Trattamento termico eseguito su un materiale (metalli e
leghe, vetro, materie plastiche) per modificarne particolari caratteristiche
meccaniche. ║ Anche lo stato di durezza e resistenza acquisito dal
materiale mediante tale trattamento:
acciaio di buona t. ║ Fig. -
Modo d'essere, temperamento, insieme delle inclinazioni intellettuali e
psicologiche di una persona (
era una bella t. di studioso), accentuando
la caratteristica di resistenza psico-fisica (
un uomo di forte t.).
║ La qualità particolare del suono di una voce o di uno
strumento musicale; è sinonimo di
timbro
(V.). ║ Il taglio che si dava alla penna
d'oca onde renderla atta alla scrittura; il taglio, l'affilatura di coltelli e
affini:
la lama ha perso la t. • Metall. - Il trattamento
termico di
t. eseguito sugli acciai, cioè su leghe ferro-carbonio,
consiste in un riscaldamento a temperatura conveniente (inferiore a quella di
fusione del metallo considerato) e successivo raffreddamento. Tale trattamento
ha lo scopo di ottenere stabili modificazioni della struttura cristallina degli
acciai, tali da garantire un elevato incremento della durezza, un aumento della
resistenza a trazione e del limite di elasticità. Effetti analoghi si
hanno nelle ghise e nelle leghe leggere; nelle leghe di rame, al contrario, si
manifesta una diminuzione della durezza, per cui in questo caso si parla, sia
pure impropriamente, di
t. negativa. Nel trattamento di
t. la fase
del riscaldamento viene effettuata in appositi forni. L'acciaio viene riscaldato
a una temperatura ottimale, che dipende dal tenore di carbonio presente
nell'acciaio e per un periodo di tempo sufficiente a provocare nella struttura
cristallina la completa trasformazione in
austenite. Il valore della
velocità di riscaldamento viene fissato in ragione delle dimensioni
trasversali del pezzo. L'
austenite così ottenuta viene
successivamente raffreddata, trasformandosi in strutture finali diverse a
seconda della velocità di raffreddamento: se la discesa della temperatura
è lenta, gli atomi di carbonio in eccesso escono facilmente dal reticolo
cristallino, mentre se il raffreddamento è molto rapido (cioè a
temperature molto più basse), gli atomi di carbonio in eccesso restano
inclusi nel reticolo, non avendo avuto il tempo necessario per uscirne. Questi
atomi immobilizzati producono notevoli distorsioni reticolari e tensioni interne
che impediscono il mutuo scorrimento dei cristalli: ciò spiega l'aumento
di durezza e di resistenza a trazione del materiale. La temperatura alla quale
avviene la trasformazione completa dell'austenite in
martensite è
detta
temperatura critica di t. La corrispondente
velocità
critica di raffreddamento è la più bassa velocità di
raffreddamento dell'acciaio con la quale è possibile ottenere la
martensite; essa è, grosso modo, inversamente proporzionale al
contenuto di carbonio dell'acciaio. Una velocità di
t. ridotta
comporta numerosi vantaggi pratici, come per esempio, minori distorsioni e minor
rischio di formazione di cricche. Con velocità di raffreddamento
decrescenti si ottengono, nell'ordine,
sorbite,
troostite e
bainite, ovvero strutture diverse dall'austenite, dette
di
transizione. Nella fase di raffreddamento, si utilizzano fluidi refrigeranti
diversi, quali acqua, soluzioni saline, olio minerale o sali fusi, a seconda
della maggiore o minore velocità di raffreddamento richiesta. La scelta
della temperatura ottimale del refrigerante è fondamentale ai fini
dell'ottenimento del tipo o grado desiderato di
t.; a tale scopo vengono
utilizzate le cosiddette
curve di Bain, o a
S (per la loro forma),
o
TTT (temperatura, tempo, trasformazione), ricavate sperimentalmente per
ogni tipo di acciaio. La
t. è sempre seguita dal procedimento di
rinvenimento; l'insieme dei due trattamenti termici è detto
bonifica. ║
T. isotermica o
bainitica: è
caratterizzata da un raffreddamento meno rapido che nella
t. ordinaria,
tale da ottenere una struttura finale mista di
bainite e
martensite, sufficientemente dura ma meno fragile. ║
T.
termale o
in due tempi: è eseguita con lo scopo di ottenere
una struttura martensitica esente da screpolature; consiste nel sottoporre
l'acciaio a due bagni refrigeranti, il primo mantenuto a temperatura superiore a
quella della formazione della martensite, il secondo più blando. ║
T. dolce: è eseguita per ottenere una struttura finale mista di
perlite e
troostite, quindi un acciaio con durezza limitata; si
procede a un processo di austenitizzazione parziale concluso in un bagno d'olio.
║
T. superficiale o
differenziale: limita la modificazione
strutturale alla superficie del pezzo (profondità di
t. di circa
4-5 mm) lasciando inalterata la struttura interna. Il riscaldamento viene
effettuato con un cannello ossiacetilenico oppure per mezzo di correnti
indotte.