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Televisione.

Sistema di telecomunicazione per la trasmissione immediata a distanza di immagini fisse o in movimento, per mezzo di un radiocollegamento o di un collegamento tramite cavo coassiale. Tale trasmissione è realizzata per mezzo di un'apparecchiatura di ripresa, o trasmittente (la telecamera), che trasforma l'immagine da trasmettere in un segnale elettrico mediante un procedimento di scomposizione (analisi) dell'immagine stessa in un grandissimo numero di elementi (pixel, V.), i quali, opportunamente amplificati e trasformati, vengono trasmessi all'apparecchiatura di ricezione, o ricevente (il televisore), per essere riconvertiti, con procedimento inverso (sintesi), in un'immagine, simile a quella originale, costituita da elementi di luminosità variabile (nella t. in bianco e nero) o da terne di punti di diverso colore (nella t. a colori).
Il principio di funzionamento della televisione

T. radioelettrica o radiotelevisione: la t. realizzata tramite un radiocollegamento. ║ T. circolare: diffusione via cavo o via radio di programmi audiovisivi a un numero elevato di utenti. ║ T. a circuito chiuso: trasmissione, tramite cavo coassiale o ponte radio, di immagini da un posto trasmittente a uno o pochi posti riceventi. Viene ampiamente utilizzata nell'industria, nelle esplorazioni sottomarine e sotterranee, negli impianti di sorveglianza, ecc. ║ T. ad alta definizione o ad alta risoluzione: sistema in cui la qualità (definizione) delle immagini trasmesse è notevolmente elevata grazie all'utilizzo di un numero di pixel quattro volte maggiore a quello dei sistemi tradizionali. ║ T. a basso livello di luce: sistema televisivo a circuito chiuso che, essendo dotato di grandissima sensibilità, consente la visione delle immagini anche in ambienti bui; viene usato soprattutto in campo militare. ║ T. a raggi infrarossi: sistema televisivo, solitamente a circuito chiuso, che, grazie all'utilizzo di una telecamera sensibile alle radiazioni infrarosse, offre immagini termografiche degli oggetti. Viene usato in campo militare, scientifico e tecnico. ║ T. via cavo o su cavo: sistema televisivo che trasmette il segnale di un'emittente per mezzo di cavi coassiali o, più recentemente, di fibre ottiche. Il segnale trasmesso via cavo non è soggetto alle interferenze e ai disturbi che caratterizzano le trasmissioni via etere. La t. via cavo, assai diffusa negli Stati Uniti, dove i primi esperimenti risalgono alla fine degli anni Quaranta, è stata utilizzata in Italia dalle prime reti televisive private (TeleBiella e TeleMilanocavo); d'altro canto la liberalizzazione dell'etere (1976), nonché gli alti costi e la lunghezza dei tempi di cablatura del territorio nazionale, hanno spinto le emittenti locali a optare per la trasmissione via etere. Con l'avvento della tecnologia digitale si è notevolmente accresciuta la capacità di trasporto del segnale da parte del cavo, rendendo possibile la nascita delle pay per view (V.) e della t. interattiva (V. OLTRE). ║ T. via satellite: sistema di trasmissione televisiva intercontinentale che si basa sull'utilizzo di satelliti artificiali in orbita geostazionaria, dotati di un'apparecchiatura di bordo (transponder: ripetitore o traspositore) che è predisposta a ricevere dalla stazione di terra i segnali digitali, i quali, opportunamente elaborati, vengono ritrasmessi verso la Terra. ║ T. interattiva: tipo di t., nata con l'avvento delle nuove tecnologie informatiche e digitali, in cui l'utente ha la possibilità di partecipare attivamente nella fruizione dei programmi, scegliendo, per esempio, l'orario in cui desidera assistere a un particolare programma, o il punto di vista da cui osservare un evento sportivo (per esempio, può seguire una gara di Formula 1 attraverso la telecamera collocata in una certa tribuna o nell'auto di un determinato pilota). ║ Prospettive del servizio televisivo: la tendenza alla segmentazione dell'utenza (narrow casting) ha indotto l'imprenditoria televisiva a ricercare strade nuove per soddisfare le specifiche esigenze dell'utenza. Sono così nate le pay TV (V.) e i sistemi di pay per view (V.) e video on demand (V.), resi possibili dall'impiego sempre più massiccio di reti via cavo e sistemi via satellite, che vanno nel senso di una ricerca sempre maggiore dell'interattività. ║ Il termine t. viene usato al posto del più corretto reti televisive nei seguenti casi: per indicare l'organizzazione tecnica e artistica che cura la realizzazione e la trasmissione dei programmi televisivi; con riferimento alla stazione trasmittente; nelle locuzioni t. private (quelle gestite dai privati), in contrapposizione con le t. di Stato. ║ Nel gergo familiare, televisore.