelsbach e gli Asburgo, il T. passò sotto il dominio di questi ultimi nel 1363, con Rodolfo IV d'Austria. Le vicende della regione seguirono da allora la sorte dell'Impero asburgico; il territorio tirolese aumentò considerevolmente, con l'annessione della Val Pusteria, di Kitzbühel, del Cadore, e all'inizio dell'Ottocento i vescovati di Trento e di Bressanone furono secolarizzati e attribuiti agli Asburgo. Diviso tra Regno d'Italia, Baviera e Impero francese in seguito alla Pace di Bratislava (1805) e alla Pace di Vienna (1809), il T. fu ricostituito nei suoi confini con il Congresso di Vienna (1815). Alla fine della prima guerra mondiale parte della regione, corrispondente all'Alto Adige e al Trentino, fu assegnata all'Italia con il Trattato di San Germano (1919).
La contea del Tirolo tra il XIII e il XIV sec.