Mineral. - Silicato di magnesio monoclino,
Mg
3(OH)
2Si
4O
10, appartenente al
gruppo dei fillosilicati. In natura si trova sotto forma di lamine
pseudoesagonali, flessibili e friabili, riunite in aggregati scagliosi, compatti
(varietà
steatite) o a rosetta, biancastri o giallognoli,
verdognoli, bruni o nerastri per la presenza di impurità, con
luminosità madreperlacea e untuosi al tatto. Ha densità pari a 2,7
g/cm
3 e durezza variabile tra 1 e 1,5 nella scala Mohs. Infusibile al
cannello ferruminatorio e intaccabile dagli acidi anche concentrati a caldo, non
si presenta mai in cristalli distinti. Ha origine secondaria, dall'alterazione
di anfiboli come la tremolite o, in casi più rari, di pirosseni, come
l'enstatite, o di olivina. È presente in rocce eruttive, in dolomie e
calcari cristallini e, molto spesso, costituisce il principale componente di
rocce metamorfiche come scisti cristallini, serpentine e talcoscisti. Giacimenti
di
t. sono stati trovati in Sassonia, Slesia, Francia, Norvegia e Svezia,
Tirolo, Cina, Canada, Urali. Molto importanti, per la purezza del loro
t., sono anche i giacimenti italiani di Traversella, Orani, della Val
Germanasca, della Val Malenco e della Val Chisone. Svariati sono gli ambiti di
applicazione del
t. nell'industria: come lubrificante secco nelle
industrie tessili, nella preparazione della carta, dei saponi, delle vernici,
degli insetticidi e degli anticrittogamici, nella lavorazione dei pellami, in
cosmetica e, cotto con argilla e feldspati a 1.500 °C, nella preparazione
di isolanti termici e resistenti a temperature elevate. • Patol. -
Malattia del t.: V. TALCOSI. • Farm.
- Polvere bianca, finissima e impercettibile al tatto, composta da un silicato
di magnesio idratato, utilizzata come eccipiente e, soprattutto per i lattanti,
come rinfrescante, essiccante e isolante della pelle in caso di eritemi e
irritazioni. Con funzioni analoghe si usa anche il
t. borato, ottenuto
dalla mescolanza del
t. con l'acido borico.