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Tennis.

Voce inglese, der. del francese tenez: tenete, usata dal giocatore che iniziava il gioco per avvertire l'avversario dell'imminente lancio della palla. • Sport - Gioco con racchetta e palla che si disputa tra due o tra quattro giocatori su un campo rettangolare diviso a metà da una rete. ║ Le regole e la tecnica: le gare di t., che possono essere di singolare maschile e femminile, di doppio maschile, femminile e misto, si disputano su un campo rettangolare, lungo 23,77 m e largo 8,23 m per il singolare e 10,97 m per il doppio, che è diviso da una rete alta 1,06 m ai lati e 0,914 m al centro. Entrambe le metà del campo sono tagliate dalla cosiddetta linea del servizio, parallela alla rete e distante da essa 6,40 m, che delimita l'area entro cui la palla di battuta deve rimbalzare. La palla da t. è di gomma, vuota all'interno e coperta da un panno; il suo diametro varia da 6,35 a 6,67 cm e la sua massa da 56,70 a 58,50 g. I campi da t. si suddividono in base al materiale con cui sono costruiti. Le superfici maggiormente usate sono la terra battuta, il cemento, l'erba, l'asfalto; sempre più frequente è l'uso di tappeti sintetici su cui si disputano i tornei al coperto (indoor). Tra le diverse superfici sussistono notevoli differenze tecniche, soprattutto in riferimento al rimbalzo della palla e, di conseguenza, alla velocità del gioco che è minima sulla terra battuta e massima su fondi erbosi; la velocità di palla è solitamente molto elevata anche sulle superfici sintetiche. Il t. consiste nel rinviare la palla nella metà del campo avversaria, facendola passare al di sopra della rete. La palla può essere colpita unicamente con la racchetta, al volo o dopo il primo rimbalzo. Il colpo iniziale, detto servizio (service) o battuta, deve essere effettuato collocandosi dietro la propria linea di fondo e mandando la palla nel rettangolo di servizio diagonalmente opposto. Il battitore, qualora sbagli il primo servizio, ha a disposizione un'ulteriore battuta; nel caso la palla colpisca il filo che tende la rete (net) e cada nel campo avversario, il giocatore potrà ripetere il colpo. I colpi fondamentali del t., oltre al servizio, sono il dritto (drive), il rovescio (backhand), la schiacciata (smash), il pallonetto (lob), la smorzata (drop shot), il passante (passing shot). Tutti i colpi, con l'eccezione del servizio, possono essere giocati al volo (volée); possono inoltre essere liftati, quando la palla viene colpita dal basso all'alto, imprimendole una rotazione in avanti, o tagliati (sliced), quando la palla viene colpita dall'alto verso il basso, imprimendole una rotazione all'indietro. Un incontro di t. si può giocare al meglio dei tre set (se ne devono vincere due), o al meglio dei cinque (se ne devono vincere tre); si disputano sempre al meglio dei tre set le gare femminili (ad eccezione della finale del Master, che si gioca al meglio dei cinque) e quelle miste. Si aggiudica una partita (set) il giocatore o la coppia che vince sei giochi (games) con almeno due di vantaggio sull'avversario oppure con il sistema del tie-break (V.). Ogni gioco è suddiviso in base alla seguente successione: 15 - 30 - 40 - gioco; se i giocatori arrivano sul 40 pari, si aggiudicherà il game il giocatore che riuscirà a realizzare due punti (vantaggi) consecutivi. Il giocatore perde il punto qualora non riesca a ribattere la palla prima del secondo rimbalzo consecutivo, qualora sbagli due volte consecutive il servizio (doppio fallo), qualora la palla cada al di fuori del campo di gioco avversario o non oltrepassi la rete o venga colpita più di una volta con la racchetta, ecc. Nelle competizioni ufficiali la direzione della gara è affidata a un arbitro coadiuvato dai giudici di linea. ║ I tornei di t.: il torneo di t. più prestigioso rimane quello di Wimbledon, che si disputa su superficie erbosa. Altre manifestazioni tennistiche di notevole rilievo sono i campionati internazionali di Francia, che si giocano su terra battuta, nell'impianto del Roland Garros a Parigi, quelli degli Stati Uniti d'America che, tenutisi fino al 1977 a Forest Hills, si sono trasferiti dal 1978 a Flushing Meadow, e quelli di Australia, che attualmente si disputano a Melbourne. In gergo tennistico si parla di grande slam (V. SLAM) quando un giocatore riesce nella difficile impresa di vincere questi quattro tornei nella medesima stagione. ║ La Coppa Davis (V. COPPA) viene considerato il più antico campionato del mondo a squadre. Nata nel 1900 per iniziativa dello statunitense Dwight Filley Davis, originariamente consisteva in una sfida tra Statunitensi e Inglesi; nel 1904 vennero ammesse anche Belgio e Francia. È passata alla storia la vittoria ottenuta nel 1927 dai francesi H. Cochet, R. Lacoste, J. Borotra e T. Brugnon, ribattezzati "moschettieri", che, riuscendo per la prima volta a battere gli Stati Uniti in Coppa Davis, portarono il celebre trofeo (chiamato comunemente "insalatiera") in Europa. L'Italia si è aggiudicata la competizione nel 1976 con A. Panatta, P. Bertolucci, C. Barazzutti e A. Zugarelli, sconfiggendo in finale il Cile. Il corrispettivo femminile della Coppa Davis è la Coppa della Federazione internazionale (Federation Cup), istituita nel 1963. • Encicl. - Il t. ebbe origine dall'antico jeu de paume francese, a sua volta derivato da giochi greci e romani, che presentava analogie con la pallacorda, gioco assai popolare in Italia, già teorizzato da Antonio Scaino da Salò nel suo Trattato del gioco della palla (1555). Introdotto in Inghilterra, dove assunse inizialmente il nome di sphairistike, il gioco del t. venne lanciato nel 1873 dal maggiore inglese W.C. Wingfield, al quale viene erroneamente attribuita la paternità del t. moderno (in realtà il gioco era noto e praticato già da anni in alcuni giardini inglesi). Lo sphairistike, che si giocava su un campo a forma di doppio trapezio e con una rete alta più di 2 m, dal 1877 fu rimpiazzato dal lawn t. (t. sul prato) che aveva regole simili a quelle attuali. Nel 1877 si disputò il primo torneo di Wimbledon, che fu organizzato dall'All England Croquet and Lawn Tennis Club, circolo fondato nel 1869 nei sobborghi di Londra. In Italia il primo circolo tennistico venne costituito a Bordighera nel 1878 per iniziativa di alcuni turisti inglesi, mentre il primo torneo si svolse nel 1895. Nello stesso anno nacque l'Associazione Italiana di Lawn Tennis, divenuta attualmente Federazione Italiana Tennis (FIT), alle dipendenze del CONI. Le federazioni nazionali di tutti i Paesi del mondo aderiscono all'ITF (International Tennis Federation), l'organo deputato all'organizzazione internazionale del t., fondato nel 1913 con sede a Londra. I giocatori professionisti, avendo contratti privati, non sottostanno alle federazioni nazionali. Un cambiamento fondamentale nell'organizzazione del t. si è verificato nel 1968, allorquando la Federazione internazionale ha riconosciuto il professionismo, consentendo l'introduzione dei tornei open, aperti cioè sia a dilettanti sia a professionisti (dal 1973 anche in Coppa Davis sono stati ammessi i professionisti). L'avvento dell'era open, che ha permesso al t. di riconquistare una certa credibilità (fino ad allora, infatti, i professionisti potevano prendere parte a tornei riservati esclusivamente a loro), ha determinato uno sviluppo straordinario dell'attività tennistica ad alto livello, con relativo incremento della diffusione e della popolarità di uno sport in cui le ricchezze distribuite sotto forma di ingaggi, premi e contratti pubblicitari sono diventate enormi. Dal 1989 il potere gestionale e organizzativo dell'ITF è andato scemando a favore delle due associazioni dei giocatori (ATP, Association Tennis Professional) e delle giocatrici (WTA, Women's Tennis Association) che si sono notevolmente rafforzate. A tale proposito, per esempio, la competizione denominata Master (V.), istituita nel 1970 dall'ITF, è passata sotto la gestione dell'ATP, assumendo la denominazione di ATP Tour world championship. Inoltre, il t. è stato riammesso nel programma ufficiale olimpico nel 1988 (Olimpiadi di Seoul), dopo esserne stato escluso nel 1924 a causa delle difficoltà di regolamentazione in materia di dilettantismo. • Abbigl. - Scarpe da t.: scarpe con la suola di gomma priva di tacco.
Ivan Lendl

"Sponsor e tennis" di Fausto Gardini