(dall'arabo
tamar hindī: dattero
dell'India). Pianta (
Tamarindus indica) della famiglia Leguminose
Cesalpinioidee, originaria dell'Africa orientale tropicale; si diffuse poi in
Arabia, India, Giava e Cocincina e, nel Cinquecento, nell'America tropicale. La
pianta può raggiungere i 30 m di altezza; presenta una ricca chioma,
foglie con numerose foglioline, fiori riuniti in grappoli di colore porpora e
screziature gialle e rosse. Il frutto presenta un epicarpo fragile, di colore
bruno-rossastro e forma subcilindrica; di esso si utilizza la polpa, succosa e
di sapore gradevole, bruno-rossastra o quasi nera, che ha un blando potere
lassativo. In alcuni Paesi viene usata per preparare bibite rinfrescanti.
║ Nel linguaggio comune il termine viene utilizzato per indicare
semplicemente la polpa del frutto, oppure i preparati (bibite, infusi, conserve,
ecc.) ricavati con tale polpa.