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Tamburo.

Strumento musicale a percussione, formato da una cassa cilindrica in legno o in metallo, alle cui estremità sono fissate, mediante cordicelle, due membrane costituite da pelli di montone o da materiale plastico; il suono si produce percuotendo la membrana superiore con due bacchette di legno, mentre sulla membrana inferiore, di minor spessore, sono inserite due corde di budello che vibrano per simpatia. ║ Chi suona il t. in una banda, in un complesso musicale, in un'orchestra: primo t. ║ Fig. - Avere la pancia come un t.: dura e tesa. ║ Fig. - A t. battente: tra il rullo dei t., immediatamente, subito, con riferimento all'impiego del t. negli eserciti per dare il segnale delle varie operazioni di reparto. ║ Per estens. - Denominazione generica data a oggetti la cui forma cilindrica ricorda quella del t. • Mus. - T. basco: sinonimo di tamburello (V.). ║ T. di legno: quello in cui le pelli, utilizzate in genere per formare il piano di percussione del normale strumento, sono sostituite da due superfici di legno. ║ T. militare: tipo di t. sulla cui pelle inferiore sono applicate corde di metallo la cui vibrazione, causata dalla percussione della pelle superiore, produce un suono secco e incisivo. • Etn. - Il t. è uno degli strumenti musicali più diffusi tra le popolazioni. Gli aborigeni d'Australia, pur non conoscendo il t. vero e proprio, ne utilizzano un tipo rudimentale, costituito da una pelle di opossum tesa fra le cosce e percossa con le mani. Un altro prototipo semplice di t. ci è offerto da alcune tribù sud-americane, che usano stendere un pezzo di corteccia su una buca scavata nel terreno. Il t. nella forma a noi familiare è invece conosciuto dai popoli africani e melanesiani; costruito generalmente in legno o, più raramente, in terracotta, ha forma di recipiente, cilindrica, emisferica, o biconica (t. a clessidra). Su una o su entrambe le estremità viene tesa, con vari procedimenti (cucendola, inchiodandola, assicurandola con cavicchi, ecc.), la membrana; in particolare, nei t. magici siberiani e lapponi è fissata a un sottile cerchio di legno. Molto originali, tra i t. a clessidra, sono i tamburini tibetani, costituiti da due calotte craniche umane che si ricongiungono al vertice. Vanno inoltre ricordati i t. di bronzo, cilindrici e a clessidra, dell'Indocina e dell'Indonesia, e i t. di terracotta, a forma di coppa con piedini, semplici o abbinati, diffusi tra le popolazioni eneolitiche dell'Europa preistorica (Germania, Bucovina, ecc.). • Mil. - L'introduzione del t. in Europa fu opera degli Arabi: ampiamente diffuso tra gli eserciti francesi a partire dal XIV sec., veniva utilizzato singolarmente, in gruppo o insieme ad altri strumenti per segnare il tempo dell'incedere cadenzato delle truppe. Nel XIX sec. i t. furono resi più bassi e più sonori e affidati a tamburini (uno o due per ogni compagnia di fanteria). ║ T. maggiore: il graduato che è alla testa di una banda militare e dà a essa il ritmo alzando e abbassando una mazza di legno, esibendosi spesso in virtuosismi nel maneggio della mazza stessa. L'istituzione della carica di t. maggiore risale al XVII sec. ║ Nelle fortificazioni rinascimentali, la muraglia con feritoie detta anche barbacane, situata a scopo difensivo di fronte alla porta della fortezza. ║ T. difensivo: organo addizionale delle fortificazioni del XIX sec., elevato nelle vicinanze dei fronti di gola per il fiancheggiamento dei fossi; ordinato su uno o due piani, era impiegato per la difesa dell'imbocco delle opere con due mezze torri sporgenti (t. doppio) e per la difesa esterna vicina. ║ Ordine sul t.: ordine trasmesso con immediatezza. ║ Nelle pistole a ripetizione o a t., l'organo cilindrico in acciaio che contiene le cartucce e le conduce, una dopo l'altra, in corrispondenza della canna per lo sparo; la sua rotazione intorno a un asse parallelo alla canna è legata al movimento del percussore. ║ Caricatore a t.: il caricatore circolare dei moschetti automatici e dei fucili mitragliatori, capace di contenere un numero molto elevato di cartucce. ║ Alzo a t.: congegno graduato che si applica sulle artiglierie per puntare con maggiore precisione, e nel quale la gradazione è riportata su una superficie cilindrica. ║ Rocchetto utilizzato per avvolgere il cavo telefonico per le linee campali, allo scopo di facilitarne lo svolgimento. • Arch. - Ciascuno dei blocchi cilindrici e rastremati, talvolta decorati con scanalature, che costituiscono il fusto delle colonne non monolitiche. ║ La struttura su cui poggia esternamente la cupola; può avere forma cilindrica o prismatica, a seconda che la pianta della cupola sia circolare (ellittica) o poligonale. Nelle cupole romane, che ricoprono per lo più ambienti a pianta centrale semplice, il t. si identifica con le murature perimetrali di tali ambienti, e sorge dal piano di essi; nelle chiese medioevali, tardo-bizantine, romaniche e gotiche, in cui le cupole si innalzano al di sopra delle navate, il t. funge invece da raccordo, costruttivo e formale, tra gli elementi strutturali delle navate e quelli della cupola di coronamento. In questi casi, inoltre, può recare lungo il suo perimetro finestre di varia foggia, che costituiscono una sorgente luminosa spesso di grande effetto per l'intero ambiente. Esternamente il t. è rinforzato e decorato con contrafforti di forme molto varie (speroni murari, volute, elementi degli ordini classici, ecc.). • Mar. - La copertura superiore, a forma di mezzo cilindro, delle ruote propulsive. ║ T. dell'ancora: il blocco cilindrico attorno a cui si avvolge la catena dell'ancora. • Ind. tess. - Organo del telaio che comanda il movimento dei licci. • Elettr. - Avvolgimento a t.: in una macchina elettrica, il tipo di avvolgimento per rotori di forma cilindrica, in cui i conduttori vengono posti sulla superficie esterna e collegati tra di loro con connessioni frontali. • Trasp. - Freni a t.: freni dotati di ganasce e segmenti che agiscono sulla fascia interna del t. stesso; la spinta che allarga le ganasce contro il t. può essere provocata da dispositivi meccanici o elettromeccanici. I freni a t. sono utilizzati sugli autoveicoli e su alcuni mezzi ferroviari. • Tecn. - Denominazione generica di un organo di forma cilindrica o conica, con un diametro superiore alla sua lunghezza; può essere pieno o cavo, fisso o rotante, con la superficie esterna liscia o scanalata, e avere diverse applicazioni a seconda del tipo di macchina su cui è montato. ║ Organo cilindrico degli argani sul quale si avvolge la fune o la catena di trazione. ║ Nelle turbine a vapore, il corpo che porta le sedi per le palette. • Ind. estratt. - Macchina d'estrazione a t.: argano utilizzato specificamente per il trasporto delle gabbie o degli skip nei pozzi delle miniere; i t. possono essere cilindrici, conici o cilindro-conici. • Giorn. - T. di guerra: espressione usata per designare il preannuncio rumoroso di un conflitto incombente o anche di animati scontri politici o di altro genere. ║ L'annuncio vistoso (detto anche tamburone) che viene stampato verso la fine di ogni anno su quotidiani e periodici, riportando i prezzi degli abbonamenti per l'anno successivo; è così chiamato perché costituisce un modo di farsi pubblicità simile a quello di chi battesse la grancassa allo scopo di attirare gente. • Fotogr. - Il serbatoio di forma cilindrica in cui vengono introdotte le stampe impressionate e le soluzioni necessarie al loro trattamento; il lento movimento rotatorio impresso al t. per mezzo di un motorino elettrico o di un dispositivo manuale, fa sì che l'agente chimico agisca in maniera uniforme sull'intera superficie della stampa. • Zool. - Particolare razza di colombi, generalmente calzati e con un ciuffo sulla testa, così chiamati per il suono, simile al rullo di un t., che emettono nel periodo del corteggiamento. ║ Pesce t.: denominazione data a diversi pesci, appartenenti alla famiglia Scienidi e diffusi soprattutto nelle acque degli Oceani Atlantico e Indiano, che emettono un suono simile a quello di un t. • Archeol. - La cassetta chiusa a chiave e appesa o murata in luogo pubblico, in genere nelle chiese, nella quale a Firenze e in altre città di epoca comunale venivano introdotte, attraverso un'apposita fessura, denunce segrete contro cittadini accusati di qualche reato, che venivano poi esaminate dal magistrato il cui nome era riportato sulla cassetta stessa. • Arred. - Lo sportello scorrevole che nasconde gli scomparti dell'alzata di un mobile, specialmente di uno scrittoio; è costruito generalmente con sottili liste di legno, incollate su un supporto di tela e disposte orizzontalmente quando lo sportello scorre verso l'alto, verticalmente quando lo sportello, perpendicolare al piano dello scrittoio, scorre entro le pareti laterali del mobile. Questo genere di chiusura ebbe larga diffusione nella seconda metà del XVIII sec.
Tamburi africani e tamburo cinese