Di persona o cosa che in una serie o successione occupa
il posto che corrisponde al numero tre:
il t. della fila. ║
Aggettivo numerale ordinale; è scritto in cifre romane (
III) o
arabe (
3°). ║ Aggiunto al nome di sovrani o di pontefici,
indica l'ordine della successione (in numeri romani):
Napoleone III.
║ Ciascuna delle tre parti in cui è diviso un intero. ║
Costituito di tre unità. ║
T. ordine: associazione religiosa
di terziari (V. TERZIARIO). ║
T.
età: con riferimento alla vita di un uomo, l'età che va dai 60
anni in poi. ║
T. rete o
t. canale: nelle trasmissioni
televisive italiane corrisponde a una delle frequenze RAI. ║ Spesso al
plurale, chi non è parte di un contratto, di un rapporto, specie
giuridico. • Giorn. -
T. pagina: nei quotidiani, la pagina di
solito riservata ad articoli di letteratura e varietà culturali (in
origine era la pagina numero tre, ora può essere anche una pagina
successiva, pur conservando sempre la stessa denominazione). • Mus. -
T. posizione: posizione specifica della mano sinistra nel violino e in
altri strumenti a corda. • Ling. -
T. caso: il dativo nella
declinazione latina. • St. -
T. Stato: in Francia, durante
l'
ancien régime, la parte della società costituita dalla
borghesia. Il 17 giugno 1789, all'inizio della Rivoluzione francese, il
t. Stato, consapevole di rappresentare la stragrande maggioranza della
Nazione, si proclamò Assemblea nazionale
(V. anche RIVOLUZIONE
FRANCESE). L'espressione finì per designare anche la borghesia di
altre Nazioni in epoca prerivoluzionaria. ║
T. Repubblica:
quella instaurata in Francia dal 1870 al 1940. ║
T. Italia:
l'Italia nuova del Risorgimento, contrapposta a quella antica e medioevale.
║
T. Reich: espressione usata dai nazionalsocialisti per designare
il regime di A. Hitler. ║
T. forza: espressione giornalistica
coniata tra il 1948 e il 1953 in Italia per designare un'alternativa laica,
progressista e liberale che avrebbe dovuto contrapporsi ai blocchi cattolico e
comunista, raccogliendo le simpatie delle forze liberali, repubblicane e
socialdemocratiche del Paese. • Dir. - Qualunque persona diversa dal
soggetto che agisce. ║
T. disponibile: la quota dell'eredità
di cui il testatore poteva disporre liberamente. ║
T. residuo:
nella riforma fondiaria, il
t. dei terreni soggetto a esproprio che il
proprietario può conservare impegnandosi ad apportarvi opere di
trasformazione e di miglioramento. • Mat. -
T. parte: ciascuna
delle tre parti uguali in cui sia diviso l'intero. ║
T. medio: in
geometria, la parte intermedia di un segmento diviso in tre parti. • Mil.
- Nella fanteria del Rinascimento, corpo di 3.000 uomini costituito da
più compagnie, al comando di un maestro di campo; corrisponde all'odierno
reggimento. • Zool. -
T. palpebra: sinonimo di membrana nittitante,
comune a molte specie di animali, quali i gatti. • Filos. -
Principio
del t. escluso o
del medio escluso: uno dei tre principi fondamentali
della logica aristotelica, insieme con il principio d'identità e quello
di non contraddizione. Date due affermazioni con uguale soggetto e uguale
predicato ma contenenti una un giudizio positivo e uno negativo, questi non
possono essere contemporaneamente veri o falsi, ma è necessario che uno
di essi sia vero e l'altro falso, e che la falsità di uno implichi la
verità dell'altro senza che esista una "via di mezzo", una
t. verità possibile. In questo senso il principio del
t.
escluso costituisce un corollario del principio di non contraddizione, secondo
cui nulla può essere e insieme non essere. Nella logica matematica tale
principio viene utilizzato nelle dimostrazioni per assurdo. ║
Argomento
del t. uomo: argomentazione sofistica introdotta da Polisseno
(V.). • Sport -
T. grado:
nell'alpinismo una delle misure di difficoltà per classificare le
ascensioni. • Econ. -
T. settore: espressione mutuata dai Paesi di
tradizione anglosassone per indicare imprese e organizzazioni che non
distribuiscono profitti (
no profit). ║
T. mondo:
concetto geopolitico attualmente utilizzato per indicare tutti i Paesi
dell'Asia (eccetto la Cina e il Giappone), l'intera Africa (tranne il Sudafrica)
e l'America Latina. L'espressione venne coniata alla vigilia della conferenza di
Bandung del 1955 per indicare i Paesi di Asia, Africa e America Latina che
avevano di recente raggiunto l'indipendenza, oppure in affrancamento dalla
soggezione coloniale, e che si definivano "non allineati" alle due
superpotenze e ai rispettivi blocchi. In seguito l'espressione acquisì un
significato eminentemente economico e venne utilizzata per indicare i Paesi
sottosviluppati, caratterizzati da un basso prodotto interno lordo, un'elevata
crescita demografica e una struttura produttiva strettamente dipendente dai
capitali e dalle tecnologie dei Paesi industrializzati.