Isola (378,8 kmq; 13.000 ab.) della Grecia, situata nel
Mar Egeo settentrionale, divisa dalla costa tracia dallo stretto di Taso, largo
6 km. Sul piano amministrativo, l'isola appartiene al nomo di Kavàlla.
Capoluogo: Taso, posto sulla costa settentrionale. • Geogr. - Dal punto di
vista morfologico
T., che ha una forma quasi circolare, si presenta
montuosa, raggiungendo la massima altezza nella parte centrale, con gli oltre
1.200 m del Monte Hypsàrion. • Econ. - Sul piano economico assumono
una certa importanza la coltivazione di viti e olivi, con la conseguente
produzione di vino e olio. Si segnalano anche l'allevamento di ovini e la pesca,
praticata lungo le coste. L'isola è, inoltre, meta di turismo. Lo zinco
estratto lungo le coste sud-occidentali rappresenta attualmente l'unica risorsa
mineraria di
T., che anticamente disponeva di abbondanti giacimenti d'oro
e d'argento. • St. -
T., abitata inizialmente da una popolazione di
stirpe tracia, venne colonizzata, nel VII sec. a.C., da Paro; alla guida dei
coloni era Telesicle, padre del poeta Archiloco. Quest'ultimo prese parte alle
lotte che opposero i coloni dell'isola ai Traci, in seguito alle quali i primi
riuscirono a occupare alcune città del continente. Cominciò
così per
T. un periodo di grande prosperità, destinato a
culminare nel VI sec. a.C.; la ricchezza dell'isola era determinata
principalmente dalle risorse boschive, dai giacimenti auriferi (a quelli locali
si aggiungevano quelli conquistati in continente) e dalle cave di marmo. Nel
corso delle guerre persiane,
T. fu conquistata da Mardonio (492 a.C.);
affrancatasi dal dominio persiano nel 478 a.C., si legò ad Atene, con
l'ingresso nella lega delio-attica. Ribellatasi ad Atene nel 465 a.C.,
T.
venne conquistata da Cimone (464 a.C.) e punita con l'imposizione di un tributo.
L'isola perse, inoltre, provvisoriamente i possedimenti della Pieria. Nel
periodo compreso tra il 405 e il 389 a.C. fu sotto il dominio di Sparta, cui
venne sottratta da Trasibulo; nel 375 a.C. aderì alla seconda lega navale
attica. Nel 340 a.C.
T., conquistata da Filippo II, passò sotto il
dominio macedone, destinato a durare fino al 196 a.C., quando venne conclusa la
pace tra Filippo V e i Romani. Sotto questi ultimi l'isola attraversò un
periodo di grande prosperità economica; dal III sec. l'esportazione di
vino e olio aveva assunto un ruolo centrale a fronte delle diminuite
disponibilità minerarie. Dal IV al XV sec.
T. fu sottoposta a un
lungo dominio bizantino, minacciato soltanto da qualche incursione slava e
araba, e interrotto da una breve parentesi di dominazione veneziana (1307-17).
T., concessa in feudo nel 1429, unitamente all'Isola di Lemno,
dall'imperatore Giovanni VIII Paleologo a una nobile famiglia genovese, cadde in
mano dei Turchi nel 1456, per rimanervi (fatto salvo un breve periodo di dominio
veneziano nel XV sec.) fino al 1912, quando passò alla Grecia. •
Archeol. - Le mura, che circondavano il porto dall'alto e correvano intorno
all'acropoli per circa 4 km, sono state parzialmente riportate alla luce dagli
scavi archeologici; esse, edificate per la prima volta nel VI sec. a.C., furono
più volte abbattute e ricostruite. Sono state individuate alcune porte
(di Parmenone, di Eracle, di Zeus) che si caratterizzano per i loro rilievi.
Oltre all'acropoli, sorgono lungo le mura il tempio di Apollo Pizio, il teatro
(la cui esistenza è attestata già dal V sec. a.C.), il piccolo
santuario rupestre di Pan. La città bassa, nei pressi del porto, ospita,
tra gli altri edifici, i templi di Poseidone (IV sec. a.C.), di Artemide e di
Dioniso, il santuario di Eracle (con un tempio più antico, verosimilmente
originario, e uno più recente, del V sec. a.C.), l'agorà
quadrangolare e porticata. All'interno di quest'ultima, si possono identificare
altri monumenti, tra cui il tempio di Zeus e il monumento dell'atleta Teogene.
Al III sec. d.C. risale un arco a tre fornici, eretto in onore di Caracalla. Il
locale museo custodisce reperti importanti, come iscrizioni, sculture arcaiche e
di epoca ellenistica e romana, monete e vasi.