Ventesima lettera dell'alfabeto italiano. Il nome della
lettera
T, nell'alfabeto fenicio
tau (marchio, segno), aveva la
forma originaria di una croce di Sant'Andrea; tuttavia, già nell'alfabeto
greco e in quello etrusco la sagoma si raddrizzò e il taglio si
spostò in cima all'asta divenuta verticale. Da allora la lettera non
subì modificazioni sostanziali, tranne che nella minuscola, dove si ebbe
l'abbassamento del taglio orizzontale; inoltre l'arrotondamento
dell'estremità inferiore dell'asta fu introdotto per legare meglio la
t alla lettera seguente. ║
t.: abbreviazione di
termine
(in opere lessicografiche, come sinonimo di
vocabolo) e di
tomo. ║
T.: nelle epigrafi latine è abbreviazione del
prenome
Titus. ║
A T: locuzione usata per indicare una cosa
formata da due elementi, uno dei quali si innesta perpendicolarmente all'altro.
• Fon. - La lettera
t rappresenta in italiano la consonante
esplosiva (occlusiva) dentale sorda e si articola appoggiando la punta della
lingua alla base degli incisivi superiori. Tale suono costituisce, con le dovute
eccezioni, la continuazione della
t latina, greca e germanica, e anche
del θ, confluito nel
th latino e mantenuto nel Rinascimento per voci
dotte (ad esempio
mathematica). La pronuncia italiana della lettera
t ammette tre gradi:
tenue (in
fiato),
medio (in
pianto),
rafforzato (in
piatto). La distinzione tra il
tenue e il medio ha luogo in mezzo a due vocali o tra vocale e consonante
liquida; in tutti gli altri casi la consonante è di grado rafforzato.
L'articolazione della
t di grado tenue tende ad attenuarsi ulteriormente
in molti dialetti italiani: in Toscana e soprattutto a Firenze si verifica la
spirantizzazione, con un processo analogo a quello che coinvolge la
c dura e la
p,
cioè una pronuncia senza contatto fra
la lingua e i denti. Sempre in area fiorentina, ma solo nel vernacolo, la
t tra vocali dopo l'accento, in talune voci verbali (participi
-
ato, -
ito,
-uto; seconde persone plurali in -
ate,
-
ete, -
ite) e nei sostantivi in -
ata,
è
soggetta all'
aspirazione. In alcune zone dell'Italia centrale (Marche,
Lazio e Umbria) la
t è soggetta al fenomeno della
sonorizzazione, a volte combinata con la spirantizzazione, che comporta
per grado estremo una pronuncia sonora, come se fosse una
d. Un fenomeno
simile si verificò nell'Italia settentrionale e nella Romània
occidentale verso i primi secoli dell'unità romana, determinando la
riduzione di tutte le
t latine tra vocali o tra vocale e consonante
liquida, all'interno di una parola. Questo principio interessò la Toscana
solo in parte e comunque successivamente, lasciando alcune oscillazioni (ad
esempio
vescovato e
vescovado), talora usate per mantenere
distinti significati diversi (ad esempio
potere e
podere).
Quest'ultimo caso attesta come la
t latina sia continuata talora in
italiano con una consonante diversa. Il fenomeno si fece evidente quando la
t del latino classico, seguita da
i atona prevocalica, nei secc.
III-IV assunse una pronuncia assibilata, confluendo in italiano in una
z
sorda (ad esempio,
terzo dal latino
tertius). • Metrol. -
t: simbolo di
tonnellata. • Aer. -
T d'atterraggio:
segnale convenzionale fisso a terra negli aeroporti non dotati di piste; di
colore bianco, serve per indicare la direzione e per delimitare la zona di
terreno utile all'atterraggio. L'asta orizzontale indica il senso più
favorevole all'atterraggio, l'asta verticale la direzione per la corsa
d'arresto. Il segno viene collocato tenendo conto dell'ubicazione, della
configurazione e degli ostacoli che circondano il campo; è di notevoli
dimensioni e ben visibile dall'alto; può essere anche mobile e illuminata
artificialmente di notte. • Biol. - Nome dato a diversi antigeni dei quali
uno estraibile dai batteri gram-negativi, uno presente alla superficie degli
streptococchi emolitici di tipo A e un altro latente, che si trova negli
eritrociti. ║
Cellula a T: le cellule nervose dei gangli spinali,
chiamate anche cellule unipolari perché hanno un solo prolungamento, che
si ramifica a
T. • Chim. -
T: simbolo del
tritio o
trizio. • Fis. -
t: simbolo del
tempo. ║
T: simbolo usato per indicare il periodo di un fenomeno a carattere
periodico, la temperatura assoluta e talvolta l'energia cinetica di un punto
materiale o di un sistema. ║
T: simbolo dell'operazione di
inversione temporale. • Giochi -
T: nella notazione algebrica degli
scacchi adottata in Italia, indica la torre. ║
TR: torre di re.
║
TD: torre di donna. • Mar. - Nei segnali internazionali,
è rappresentata da una bandiera rettangolare, divisa verticalmente in tre
strisce uguali: rossa, bianca e turchina a partire dall'asta. Alzata da sola
significa:
Non mi passate di prora. • Mus. -
T: simbolo
usato da solo o con altre lettere che a seconda dei contesti significa
tempo,
trillo,
tonica e
tasto. ║
T:
nelle antiche partiture simbolo collocato sopra il rigo musicale per indicare la
parte riservata al
tenore. Successivamente designò il
tutti
nel concerto grosso e nella musica orchestrale. • Stat. -
Test
t: test definito per la prima volta da Student, pseudonimo di W.S. Gosset,
nel 1908 per valutare l'attendibilità della media calcolata su un piccolo
campione. Ripreso e ampliato successivamente da studiosi come R.A. Fisher, ha
trovato largo impiego nelle scienze sperimentali. • Tecn. -
Raccordo a
T: negli impianti idraulici, elemento che serve a collegare una derivazione
alla condotta idraulica principale. ║
Ferro a T: sinonimo di
profilato. • Telecom. -
T magico: giunzione di guida d'onda
usata per convogliare onde elettromagnetiche a frequenza assai elevata, di forma
simile a una
T.